martedì 15 dicembre 2009

Intervista ai DEVOCKA

I Devocka, band ferrarese con un bagaglio di esperienza notevole sulle spalle, arriva nel 2009 a pubblicare il suo secondo disco “Perchè Sorridere”. Alternative rock, con forti ingerenze post-punk e tonalità cupe, influenze che da ogni dove confluiscono in un genere unico, personale, subito riconducibile al loro, per chi li conosce. Chi si lamenta della morte del nostro panorama underground semplicemente dovrebbe comprare il disco dei Devocka.

a cura di Emanuele Brizzante

Allora, è tanto tempo che siete entrati nella scena ferrarese e ormai nella vostra zona ve l’avranno chiesto tutti, ma spiegate ai lettori di Impatto Sonoro la genesi del vostro nome e del vostro gruppo?
Ti faccio una brevissima cronistoria di eventi: siamo nati a fine 2003 a Ferrara, ci conosciamo da sempre ed abbiamo iniziato a massacrarci le orecchie fino ad arrivare all’incisione della prima autoproduzione (2005), che apre le porte ai primi concerti, ai primi passaggi radio e al primo contratto discografico. Nel 2006 esce infatti “Non Sento Quasi Più”, il nostro primo album ufficiale, licenziato dalla CNI di Roma e distribuito da Venus. Quest’anno è toccato a “Perchè Sorridere?!” continuare il nostro percorso artistico, con il mixaggio di Giulio Favero de Il Teatro Deglio Orrori. Il nome della band è “rubato” ad “Arancia Meccanica”. Devocka è il modo in cui Alex, il drugo protagonista del film, chiama le ragazze, scritto nella corretta translazione russa. Ci piaceva l’idea di utilizzare uno dei linguaggi di quest’opera, anche per il suono duro della parola stessa.

Più volte vi siete dichiarati fan di Arancia Meccanica, e qualche frammento della rabbia e della comunicatività di quel film traspare nei vostri testi. Confermate? Se si, perché questo interesse e cosa volete trasmettere citando (almeno in parte) quello che quel film significa? Il nome dell’ultimo disco ha qualcosa a che vedere con questo?
Siamo grandi fans di questo duplice capolavoro, novella e film, rispettivamente di Anthony Burgees e Stanley Kubrick. Ci continua a sconbussolare lo stomaco, tutto quello che esce dalla sala prove è in qualche modo influenzato da “Arancia Meccanica”, perchè è opera davvero immensa. Ogni volta che riguardo quel film ne rimango colpito, le scene di violenza iperrealistiche fanno riflettere su questa società esasperata e votata al condizionamento del pensiero. “Perchè Sorridere?!” può essere considerato, a modo nostro, un riflesso incondizionato delle immagini del film.

Ho notato anche che ultimamente avete inserito alcune nuove date nel MySpace. Che tipo di spettacolo proponete live, la pura e semplice musicale dei Devocka o c’è qualcosa di più?
In più, rispetto al formato digitale, c’è la coesione di noi quattro e la necessità di suonare, la rabbia che viviamo sulla nostra pelle e la passione che cerchiamo di trasmettere.

Restando in tema di significato della vostra musica, i recensori ne sparano tante e i riferimenti sono forse la piaga di questo mondo, ma chiediamolo direttamente ai musicisti: quali sono le vostre influenze? E che ne pensate delle recensioni? Vi sentite rispecchiate o qualche volta non comprendono il vostro percorso musicale?
Le nostre influenze sono radicate specialmente nel noise, nella new wave e nell’alternative italiano. Ci piacciono Jesus Lizard, Melvins, Swans, Dinosaur Jr, Oneida, Rage Against The Machine, Massimo Volume, Bachi Da Pietra, CSI, Virgin Prunes, Bauhaus, Joy Division e tanti altri. Le recensioni che sono uscite su “Perchè Sorridere?!” sono molto positive e siamo davvero felici che il disco piaccia. Quindi non possiamo che esserne contenti! Ogni tanto capita di essere paragonati a gruppi con i quali, a nostro avviso, centriamo ben poco, ma va bene così, in fondo nella musica ognuno ci trova quello che sente di più nelle proprie orecchie, per noi è rock. In generale credo che in Italia ci sia purtoppo poco professionismo nel “ruolo” di recensore. Di rock alternativo scrive anche gente che palesemente ne capisce poco. In ogni modo anche questo ha i suoi lati positivi, sai che impatto ha la tua musica anche su persone che solitamente non ne mastica molto.

I migliori auguri dal recensore (e ultimamente vostro fan), che chiude con una domanda. Dopo il vostro, a mio parere stupendo, “Perché Sorridere” quali sono i piani discografici? Nuovi full-length, EP, o altri progetti? We are curious…
Grazie mille Emanuele! Discograficamente stiamo già componendo nuovi brani per un futuro terzo album che speriamo di riuscire ad ultimate verso fine 2010. Potrebbe anche saltar fuori un nuovo split di Nervous, sempre in coppia con i Penelope Sulla Luna, ma questo è ancora da vedere.

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