lunedì 21 marzo 2022

Tiberio Ferracane - Magaria (MoovOn, 2022)


"Magaria" è il quarto album in studio di Tiberio Ferracane, cantautore Torinese figlio di genitori Siciliani nati a Tunisi. Proprio dalle sue radici l'artista ha preso l'ispirazione per realizzare questo nuovo lavoro, a partire dal titolo che in Siciliano significa "incanto". Coerentemente, il disco pesca a piene mani dalla vita artistica e privata di Ferracane, sia nel linguaggio utilizzato (abbondano le parti cantati in Francese e in Siciliano), sia a livello musicale e compositivo e, per finire, anche a livello di struttura. 

Il disco è, infatti, suddiviso in due sezioni precise: la prima è composta da canzoni originali. Molte di queste sono autobiografiche come la toccante "Dall'altra parte della notte", dedicata alla difficile storia dei genitori, costretti dalla guerra ad abbandonare l'Africa, la dolceamara "Carlo" e il pezzo che dà il titolo al disco e "La casa sognata", permeate di nostalgia e malinconia. Non manca lo spazio, però, anche per l'autoironia, come nella leggera e divertente "Il mio amore di rosso vestita". La seconda parte dell'album è invece dedicata a rivisitazioni di composizioni altrui che sono state importanti per la crescita artistica di Ferracane in vari momenti della sua vita, spaziando da canzoni popolari ad artisti come Celentano, Modugno e Califano. È in questo punto dell'album che le capacità interpretative del cantante vengono messe maggiormente in risalto, in particolar modo nella versione a cappella di "U' pisci spada". L'album viene, infine, aperto e chiuso da due versioni di "Valse à Rocco", pregevole composizione strumentale di Philippe Troisi, musicista Marsigliese di origini italiane e collaboratore di Ferracane, scomparso a pochi giorni dall'inizio delle session di registrazione, al quale è dedicato l'intero album.

Musicalmente l'album funziona bene grazie a degli arrangiamenti molto ben riusciti e di classe e, soprattutto, alla ruvida ma allo stesso tempo gradevole e decisamente personale voce di Tiberio Ferracane, le cui doti di interprete riescono ad elevare le canzoni ad un livello successivo e, allo stesso tempo, a dare importanza e forza alle liriche. Tuttavia, il disco risente anche di una sequenza che forse non sempre funziona in maniera ottimale, soprattutto nel passaggio tra la parte contenente le composizioni originali e quella di reinterpretazioni che, più che uno spartiacque, rischia di essere percepita come un rallentamento del ritmo. In generale, comunque, resta un lavoro ben studiato e ben realizzato che sicuramente è dotato di un certo fascino, non ultimo per via della genuinità negli intenti, percepibile all'ascolto.

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