giovedì 5 maggio 2022

Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar - Sbam! (Maninalto!, 2022)



Quarta avventura discografica di questo progetto capitanato dal trombettista Eusebio Martinelli, già collaboratore, tra gli altri di Roy Paci, Vinicio Capossela e Demo Morselli, qua completato dal chitarrista Jacopo Tommasoni e dal percussionista Giuseppe Tortorelli. Accompagnato da un titolo e da una accattivante copertina che richiamano lo stile pop art, forse per cercare un parallelismo con la ripresa economica del secondo dopoguerra, questo "Sbam!" si pone come obiettivo quello di rappresentare la rinascita e il ritorno alla vita dopo due anni di pandemia. 

In generale, in effetti, nel disco si respira un'aria di festa e di trionfo, soprattutto nel brano di apertura "Calma Apparente", una esplicita grande celebrazione di fine pandemia, e nela gioiosa "Round the Fire", dedicata alla nascita del figlio del band leader contenente anche una buona prestazione vocale dell'ospite Emma Forni. Tuttavia, questa non è una regola generale: "Tratto Leggero", che vede la partecipazione di Cisco e Tonino Carosone, accosta ispirazioni musicali danzabili e gioiose ad un testo malinconico e cupo che ricorda l'ascoltatore che, per la maggior parte di noi, la vita è solo un momento di passaggio che, a livello storico, non lascerà molta traccia. Sulla stessa falsariga vi è anche "Iguana Crash", canzone dedicata al burnout contenente comunque una melodia piuttosto accattivante e con buon mordente. Tra gli altri pezzi degni di nota si possono citare "Babadochia", supportata da un riff di chitarra solido e "Alter Ego", un ballabile posto a fine album (ma non al termine vero e proprio del disco) che, associato all'opener "Calma Apparente" aiuta a dare un senso di circolarità. 

A livello di ascolto, la cosa che colpisce di più l'orecchio è la presentazione dell'album: le prestazioni tecniche dei musicisti sono chiaramente eccellenti e consentono alla band di creare degli arrangiamenti e delle esecuzioni azzeccati e misurati alle canzoni. Si nota anche una certa ispirazione anche nella produzione dell'album: i suoni, oltre ad essere adatti alla musica, danno anche un buon senso di coerenza all'ascolto: persino il remix ad opera di Robert Passera di "Ja Kuzzi", canzone originariamente presente nel disco "Danze" qua posta a fine album non suona come un corpo estraneo al resto. In generale, forse l'unica cosa un po' sottotono è il cantato; non tanto le parti vocali in sé, che comunque sono adatte alla base strumentale, quanto la timbrica della voce: intonata ma probabilmente più adatta a dei cori che ad una parte solista in sé. In questo senso, l'eccezione è rappresentata dalla già citata "Round the Fire"

Si tratta, comunque, di un disco leggero e gradevole che, grazie alla professionalità dimostrata nella sua realizzazione, sicuramente non mancherà di impressionare sia chi segue la Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar sia chi si ritroverà ad ascoltarli per la prima volta.

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