giovedì 9 dicembre 2010

GTBT Incontra la Scena Italiana #9 - Bianconiglio


GTBT incontra la scena italiana continua ad incontrare la scena italiana. Quella che diciamo noi, quella che ci interessa farvi conoscere. Dopotutto è quello il lavoro di una webzine. Stavolta è toccato ai Bianconiglio, che si sono dimostrati gentilissimi a partecipare a questa breve ma completa intervista.
A voi la lettura.

1. Ciao ragazzi come state? Iniziamo subito con una domanda bastarda. Venite da una zona che ha partorito poche band "celebri". Cosa manca nella scena della vostra provincia? Vi sentite di costituire un elemento di novità, o comunque di frattura, rispetto a quello che si propone solitamente lì?
Ciao Emanuele. Stiamo abbastanza bene, nella media. Mantova (che poi noi siamo a 50 km da Mantova) è un posto a bassa densità di popolazione in cui gli abitanti hanno da sempre preferito fare il salame che fare la musica…e quindi ecco i risultati. Fra l’altro noi siamo di Sermide che è un po’ in mezzo al niente: Ferrara è la città che abbiamo più vicina ed è a 40 km, lì le cose vanno un pelo meglio, nel senso che oltre al salame, fanno bene anche i cappelletti…

2. Com'è un concerto dei Bianconiglio? Cosa si deve aspettare un fan o un curioso quando entra in un locale poco prima che iniziate a suonare voi?
Il concerto del Bianconiglio da 3 anni ad oggi si svolge come un visual show, anzi direi più un cinema-concerto, in cui mentre noi suoniamo le immagini dietro a noi fanno il resto…così quando non ti piace il sonoro puoi sempre concentrarti su ciò che vedi, e viceversa. A mia mamma per esempio ha sempre fatto schifo la musica che facevamo, però una volta è venuta e mi ha detto che i video e i cortometraggi erano molto belli..e la cosa mi ha sorpreso. I video li cura Giovanni Tutti e tutta la parte multimediale. Sì l’idea non è proprio nuova, ma cosa è nuovo nella musica…le note son sempre 12..è un po’ come la scienza: ogni tanto dalla base di altre scoperte si scopre un qualchecosina di nuovo che servirà ai posteri per ricercare ancora un altro pezzettino di nuovo; e via così.

3. Uno degli elementi più immediatamente riconoscibili del vostro sound è l'uso di due voci su una base crossover. Come mai questa scelta? Non siete gli unici ad averlo fatto, quindi ci chiedevamo se fosse una scelta derivate dalle vostre influenze (e quindi ci dovete dire quali sono) o semplicemente un elemento che avete deciso di utilizzare senza dargli troppo peso, quasi d'istinto diciamo
Sì quasi 10 anni fa quando ci siamo sposati (e un matrimonio in 5 non è per niente cosa semplice da tenere in piedi per 10 anni) ci siamo trovati e ci siamo amati così… certo un po’ di influenze dal rap e dal crossover le avevamo (tipo Rage Against The Machine o Korn o One Minute Silence), dopo le cose si sono evolute in strade diverse dal solito Linea 77-style che ci accusano di ricalcare pari pari, che non è per niente vero fra l’altro, e chi lo dice (come Rockit nella recensione) è perché o ne sa poco di musica o ha ascoltato il cd intanto che lavava i piatti nella pausa pranzo dal lavoro; infatti abbiamo introdotto tanto pianoforte, e poi le voci non sono 2 ma 3, perché ci faccio un sacco di cori e di armonizzazioni io, e poi cerchiamo di abbracciare più generi (dub, reggae, pop melodico, funky, blues). Quindi Linea 77 sì un po’ per ispirazione, perché erano parte del nostro tempo, ma proprio un po’ e non di certo perché vedi 2 cantanti allora si deve per forza finire a quell’esempio. Allora anche gli Zero Assoluto assomigliano ai Linea 77 ?

