domenica 8 agosto 2010

Stars In Coma - And The Cloud Withdrew From The Sky (Kingem, 2010)


Recensione scritta per INDIE FOR BUNNIES
Tracklist:
1. In My Prison

2. Arcane Abstractions
3. Macro-Emotions
4. The Overlords
5. Those Soft Clouds
6. NYE
7. Am J Hermetical
8. Intentions of Show
9. Vibrant Dreams
10. Hardly a Memory Remains
11. Golden Sight, Golden View
12. My Hidden Fears

Recensione:
Stars In Coma è un progetto svedese capeggiato dall'artista André Brorsson, che ha deciso di esplorare in maniera propria le vie dell'(electro)indie pop à-la-Animal Collective, per tentare di dare, forse, una svolta a questo genere ultimamente battuto a destra e a manca in maniera, possiamo dirlo, anche esagerata.

E' evidente che questo disco ha le carte giuste per giocarsi una sfida ad armi pari contro i big del genere, ma senza citare tanti nomi addentriamoci nelle tracce. Il disco si apre con una ballad puramente indie (come il resto del disco del resto) di ottima fattura, con delle melodie di archi sintetizzati e basso veramente azzeccate. Catchy, a dir poco. Un cliché che si ripete più o meno in ogni canzone, ma è in "Arcane Abstractions", "The Overlords" e "Vibrant Dreams" che si apprezzano maggiormente l'orecchiabilità e l'ottima composizione delle linee principali, che regalano a tutto il lavoro un'intensa atmosfera radiofonica ma comunque abbastanza informale, vicina per certi versi agli ultimi lavori di OK Go e MGMT, ai già citati Animal Collective ma anche ad Arcade Fire, Atlas Sound e Grizzly Bear. Nominarne altri non servirebbe. "Hardly A Memory Remains" fa parte di quel gruppo, abbastanza nutrito, di brani che si accompagnerebbe volentieri ad un viaggio in macchina, pur avendo nel complesso un sound abbastanza "discotecaro", che però strizza l'occhiolino al panorama british (o anche americano?) nonostante la Scandinavia coi suoi suoni sia comunque vagamente udibile, a fare capolino dietro le linee vocali del protagonista di questo interessantissimo progetto. Se c'è qualcosa che si può rimproverare in questo ottimo And The Cloud Withdrew From The Sky forse è proprio la mancanza di caratterizzazione della musica, che si accosta troppo ai sentieri già percorsi e ripercorsi da decine di artisti (non solo quelli soprariportati) in tutto il mondo, anche se bisogna ammettere che il modo in cui alcuni spunti melodici vengono inseriti a metà strada tra electro-pop, alternative (il momento massimo nella distortissima "NYE"), elettronica, disco di stampo eighties e dance di pura matrice nordica, saprebbe stupire chiunque, anche chi ha sempre avversato questo tipo di musica.
La produzione, notevole, lungi dall'essere superficiale in tutti i punti che le competono, si assesta in un livello comunque medio-alto, senza toccare i picchi delle major che, bisogna dirlo, in certi generi rischiano anche di affossare eventuali frangenti di qualità. Ed in questo caso, dove sicuramente si può immaginare un suono migliore come portatore di un abbassamento della qualità generale del prodotto, questa scelta, voluta o meno, è la ciliegina sulla torta. Chi ha orecchie per intendere, intenda. Ottimo. 

Ps. Pollice alzato anche per l'artwork disegnato da Zonda e Carlsson


Voto: 8+

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