mercoledì 13 ottobre 2010
Kipple - The Magical Tree And The Land of Plenty (I Dischi Del Minollo, 2010)
Tracklist:
1. Baby Kisser Baby Killer
2. Fisting (Homes For Heroes)
3. Ex Boyfriend
4. Brandon
5. On Cloud Nine
6. So Deep In The Back Of The Closet
7. Before Heroine
8. Missing Children's Day
Kipple. Siciliani, poi padovani. Ora bolognesi, per attirare più attenzione, come del resto dovrebbero fare tutti (Milano e Bologna capitali italiane della musica senza ombra di dubbio). E' Ottobre ed esce questo "The Magical Tree And The Land of Plenty", un disco del quale non si riesce a dire niente prima di ascoltarlo. Il suo nome non ha nulla a che vedere con i titoli dell canzoni, che seguono tutte piste differenti, nonostante uno scrosciare lontano di rivoli di provocazione, quando si parla di un "baby killer", di "fisting" o di eroina. Ma, direbbero certi, anche questo è rock. Ma quanto i titoli abbiano a che fare con la musica resta in dubbio, e una full immersion lo conferma.
Il disco è curato in ogni suo aspetto. Ascoltandolo si può percepire in ogni secondo l'estrema attenzione riposta dalla band nel mettere apposto ogni dettaglio, limando e smussando le imperfezioni, strutturando il tutto nel modo migliore. Un lavoro di assemblaggio che è perfettamente riuscito.
Si dice la band sia influenzata, per il nome, da Philip K. Dick, scrittore chicaghese che già è penetrato nel mondo della musica fungendo da terreno fertile per un album dei Sonic Youth. Che in qualche punto assomigliano anche ai Kipple. Quello che ascoltiamo qui in realtà è un miscuglio più compatto, dove le diverse componenti sono separate da sottilissime linee che intravediamo appena, e questo grazie a una capacità incredibile di composizione dimostrata dalla band. Non serve nessun track-by-track per analizzare l'album, brani come "Ex Boyfriend", "Before Heroine" e "On Cloud Nine", diventano presto un tutt'uno al resto dell'album, per quell'immensa abilità della formazione "ora emiliana" di incastrare ogni tassello perfettamente. C'è shoegaze, noise popolato di strutturalismi post-rock, elettronica, alternative, il bisogno continuo di coinvolgere nuovi elementi che creino contesti totalmente inediti per l'ascoltatore, che in un momento sta passeggiando tra flebili gridolini che arrivano dall'orizzonte, in un ambiente gelido, siberiano, nel momento successivo si trova in un forno, a cuocere a temperature altissime nonostante si trovi nel bel mezzo di un'era glaciale. O in una centrale nucleare appena esplosa. Sensazioni che possono variare in base a chi sta subendo la loro musica ma che proprio per le loro molteplici chiavi di interpretazione rivelano la piacevolezza e la buona riuscita di un disco "strano" ma mai pesante come questo, dove ogni secondo può essere una sorpresa e tutto quello che è stato già ascoltato diventa parte integrante di un percorso che terminerà solo dopo trentotto minuti buoni.
La produzione non sarà certo delle migliori, a livello di suoni e mixaggio, però il concetto arriva dritto come una stilettata in pieno volto. Questa è come una colonna sonora di un film che decidiamo noi, lasciando lavorare l'immaginazione. Le strutture dei brani, mai prevedibili, ci aiutano perfettamente in questo e il risultato finale è, semplicemente, l'obbligo ineluttabile di considerare questa gemma uno dei dischi dell'anno. Con due mesi d'anticipo, come dire, un regalo che non si fa a tutti. Consigliatissimo.
Voto: 9
troppo bravi.....davvero una novità in questa scena italiana fatta solo dai gruppi che piacciono a rockit...
RispondiEliminaStramegaconcordo. Uno dei dischi dell'anno. Ma piace anche a Rockit
RispondiEliminaho visto anche la recensione su rockit....ma nessuna altra sponsorizzazione per un gruppo che si merita un pò di visibilità....seguirà anche un'intervsta alla recensione?
RispondiEliminaOvvio. Rockit è una mafia unica, c'è poco da fare, bisognerebbe boicottarli ma vai tu a metterti contro a gente che ha a che fare con etichette locali e quant'altro.
RispondiEliminaIn ogni caso spero di riuscire ad intervistarli, anche se non ne sono convinto perchè ho talmente tante cose da fare che tra poco mi arrestano per pazzia haha
allora attendo con ansia un'intervista....buon lavoro
RispondiElimina