4. Sparate fuori qualche nome di band che vi piace e di band che non vi piace nella "musica che conta" in Italia ultimamente. Parliamo di underground o comunque di musica alternativa, non certo di Sonohra e Finley, sia chiaro (es. Ministri, Teatro degli Orrori, band di questo calibro)
Sì ecco di quelli che ci piacciono, due lì hai già citati tu anche se sono nuovi, poi ci piacevano tanto la prima musica indipendente, quella degli anni 90, quella che andavi a vedere al Rock Planet a Pinarella di Cervia, i Subsonica ed eri in 20 perché erano inesistenti anche loro. Ci piacevano i Bluvertigo, gli Almamegretta, Timoria…Oggi piacciono ancora i Verdena, i Ministri ("Diritto al Tetto" è la colonna sonora di quando abbiamo perso la sala prove la storia c’è sul nostro myspace), ma poi roba anche meno rock (My Awesome Mixtape, o i Comaneci)…Chi non ci piace della scena alternativa invece sono quelli che usano il nome dell’etichetta che è molto in auge, per fare uscire un disco trito di 20 anni. Adesso, sono gusti la musica, però su Rolling Stones prendere 5 stelline (il massimo) e fare un disco di blues (con 2 chitarre e un tamburello) mi sembra un po’ troppo (dai che avete capito da soli)… 

5. Da dove deriva il vostro nome? E' facile accostarvi ad Alice nel Paese delle Meraviglie, ma non bisogna mai dare tutto per scontato, quindi ve lo chiediamo lo stesso
Il bianconiglio (o biancostronzo come lo chiamiamo fra di noi molto amichevolmente), è un pochino la metafora dell’uomo moderno che corre perché ha da fare 2000 cose, e ha da fare 2000 cose che farà male perché sono troppe 2000 cose. Non è lui che vuole correre intendiamoci, ma essendo un ingranaggio della ruota si deve adeguare alla velocità della ruota che è manovrata spesso da uomini che invece non corrono per nulla, anzi loro sono solo lì a guardare la ruota che gira forte e che più gira forte più gli fa guadagnare soldini che al povero ingranaggio costretto, faranno solo annusare sottoforma di un’illusione di vittoria ad un gratta e vinci. In realtà è più complicato lo so, e questo è solo un disegno raccontato.

6. Un salto nel passato. Come vi siete formati?
Nel 2001, ma ci conoscevamo dal 94 bene o male, quando facevamo le medie o le superiori. Giravamo gli stessi posti e suonavamo tutti ma in altri gruppi. Suonavamo in cover band e a un certo punto ci era venuta voglia di suonare qualcosa di diverso dalle cover che fai per prendere un po’ di soldi. E così abbiamo iniziato a suonare cover dei Rage, dei Beastie Boys, dei One Minute Silence, e dopo un anno abbiamo iniziato a scrivere pezzi nostri, abbiamo fatto un paio di demo in inglese (come tutti), e poi è arrivato il contratto con Cni Music di Roma che ci ha pubblicato il primo album (lo scatolino sporco) nel 2006, e poi questo secondo l’abbiamo pubblicato per Cpsr Records di Milano. Fra un cd e l’altro abbiamo perso la sala prove perché era di proprietà della centrale Enel, che stava mettendo in atto un braccio di ferro durissimo con le amministrazioni locali, in mezzo al braccio di ferro l’Enel ci ha preso come ostaggi. A quel punto insieme agli altri 30 ragazzi che utilizzavano la casa ci siamo messi a cercarne un’altra. L’abbiamo trovata e l’abbiamo messa a posto (impianto elettrico, fognario, tinteggiature e tante altre cose le abbiamo fatte noi, altro che suonare!!) e coi soldi che abbiamo preso dalle date del primo cd ci siamo comprati tutto per l’home recording e il secondo disco l’abbiamo registrato tutto in casa, solo il master e il mix sono stati fatti al Digitube Studio di Cantini Carlo a Mantova (produttore del primo album).

7. E ora nel futuro, cosa c'è nel 2011 dei Bianconiglio, si continua il tour per presentare il disco o si inizia già a buttare giù nuovo materiale?
Se volete salutare i lettori di GTBT o dare altre informazioni su di voi, avete tutto lo spazio che volete.
Un saluto e grazie per aver partecipato all'intervista per Good Times Bad Times.
Il tour è una parola grossa, grossa come le facce di chi occupa le reti televisive e non li sposti più. Quindi sì: facciamo altre date (venerdì 3 dicembre saremo a Bologna all’Arteria ad esempio) e il nostro progetto futuro sarebbe più che un disco una sonorizzazione di un cortometraggio di 40 minuti sempre di Giovanni Tutti. L’esperimento, in realtà l’abbiamo già testato dal vivo, al festival di Videoarte a Ferrara dove abbiamo fatto la colonna sonora dal vivo ad un corto. Quanti modi creativi ci sono per far musica? Tanti, e allora perché la musica che senti per radio o alla tele sembra tutta uguale?
Ringraziamo i lettori di GTBT sperando che ci siano più GT di adesso, e grazie a Emanuele. Il nostro sito (dove troverete alcuni clip e corti) è:

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