lunedì 17 gennaio 2011

GTBT incontra la scena italiana #13: Marlowe

GTBT intervista una delle band di punta del panorama alternativo siciliano degli ultimi anni. Scusate se è poco, in una regione che è visibilmente in crescita dal punto di vista musicale. Per voi i Marlowe.

1. Ciao a tutti, prima di tutto grazie per la disponibilità a questa intervista. Partiamo con una domanda biografica, giusto per rompere il ghiaccio. Come e perché nasce il progetto Marlowe?
I Marlowe nascono nel 1998 per dare voce a un’incubata voglia di comunicare le proprie sensazioni e i propri gusti al fine di raggiungere la pace interiore e vivere in maniera sana la musica.
2. Il vostro genere è abbastanza gettonato ultimamente e noi pensiamo che questo sia merito di tutte le band ormai storiche del panorama italiano che hanno contribuito a definire la definizione, un po' abusata in realtà, di "alternative". Per voi cosa significa questa etichetta? Vi ci riconoscete? Inoltre chi pensate siano stati gli artisti che più vi hanno influenzati musicalmente e/o spronati a fare quello che state facendo?
Questo appellativo di “realtà alternative” non crediamo ci appartenga. Noi siamo cresciuti e maturati nutrendoci di tanta musica, fra i nostri ascolti ci sono Neil Young, Leonard Cohen, Debussy, Skip James, Sonic Youth, Nick Drake,  e pensiamo che a livello di melodia e scrittura di appartenere ad una scena cantautorale italiana che vede i suoi numi in Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè, Piero Ciampi, Modugno… Per quanto concerne le persone che ci sono state accanto nella nostra carriera musicale non finiremo mai di esprimere gratitudine per Cesare Basile, Marcello Caudullo e ogni persona che si è trovata nei momenti della nostra crescita artistica regalandoci la propria professionalità ed esperienza.
3. In Fiumedinisi ben due canzoni hanno nel titolo nomi di donna, Veronica e Christina. Che ruolo hanno nella stesura dei brani queste figure?
In questo nuovo disco la figura della donna ha un certo peso emotivo, la viviamo nella figura di madre, di amica ,di amante, di compagna di viaggio. Veronica viene direttamente da un racconto di Paulo Coelho “Veronika decide di morire”, analizza la prima parte del tentato suicidio della protagonista… Christina invece parla di un fatto di cronaca, una prostituta che ha incontrato la morte in una delle tante notti di rischioso “lavoro”, quest’ultimo pezzo è un inno alla gioia, un certo seppellire il dolore della disgrazia facendolo rinascere in forma di riscatto.
4. In una canzone dei Marlowe quanto peso hanno rispettivamente musica e testo? Non tutte le band concordano sulla giusta percentuale di importanza da attribuire a queste due componenti fondamentali. Inoltre pensate che la musica italiana, negli ultimi tempi, sia ben messa a livello "letterario" o che ci sia una falla incolmabile che si è interrotta da qualche parte nel passato e che si stia virando verso una certa banalità in questo senso, come se le parole fossero solo un ulteriore componente melodica delle canzoni?
La nostra composizione è sempre stata molto scrupolosa, ci teniamo ad adagiare le parole su un velluto. Si mira a trovare una situazione di equilibrio tra musica e testo e senti quando la  canzone  può funzionare, otteniamo l’opera  finale avendo assoluto rispetto sia per i suoni che per le parole. Per il livello letterario preferiamo non scagliare nessun giudizio nei confronti di nessuno, notiamo solo una sorta di confusione e un certo “metricamente” sforzarsi nella scrittura puntando sull’intellettualismo e mangiando sugli accomunanti e così tanto blaterati “anni zero”.
5. Com'è la scena nella vostra zona? Ho sentito parlare ben poco di band di Caltanissetta, però so che la Sicilia sta crescendo musicalmente, essendo una delle regioni più prolifiche insieme alla Toscana per quanto riguarda il rock italiano degli ultimi anni
Effettivamente, dopo la “ leggenda” della Catania-Seattle d’Italia, al periodo buio di un po’ di anni fa, si sta assaporando un certo riscatto con la nascita di realtà, fra tutti l’Ypsigrock (un festival che ha luogo in un incantevole paesino della  provincia di Palermo, Castelbuono), che continuano a dare all’isola vigore e un’instancabile voglia di reazione all’indolenza e alle indegne scelte “anticulturali”  di chi ci governa. Qualcosa si sta muovendo, grazie a chi ci ha sempre creduto e continua imperterrito affinché la musica in Sicilia rimanga viva e mostri il proprio fuoco.
6. Se doveste fare un'analisi, invece, della scena italiana, cosa direste? Come vi ci trovate? Se avete avuto esperienze rilevanti di concerti o tour nel passato, raccontateci pure qualche aneddoto! C'è molta critica ultimamente nei confronti del trattamento dei gruppi, dei locali, delle booking agencies ecc...
La scena italiana si nutre maggiormente dei pochi posti che fino adesso hanno avuto un buon seguito e una pregevole continuità e serietà, specie nelle zone del centro-nord. La maggior parte dei locali del resto dello stivale è nelle mani di agenzie che mandano avanti un discorso “pubblicitario” di certe etichette. Per quel che ci riguarda possiamo dire che a colpi di spalla siamo riusciti a trovare il rispetto e un’entusiasmante ospitalità da parte dei live club che hanno voluto un nostro concerto, noi abbiamo ricambiato con spirito e forza….speriamo che certe “politiche” vengano soppiantate  per dare spazio al merito, alla professionalità e la credibilità di qualsivoglia progetto artistico. Un aneddoto? Ci viene in mente un Tributo che abbiamo fatto ai Nirvana un po’ di anni fa, al sound check avevamo una determinazione e un “impatto sonoro” invidiabile, messi in scaletta come gruppo di punta suonammo alle due e mezza di notte con un po’ di birre al seguito consumate durante la serata, il vago ricordo di quel live è di gente che saliva sul palco in delirio e noi che abbiamo letteralmente stravolto tutti i pezzi suonando ognuno la propria canzone preferita della band di Seattle…anche questo è Rock’n’Roll !
7. E' stato un piacere chiacchierare con voi. Un'ultima cosa: qual è la vostra idea di band emergente? Cosa deve fare un artista per diventare famoso? Seguire la vostra strada?
Se sei stato sincero con te stesso, se hai mantenuto una certa linea, sei stato sempre curioso e hai fatto diverse ricerche su te stesso e sulla musica allora puoi da quel momento morire in pace.
Grazie ancora e un saluto ai Marlowe dallo staff di GTBT
Un saluto a voi

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