domenica 29 gennaio 2012

Into Deep #3 - Il lato perverso del Bubblegum pop




Verso la metà/fine degli anni '60, soprattutto in America, ma anche nel resto del mondo, cominciò a spopolare un nuovo genere di musica, distantissimo dalle canzoni di protesta o dalle sonorità eteree e psichedeliche tipiche di quegli anni. La cosiddetta "musica da gomma da masticare" era, in effetti, piuttosto banale: accordi semplici, ritmi dritti e ballabili e testi irrisori. Potremmo quasi definirla "musica usa e getta": infatti spesso le case discografiche e i produttori si sbarazzavano dei gruppi, mantenendo però il nome originale. E' il caso dei poveri 1910 Fruitgum Company che nel corso della loro carriera sono diventati due-tre band diverse (una delle quali ha anche sfornato un disco di rock duro, "Hard Ride").


I due "big" della Bubblegum Music sono senza dubbio Jerry Kasenetz e Jeffrey Katz, due produttori talmente abili da far diventare il marchio "Kasenetz-Katz" il vero e proprio simbolo del genere musicale. Il duo fondò la "Super K Production" e produsse praticamente tutti i "big" del genere.

Come abbiamo già detto prima, però, il genere è completamente usa e getta, e il che detta alcune regole fondamentali: una di queste è che il singolo deve contenere una e una sola hit. Il perché è facilmente intuibile: se anche il lato B del singolo diventasse una hit, le vendite calerebbero perché molta gente, avendo comprato il singolo originale, si sarebbe già trovata entrambe le hit. Per cui era necessario che il lato A fosse inequivocabilmente la hit e il lato B il riempitivo. Inizialmente sul lato B veniva piazzato uno strumentale, ma ben presto il gioco si fece molto più perverso. In che modo?


Le B-side delle Super K Productions col tempo sono diventate popolari quasi quanto le A-side (sebbene nessuna di esse sia mai apparsa su CD) per la loro componente eccessivamente bizzarra. Joey Levine, cantante originale degli Ohio Express, ebbe a dire: "Queste non erano decisioni creative, ma semplicemente un modo per permettere a Jeff e Jerry di avere i loro nomi sul disco e godere dei benefici finanziari. Nessuno di loro due sapeva comporre, e questo risolse i problemi".


A volte il lato B è semplicemente la stessa canzone presente sul lato A, ma ascoltata al contrario. Quando questo accade, però, il titolo della B-side fornisce un indizio su questo. Un paio di casi divertenti sono quello degli Ohio Express dove "Bitter Lemon", (limone amaro) è il lato B di "Sweeter Than Sugar" (più dolce dello zucchero) e nel singolo del 1969 dei The Music Explosion dove il lato A è "What's Your Name?" (come ti chiami?) e il lato B è "Call Me Anything" (chiamami come ti pare). Solo in rari casi, come nel caso di "Duba Duba Doo" dei Professor Morrison's Lollipop (lato B di "Angela"), il titolo è apparentemente innocuo.
Ci sono altri casi, però, degni di nota.


Ohio Express - Zig Zag
(Kasenetz/Katz)
B-side di:"Yummy Yummy Yummy", Buddah/Buddha 38
Maggio 1968

"Yummy Yummy Yummy" è senza dubbio il brano di Bubblegum music più popolare in assoluto (in Italia venne tradotto da I Ribelli nello stesso anno) e spesso viene citato nella cultura popolare (c'è una esilarante gag dei Simpson dove Homer, nel 1969, si perde la diretta del primo uomo sulla luna perché sta ascoltando il 45 giri del brano in cuffia). Il motivo per cui questa canzone è tornata alla ribalta è che il testo, incredibilmente cretino, pare alludere involontariamente al sesso orale. Ciò che a noi interessa però è il suo lato B, l'altrettanto notevole "Zig Zag".



A Kasenetz e Katz "Yummy Yummy Yummy" piacque così tanto che decisero di usare direttamente la versione demo su singolo in modo da poterla vendere il più presto possibile. Tuttavia, gli Ohio Express non avevano ancora registrato un lato B per il singolo, per cui i due produttori utilizzarono la backing track strumentale di un brano dei 1910 Fruitgum Company intitolato "(Poor Old) Mr. Jensen" , un pezzo incredibilmente triste e cupo per un gruppo Bubblegum.
Non contenti di tutto ciò, però, lo incisero anche al contrario. Il risultato è un qualcosa che si avvicina molto alla colonna sonora di un incubo, e risulta involontariamente psichedelico.

Per chi fosse curioso di sapere come suoni una volta portato nella direzione giusta ecco qua.



