giovedì 26 gennaio 2023

Giulio Spagnolo - Beato chi (iMD, 2022)



"Beato Chi" è il primo disco in studio del cantautore Giulio Spagnolo, un album liricamente basato su un filo conduttore specifico: il viaggio e tutto ciò che porta con sé, tra cui la scoperta di sé stessi e la ricerca di una risposta ai propri dilemmi esistenziali. All'interno di queste tematiche troviamo testi come "Shaila", una sorta di autointerrogativo su come mantenere viva la propria felicità nel corso del tempo, "Pour le rues", dedicata all'infanzia difficile e "Chi se ne frega", che ha il compito di incarnare lo spirito ribelle. Il tutto è aperto e chiuso da due pezzi ("Giro del mondo" e "Lupi di mare") volti a simboleggiare la partenza e la conclusione di un viaggio.

L'ascolto del disco è piacevole sotto diversi punti di vista. Innanzitutto, presenta un songwriting piuttosto ben riuscito, volto a rendere le canzoni orecchiabili e non poco coinvolgenti: il che si nota particolarmente in "Lupi di mare" e "Buongiorno Capitano", due canzoni che sembrano studiate specificamente per una possibile riproposizione dal vivo, ma anche nei due pezzi di apertura "Giro del mondo" e "Shaila", ben costruite e con il giusto mordente. Le canzoni sono, inoltre, vestite da dei buoni arrangiamenti che le rendono molto raffinate e ancora più gradevoli all'orecchio, con delle sonorità vintage ma allo stesso tempo ben incastonate in un contesto moderno.

Tuttavia, il disco non è esente da difetti. Benché si percepisca chiaramente del talento lirico ascoltando e leggendo i testi, la stesura risulta a tratti un po' troppo affettata e rigida. Inoltre, anche se la voce di Spagnolo ha senza dubbio il pregio di essere molto personale ed espressiva, si tratta allo stesso tempo di una timbrica atipica che può risultare non immediatamente apprezzabile ad un primo ascolto. 

"Beato chi", in definitiva, è un lavoro interessante prodotto da un artista che ha senza dubbio una visione molto accurata delle sue idee ma che, forse, non ha ancora trovato la giusta strada per poterle esprimere al meglio.

lunedì 23 gennaio 2023

Gabriele Masala - Avevamo ragione (MegachipMusica, 2022)


Gabriele Masala è un cantautore e scrittore sassarese il cui metodo di composizione ha la peculiarità di anteporre la stesura dei testi alla musica. Nel suo nuovo album, il nono nella sua discografia, si è avvalso della collaborazione di Enrico Ruggeri che, oltre a donargli otto testi inediti da musicare, partecipa anche in veste di ospite nella title-track e in "La borghesia", il brano che apre il disco.

La linea tematica del disco è incentrata su racconti che narrano storie di vita di personaggi diversi tra di loro, tra cui un politico corrotto ("La fine dell'impero"), il giovane che partecipa ai talent scout ("Anime in vendita"), gli innamorati ("Noi due" e "La canzone delle mani") e il ceto borghese Italiano ("La borghesia"). All'interno di queste narrative emerge in particolar modo la critica sociale, sia verso i potenti del mondo, sia verso i lati negativi della società, tra cui l'incomunicabilità spinta dai social.

Da un punto di vista musicale si tratta di otto canzoni pop di facile ascolto, con una buona varietà negli arrangiamenti che le rende discretamente godibili. I brani che saltano immediatamente di più all'orecchio sono "La borghesia", dal piglio accattivante e melodico, l'aggressiva "La fine dell'impero" e la conclusiva e delicata "Una parola". Il disco è prodotto in maniera piuttosto adeguata, con scelte di mixaggio e di arrangiamento che fanno particolarmente risaltare la voce di Masala, molto raffinata e gradevole. Allo stesso tempo, però, questa visione va anche un po' a scapito del resto dell'impasto sonoro e momenti come l'assolo di chitarra al termine di "Una parola" non hanno il giusto mordente che dovrebbero avere.

In definitiva si tratta di un lavoro piacevole, ben strutturato e realizzato nel quale sicuramente le sensibilità artistiche di Masala e Ruggeri hanno la possibilità di emergere e di creare un buon mélange.