mercoledì 23 giugno 2010

Edipo - Hanno Ragione i Topi (Jestrai/Produzioni Dada, 2010)



Tracklist:
1. Solo Con Tanti
2. E' Banale Stare Male
3. Per Fare Un Tavolo
4. Petrarca
5. L'Orgoglio Elettorale
6. Un Nuovo Concetto di Thè
7. Appartamenti
8. Sono Qui Ma Torno Subito
9. Hai Hai Hai Hai
10. Sospendimi

Fausto Zanardelli è un artista polivalente, eccentrico, già conosciuto per le sue precedenti esperienze in Gretel e Hansel, Edwood ed altri progetti, tutti, per altro molto validi. Con lo pseudonimo di Edipo non fa eccezione: stavolta posa la sua attenzione sull'attualità, la cultura italiana, insomma, il mondo che ci circonda, con una vena cantautorale ben piantata sopra un sottosuolo di pop italiano e qualche sfumatura rock che non guasta mai.
Fin dal buonissimo inizio di "Solo Con Tanti" si percepisce l'alto livello del disco, fatto di testi pungenti ma terra terra, simili ai recenti Bugo, Dente e Simona Gretchen, per certe nuances, ma più devoti alla letteratura italiana del novecento, a Daniele Silvestri, e ai rapper sempre molto avidi in fatto di rime e giochi di parole, onnipresenti nelle liriche di Fausto diventato Edipo. Tutto questo si registra particolarmente bene in "Sono Qui Ma Torno Subito" e "E' Banale Stare Male", quest'ultima dall'anima molto chart pop, ed un testo vicino a quello dei Bluvertigo, accomunabili a questo disco anche per gli apporti a sintetizzatori e tastierine. Il disco è molto "light", orientato a un ascolto non troppo impegnato né impegnativo, e le melodie sono comunque incluse in quel range molto radio-friendly che aiuta a digerirle con più facilità (ancora, come dicevamo, alla Bugo degli ultimi tempi - vedasi "L'Orgoglio Elettorale"). A parte conquistare l'interesse estremo dei blog che ha consacrato il successo di band italiche come gli Amari, un disco come questo può fare molto di più, con parole che toccano tutti, con disillusione e molte venature critiche che sfiorano il paradossale, la filastrocca, il gioco semantico. E se le farmacie di notte costano di più, arriva subito il bellissimo testo di "Per Fare Un Tavolo", molto simpatico ed ironico, che parla di droga, bisogni, motivazioni dietro le nostre azioni, richiamando il proverbiale Endrigo.
Facendo una sintesi Edipo propone un gioiellino di pop che in questo duemiladieci brillerà ulteriormente, se contestualizzato in un panorama dove questo genere ristagna nel mainstream dal quale è inglobato (vedasi Il Genio e tutti quelli sopracitati), per perdere la sua natura "indipendente" che invece un disco come questo preserva in maniera ineccepibile, alla faccia dei "critici della tecnica". Un disco che racconta, stupisce e si fa desiderare. Hanno ragione i topi. 

Voto: 8

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