lunedì 29 marzo 2021

Ysé - Pezzi (San Luca Sound, 2021)

L'esordio della giovane Ysé (all'anagrafe Francesca Madeo) è un EP molto colorato e al passo coi tempi, un tuffo nel pop con un un'impronta internazionale, sia grazie ad un sound fresco e genuino che alla presenza di ben tre lingue diverse (italiano, inglese e francese), a volte miscelate tra loro nello stesso pezzo creando forse confusione ma soprattutto richiamando l'attenzione sulle parole.
 
Le sue esperienze di vita e le personali visioni del mondo entrano a piè pari in un sestetto di brani molto variegato, dove spicca anche una toccante rivisitazione di "Rapide" di Mahmood, ma ciò che risalta è principalmente la voce della cantautrice, pienamente a suo agio in sonorità che ricordano quello che andava nelle radio a inizio millennio, ma con un occhio a quel folk sporcato di indie che sta dominando le classifiche negli ultimi anni. Il brano più riuscito è "Due Stelle In Mezzo all'Universo", un viaggio nel concetto d'amore e la sua capacità di essere pervasivo, di permeare nelle vite delle persone, condizionandole e, in alcuni casi, riempiendole. "Re e Regine (des Erreurs)" si permette di fare un lavoro molto difficile, ovvero narrare la condizione dell'umanità in lotta con la pandemia, mettere in evidenza le responsabilità del singolo, ricordando all'uomo che possiede per natura il dono di plasmare la sua vita e quella del pianeta che lo ospita. Tutto ciò, tra l'altro, rimanendo radio-friendly e senza scivoloni populisti. Un po' di girl power in "Waiting for Me", il capitolo più grintoso in quanto ad interpretazione e forza del messaggio, giustamente scelto come singolo vista la sua leggerezza e la durata al passo coi tempi dello streaming. 

I suoni sono curati, spinti al punto giusto, sempre tenendo presente la necessità di mantenere alta l'orecchiabilità di tutto il pacchetto. Il lessico è vario anche se scontato, ma in questo tipo di musica conta di più veicolare il messaggio in maniera chiara, senza eccedere con la ricercatezza delle parole. Del resto, pure la semplicità va spesso a braccetto con l'immediatezza. 

Che aggiungere? La giovane autrice sassolese è agli inizi ma sembra navigare saggiamente nella sua arte, non uscendo dalla sua zona di comfort ed evitando così di fare la fine di Icaro. Dopo questo EP, si spera in un album che ne articoli meglio le doti canore e di scrittura.  

martedì 2 marzo 2021

Bruno Caruso - Assolutamente (Bruno Caruso & 9 Produzioni, 2020)

"Assolutamente" di Bruno Caruso, nato in Germania da genitori italiani e poi cresciuto in Calabria, esce sul finire del duemilaventi, l'anno che ha stravolto le vite di tutto il mondo ma che non ha, per ovvi motivi, rinunciato alla musica, spostatasi sul web, nelle camere da letto, nelle sale prove dei pochi fortunati possessori di spazi idonei alla propagazione e al concepimento della propria arte. La composizione, in ogni caso, non si è mai arrestata e artisti di ogni genere hanno dato sfoggio della propria creatività, spesso raccontando la propria condizione, in un anno che verrà ricordato, artisticamente, per il ritorno ad una concezione molto autobiografica della musica, fatta di racconti intimi, personali, sentimentali, alle volte anche politicamente e socialmente impegnati. 

Bruno parla di sé stesso, della sua voglia di riscatto, delle sue opinioni su questo mondo e su come trascorrere la propria esistenza all'interno di esso, con un cantautorato prettamente pop/rock, strutture che non rinunciano a far coesistere melodia, ritornelli e aperture di stampo più alto, con una certa importanza riservata, giustamente, anche agli arrangiamenti, oltre che alle parole, vero centro nevralgico di questo lavoro. "Con Un Brivido", "Bisognerà" e "Domani", sono belle esortazioni all'ottimismo e alla scoperta di sé all'insegna del carpe diem e del buonumore, forse i pezzi più sentiti, dove l'interpretazione dell'autore permea il brano superando anche la rotondità e la consistenza delle parole in termini di significato. "M'abituerò" è un pezzo da genitori per genitori, ma non per questo banale né già sentito, forse da curare maggiormente sulle parti strumentali per rendere di più in termini di emozioni, in ogni caso efficace dal punto di vista del contenuto e della resa. "Metamorfosi" spiazza e tocca le corde di chi si sente interprete di vite che potrebbero aver preso pieghe migliori, tra i rimpianti e le nostalgie, la voglia di riscrivere alcune pagine. 

In generale, nulla sorprende per originalità e genuinità, ma l'evidente aderenza stilistica tra il proprio percorso, le proprie liriche e la propria vita rende il tutto un pacchetto omogeneo, riuscito da tutti i punti di vista. Non servono del resto lo shock value a tutti i costi, la ricerca di momenti esplosivi o facilmente trasformabili in meme, quando si ha qualcosa da raccontare che trasuda coraggiosamente, quasi come un flusso naturale e incontrollato, dal proprio io interiore
. Un ottimo album, personale e rifinito, elegante e completo.