1910 Fruitgum Company - Sticky Sticky
(Kasenetz/Katz)
B-side di:"1, 2, 3, Red Light", Buddah 54
Luglio 1968

"Sticky Sticky" non è un brano al contrario, eppure riesce ad essere incredibilmente notevole lo stesso. Si tratta di un coro sempre più stonato e sguaiato che ripete il titolo della canzone su un accompagnamento minimale, consistente di pianoforte e battiti di mani. A rendere il tutto più divertente: la qualità bassa della registrazione e il finale improvviso del brano, a sottolineare la noncuranza con cui venivano sfornate le B-side. Un brano modello!




Kasenetz-Katz Super Cirkus - To You, With Love
(Levine/Resnick/Kasenetz/Katz)
B-side di:"I'm In Love With You", Buddah 82
Gennaio 1969

Posso solo immaginare le grida di terrore, i pianti isterici e gli attacchi di panico dei bambini e delle ragazzine che nel Gennaio del 1969 dopo aver ballato e sospirato sulla stucchevole e zuccherosa "I'm In Love With You" con molta nonchalance hanno messo la puntina del giradischi sul lato B del singolo, intitolato molto romanticamente "To You, With Love".
Attenzione: è una trappola!!! Se "Zig Zag" è la colonna sonora di un incubo, "To You, With Love" è direttamente la colonna sonora dell'inferno.



Cosa mai sono questi suoni? Un malato terminale depresso e posseduto dal demonio che urla frasi in linguaggi antichi? Un microfono infilato nel colon di qualcuno che cattura i vari suoni intestinali? L'apocalisse stampata sui microsolchi?

Niente di tutto questo: "To You, With Love" è semplicemente un frammento di "I'm In Love With You" registrato al contrario e a velocità dimezzata. Ora che il trucco è stato svelato sicuramente perde un po' di fascino, ma il risultato finale resta agghiacciante!

1910 Fruitgum Company - Pow Wow
(Kasenetz/Katz/Gutkowski)
B-side di:"Indian Giver", Buddah 91
Gennaio 1969

"Indian Giver", a dire il vero, è uno dei pochi brani Bubblegum pop che potrebbe avere ancora qualche valore storico, se non altro perché al giorno d'oggi un singolo del genere causerebbe sicuramente qualche controversia. "Indian giver" è infatti un termine dispregiativo che indica chi regala qualcosa per poi riprenderselo, e la canzone (che ha il merito di essere abbastanza orecchiabile senza essere eccessivamente irritante), oltre a stereotipare gli Indiani nel titolo, ne fa anche una parodia musicale con tanto di ritmi di batteria indiani e un giro di piano che sembra ricordare la danza della pioggia.
A peggiorare le cose, il brano presente sul lato B si intitola "Pow Wow", ed è un termine che un indica raduno di nativi del Nord America che gli Americani all'epoca usavano in maniera negativa per burlarsi della parlata Indiana.



A delle orecchie inesperte, "Pow Wow" potrebbe suonare come la parodia di un canto Indiano, ma in realtà è chiaramente un brano registrato al contrario. Questo è un caso particolarmente interessante, perché la canzone incisa al contrario è un inedito intitolato "Bring Back Howdy Doody" (Howdy Doody era uno show televisivo per bambini degli anni 50), scritto da Steve Dworkin e Gary Willet. Dworkin, di recente su internet ha raccontato le origini del brano:


"Nel 1969 ero un compositore/produttore alla Super K Productions. Scrissi "Bring Back Howdy Doody" per scherzo, senza aspettarmi che Kasenetz e Katz decidessero di usarla. Ad un certo punto, K e K mandarono me e il mio partner Gary Wallet in studio di registrazione per registrare quanti più singoli brutti potessimo in un giorno solo, tra cui "Bring Back Howdy Doody". Io e Gary registrammo tutto da soli agli A-One Studios di New York, con lui alle tastiere, io alla batteria e alla voce solista e entrambi ai cori. Credetemi, se avessimo saputo che sarebbe stata pubblicata avremmo fatto un lavoro migliore! Più avanti mi trovavo in ufficio quando arrivarono le prime copie di "Indian Giver". Misi su il lato B perché sapevo che lì la Super K spesso metteva cose senza senso o scherzi. Riconobbi subito la nostra registrazione di "Bring Back Howdy Doody" e ci incazzammo pure un pochino perché non ricevemmo nessun tipo di credito! Alcuni DJ, però, quando seppero che "Pow Wow" era in realtà una canzone su Howdy Doody cominciarono a trasmetterla per radio. Quando Kasenetz e Katz vennero a conoscenza della cosa portarono un gruppo in studio di registrazione e gli fecero registrare una nuova versione del brano. Pensai che avrebbero fatto meglio a renderla un po' più progressive perché i bambini che ascoltavano la bubblegum music in quel momento non sapevano chi fosse Howdy Doody, però non venni coinvolto nella registrazione del singolo"
(se siete curiosi di sentire il resto della storia cliccate su questo sito).

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