martedì 27 ottobre 2009

Rammstein - Liebe Ist Fur Alle Da (Universal/Vagrant, 2009)




Il nuovo lavoro dei Rammstein è come ogni fan dei Rammstein lo voleva. Identico ai due che lo hanno preceduto, con le solite tastierine goticheggianti sotto i riff granitici che sono diventati un loro marchio di fabbrica. Testi grotteschi ed a volte al limite del pornografico, la solita voce roca di Till, e i soliti suoni. Per dirla più semplicemente, non è un disco per chi sperava in qualcosa di nuovo (ma l'hanno mai lasciato intuire?).
In verità il precedente “Rosenrot” lasciava intendere una parabola discendente già cominciata con “Reise Reise” e che non permetteva di sperare molto bene di questo nuovo atteso lavoro. Il risultato è invece sopra la linea della sufficienza, proprio come tutti i dischi dei Rammstein finora pubblicati. Il pezzo d'apertura Rammlied, uno dei più “tradizionali” (insieme a Waidmanns Heil), sarà adatto anche ad aprire i concerti, sicuramente spettacolari anche a livello di “show”, seppur presenta delle parti più calme in cui la voce non ci azzecca proprio niente con la musica. Ich Tu Dir Weh, sempre piuttosto uguale alla loro produzione passata (ma non lo ripeterò più perché l'intero disco è così), presenta degli stacchi di batteria e chitarra abbastanza diversi, seppur già un cliché da vent'anni nel panorama metal (così come lo è il ritmo di batteria della successiva Haifisch per la musica cosiddetta “ballabile”, o come la chiamano loro “tanz metall”). Pussy, primo estratto. corredato da un video porno al limite del trash (che gli è valso la rescissione del contratto da parte di Universal), funziona e resta in testa proprio come si pretende da un singolo, però perde punti nel ritornello che se non fosse per un giro di tastiera molto catchy sarebbe la parte peggiore del brano. Il testo-spazzatura è talmente ridicolo da rimanere probabilmente nella storia (conteremo su quante “firme” degli utenti dei forum comparirà, certi testi possono finire solo lì). Uno dei pezzi più riusciti è B******* (che sta per Buckstabu), un pestone puramente rammsteiniano che ci riporta agli albori della band (come la title-track, che però manca della presa di altri brani del disco). Le canzoni che funzionano meno sono quelle più lente, e questo l'avevamo già imparato in passato, e proprio per questo motivo Fruhling in Paris risulta essere il brano meno riuscito di questo “Liebe Ist Fur Alle Da”.
I fan della band devono per forza procurarsi questo nuovo disco, sicuramente più un tributo a loro che a chi non li conosce o non li ha mai ascoltati, i quali non apprezzeranno certo adesso una band come questa, commerciale (in Germania) ma a suo modo personale e quindi complicata da assorbire ed assimiliare. Tecnicamente lontani dall'eccellenza di altre band metal soprattutto del panorama tedesco (come i Blind Guardian), e forse nemmeno lo pretendono, si avvalgano però di suoni potenti e precisi, smussati da una produzione di livelli altissimi alla quale eravamo già abituati se abbiamo ascoltato i loro successi passati.
Una nota per terminare la recensione e per capire (o non capire) le menti perverse di questi sei. L'edizione speciale del disco uscirà anche in una scatola con all'interno un paio di manette, una bottiglia di lubrificante e sei dildo. Il motivo bisognerebbe chiederlo a loro. Intanto ascoltatevi la versione normale.

Voto: 7

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