mercoledì 19 gennaio 2011

GTBT incontra la scena italiana #14: Aedi

L'ennesima sfida di GTBT, cioè quella di intervistare una delle tante band che ha fatto brillare la scena musicale italiota nel 2010, regalandoci anche un bel disco di cui abbiamo molto volentieri parlato recentemente.
Queste sono le risposte ad una nostra piccola intervista che abbiamo il piacere immenso di condividere con voi
1. Salve ragazzi. A GTBT abbiamo avuto l'immenso piacere di ascoltare ed apprezzare il vostro ultimo lavoro, che secondo noi racchiude dentro se una specie di intimistica vena cantautorale che lo rende appetibile sia ai fan di generi molto eleganti e sensuali come il dream-pop e il trip-hop, che a chi vuole ascoltare un po' di sano rock italiano dalle venature più melodiche, come quello degli ...A Toys Orchestra. Che ne pensate di queste considerazioni? Chi sono in realtà gli artisti che più ritenete influenti sul vostro lavoro e sul panorama italiano?

Perbacco.
Il modo di prendersi poco sul serio ma seriamente parlando di Tricarico, Battiato, Camillas.
I mondi creati da De Gregori.
I giocattoli dei Mum, l' immenso dei Sigur Ros, i silenzi di Cage ed i passaggi di Schubert.
Le claps dei Talking Heads ed Arcade Fire, la cornamusa dei Neutral Milk Hotel.
Le scarpe sporche dei Ramones.
L' esempio degli A Toys Orchestra.
D' altro canto siamo cresciuti in auto italiane con stereo italiani ove pop e rock melodico dominavano fin da piccini.

2.Parlate della vostra zona e di come può una band in quella regione farsi un nome partendo   dal basso.
Le Marche. Ci sono colline ovunque e pure montagne. A noi non piace il mare.
Ci sono locali sulle colline. Piccoli ma accoglienti e genuini.
Le Marche ha cinque province ed ad ognuna di essa è collegata una scena, un piccolo collettivo musicale (Mukkake, Marinaio Gaio, Valvolare Records, Bloody Sound etc..) con una miriade di gruppi bravi bravi (Chewingum, Camillas, Dadamatto, Lebowsky, Tetuan, Altro, Montezuma, Lettera22, etc..).
Suonare ovunque. Ascoltare ovunque.
Nelle Marche come nel Friuli Venezia Giulia.

3. Quando vi siete formati avevate un progetto o è stato per caso, o per divertimento? Se avevate un progetto, siete già riusciti a realizzarlo o è tutto ancora work in progress? Si sa, le persone cambiano, e gli artisti sono persone....
Siamo cresciuti insieme.
Arrivati ad A si vuole arrivare a B eppoi a F etc....
tutto è sempre un’ancora work in progress. :D

4. C 'è da dire la verità, band del vostro tipo non hanno la strada facile in un paese come l'Italia. Come vedete questa cosa? Perché avete scelto di fare questo genere, e come mai pensate che non sia facile emergere con questo tipo di sound?
Potremmo fare metal o ska o Alessandra Amoroso. Ma la verità è che ci viene da fare questo.
Abbiamo una visione ottimistica. Ci piace creare paesaggi. La vera sfida è rendere accessibile ciò che proponiamo in una realtà come l' Italia poco, molto poco aperta.
Ma d' altro canto siamo ancora agli esordi e cambiare veste continuamente è una cosa che ci stimola.
Eppoi l'Italia è solo uno stivale.
Magari regaleremo cd anche dai calzini in su!

5. Ho beccato per caso un vostro video su MTV: Brand New. Raccontateci come è nato, se ha un significato e di cosa parla, magari, anche la canzone in questione
La nostra musica la viviamo nella maggior parte dei casi come una musica di immagini e non di contenuti. Insomma non vogliamo fruire  nessun contenuto, ma far si che i suoni diventino immagine.
I video sono immagini e noi li amiamo.
Il videoclip in questione “She is happy” nasce da un' immagine di Davide Marchi realizzato in collaborazione con i signori Marco Modafferi e Francesco Tortorella, tutti giovani registi e grafici nostri amici. Un lavoro “low budget” in cui gli uni si è puntato sugli altri. E ne siamo felici.
“She is happy”
“Stasera vedrai la neve
lungo ponti ed abeti che girano.
Togli le ali, indossa le scarpe più belle.
Non cercare alcuna compagnia,
alza le mani al Cielo.
Lei è felice e ti solleva con le sue gocce d' oro.”

6. Io nel disco ho trovato una serie di termini che semanticamente si possono ricondurre al mondo delle favole, delle fiabe o comunque dei bambini. C' è Heidi, "nanny goat", "Peter and Clara", "Easy Easy Tale". Mi rendo conto solo ora che il vostro nome può avere qualcosa a che fare con Heidi, a livello di pronuncia, ma lascio a voi l'onore di spiegare tutto ciò
Il mondo di un bambino è genuino. Come il latte. E fa bene.
Un doppio significato lega questi due termini.
AEDI (antichi cantori greci che animavano la corte con canti e balli) ha un significato accademico e rispecchia il nostro lato più sinfonico.
HEIDI riflette una parte di noi più giocosa, bizzarra, fanciulla.
Ci permette di prenderci in giro.
Il secondo significato è un gioco di parole. Un'assonanza.

7. Vi ringraziamo per aver partecipato a questa intervista. Se vi va, vi lasciamo questo ultimo   spazio per dedicare un invito ai lettori, un qualcosa che li convinca ad ascoltarvi e a prendere in considerazione, ad esempio, l'idea di comprare un vostro disco o venire a vedere un vostro concerto (potete anche prendere l'occasione per linkare dove comprare il disco, o dove   suonate prossimamente, tutto è lecito). Sbizzarritevi, e grazie ancora.
Amiamo le caprette.
Grazie GTBT.
Ve vulimo vè.
Buon anno.

Le prossime date degli AEDI: 03.01 SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
06.01 RECANATI (MC)
08.01 BOLOGNA
13.01 CASERTA
14.01 PONTECORVO (FR)
16.01 FERRARA
11.02 ROMA
12.02 NAPOLI
16.02 UDINE
19.02 CORREGGIO (RE)
25.02 VALDAGNO (VI)
26.02 VICENZA
18.03 ROMA
19.03 CASSINO (FR)
20.03 PESCARA
22.04 PISA
23.04 FIRENZE

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