Le sette tracce che compongono questo “Tarot Sport” entrano di diritto nell'olimpo della musica elettronica sperimentale degli ultimi anni, un genere che ha subito un'impennata ineguagliabile, spinto dalle nuove frontiere della musica “digitale” (dove i Macbook sostituiscono sempre di più i tradizionali synth), con il fiorire di decine di gruppi veramente validi a deliziare le orecchie dei fanatici del genere (che non hanno niente a che vedere con la dance, la techno e la trance da discoteca).
I Fuck Buttons, da Bristol (Inghilterra, guarda caso) sono in giro da cinque anni, e con questo secondo full-length hanno deciso di suonarle a tutti. Dopo l'inquietudine digitalizzata in urla e suoni da cinema pulp del primo “Street Horrrsing”, ci regalano un disco quasi “ancestrale”, con campionamenti da viaggio nell'infinità dell'universo, colonna sonora di un “2001 Odissea nello Spazio” personale, che tutti possiamo immaginare nella nostra mente a nostro modo. Olympians e Surf Solar, con le loro melodie catchy ma comunque basate su una costruzione sperimentale ai massimi livelli (21 minuti di durata spalmati su due tracce), di difficile comprensione ma di facile presa, con suoni studiati per convincere e stupire. L'effetto ipnotico del disco si propaga lungo tutti i beat e le note di synth di Rough Steez e The Lisbon Maru, risultando alla fine un prodotto rock ma suonato con le diavolerie elettroniche più moderne, con un occhio sempre rivolto al passato del buon synth-pop che continua ad essere fondamento per tutta la musica ballabile anche negli “anni zero”. E se comporre un brano con la lucidità e il tiro di Phantom Limb non è cosa da tutti, sorprende l'orecchiabilità di Flight of the Feathered Serpent, all'inizio un brano da inseguimento, con una base danzabile che continua inarrestabile per nove minuti, con qualche strizzatina d'occhio alla musica tribale (che si sentiva molto di più come influenza della band inglese nel primo disco).
“Tarot Sport” è un disco lungo quanto basta per sorprendere ogni secondo senza mai stancare, risultando sempre originale e mai uguale a sé stesso, con un campionario di suoni limitato ma bastevole a creare armonie e melodie indimenticabili, tra le braccia di una drum'n'bass colma di tutto quello che contamina la musica elettronica oggi: new wave, trance, techno, dance, sperimentazione progressiva. Ed un disco così non lo si può digerire in fretta. Ascoltatelo e riascoltatelo, diventerà una droga. Promesso.
Voto: 8+
Si sente che hai ascoltato gli smashing pumpinks...rotten apples è il nome di un greatest hits!
RispondiEliminaEh ho sbagliato post...dovevo commentare quello di melissa auf der maur...
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