lunedì 16 maggio 2022

Eugenio Balzani - ItaliòPolis (RNC Music, 2022)

 


"ItaliòPolis" è il titolo del quarto album in studio del cantautore cesenate Eugenio Balzani, qui aiutato da un quartetto di musicisti identificato come Recover Band e formato da Christian Ravaglioli al piano elettrico Wurlitzer e ai sintetizzatori, il fiatista Paolo Fantini e la sezione ritmica composta da Alfredo Gentili Gianluca Donati, rispettivamente basso e batteria. Il titolo del disco identifica l'Italia come une grande città i cui abitanti vengono resi in chiave critica e sardonica, evidenziando tutte le nevrosi e i comportamenti irrazionali dovuti alla pandemia, ma non solo.

Con queste premesse e con le deliziose sonorità jazzate, il disco sembra promettere bene ed, effettivamente, si apre in grande stile con "Samurai", pezzo dedicato alla frenesia moderna nel quale ogni tassello appare al suo posto: un pregevole giro di fiati che supporta l'intera canzone, un testo garbatamente ironico, una cantato che appare volontariamente annoiato e distaccato molto adatto alle tematiche. Non sempre, però, l'album è all'altezza di questa canzone. Ad esempio, "Il luna park dei pazzi", canzone di protesta contro l'alimentarsi degli stereotipi nella società attraverso i social, pur presentando degli intenti lodevoli e un buon arrangiamento, rischia di cadere un po' troppo nel paternalismo per via del testo un po' troppo diretto. Detto questo, non tutto l'album è legato alla critica sociale: "Clara l.r.p.d." e "L'amore sovversivo" sono due canzoni dedicate alla madre e alla sorella del cantautore. Entrambe sono intrise di profonda malinconia e cupezza ma sono espresse con molto garbo e gusto, senza sfociare nella pantomima, sebbene in particolare il testo della seconda, che racconta in maniera piuttosto esplicita la morte della sorella, sia parecchio intenso. Interessante anche la chiusura del disco, "Happy Birthday, Jesus", il cui cantato in inglese le dà un tono vintage apprezzabile. Le cose migliori del disco, comunque, restano le basi strumentali delle canzoni. La band di supporto a cui si è affidato Balzani si dimostra preparata e professionale e rende la musica molto interessante, in particolar modo nella già citata "Samurai" ma anche in "L'undicesimo canto", nella quale ha anche l'occasione di mettersi in mostra durante l'introduzione, e "Le strade del jazz"

Pur non essendo del tutto consistente, "ItaliòPolis" risulta un disco generalmente piacevole grazie alla buona produzione e alla presentazione accattivante che dimostrano, comunque, una certa esperienza e consapevolezza da parte dell'autore. 

martedì 10 maggio 2022

Laura B - La ragazza di nessuno (Autoproduzione, 2022)



"La ragazza di nessuno", il primo lavoro solista di Laura B, musicista bresciana in attività dal 2009, in passato collaboratrice di Lucio Bardi e Luciano Ninzatti e frontwoman dei Lemon Squeezers. Nei suoi venti minuti di durata, l'EP cerca di dare voce al mondo visto da un'ottica femminile e presenta con testi che puntano ad essere diretti e a lasciare meno spazio possibile ad interpretazioni alternative.

Da un punto di vista musicale, l'EP è incentrato principalmente sulla voce della cantante, roca e graffiante e piuttosto adatta a supportare sia le parti vocali, sia le tematiche affrontate suoi testi. Musicalmente, il disco si muove principalmente su atmosfere soul e rock, ben eseguite e ben arrangiate. Dei sei pezzi qua contenuti, le più interessanti sono l'hard rock di "Cristina", canzone aggressiva e di protesta dedicata alle donne che hanno subito dei torti e che pagano per il resto della loro vita, "Il giorno triste del tuo compleanno", supportata da un buon giro di basso e con un testo piuttosto amaro riguardante la necessità di distaccarsi dalle relazioni sentimentali nocive e la conclusiva "Norma", il brano più politicamente impegnato del disco che chiude la sequenza in maniera musicalmente piuttosto delicata che vede un narrazione in prima persona riguardante la sua vita in tempi di guerra con relative difficoltà e un tocco di nostalgia.

Forse anche a causa della sua breve durata, "La ragazza di nessuno" è un lavoro che va dritto al sodo e che, dal suo punto di vista, sicuramente raggiunge i suoi obiettivi. Il cantato potrebbe non essere per tutti ma è adeguato al materiale proposto e la produzione dà alla presentazione del disco un tocco di convinzione che lo rende, complessivamente, un lavoro azzeccato.

giovedì 5 maggio 2022

Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar - Sbam! (Maninalto!, 2022)



Quarta avventura discografica di questo progetto capitanato dal trombettista Eusebio Martinelli, già collaboratore, tra gli altri di Roy Paci, Vinicio Capossela e Demo Morselli, qua completato dal chitarrista Jacopo Tommasoni e dal percussionista Giuseppe Tortorelli. Accompagnato da un titolo e da una accattivante copertina che richiamano lo stile pop art, forse per cercare un parallelismo con la ripresa economica del secondo dopoguerra, questo "Sbam!" si pone come obiettivo quello di rappresentare la rinascita e il ritorno alla vita dopo due anni di pandemia. 

In generale, in effetti, nel disco si respira un'aria di festa e di trionfo, soprattutto nel brano di apertura "Calma Apparente", una esplicita grande celebrazione di fine pandemia, e nela gioiosa "Round the Fire", dedicata alla nascita del figlio del band leader contenente anche una buona prestazione vocale dell'ospite Emma Forni. Tuttavia, questa non è una regola generale: "Tratto Leggero", che vede la partecipazione di Cisco e Tonino Carosone, accosta ispirazioni musicali danzabili e gioiose ad un testo malinconico e cupo che ricorda l'ascoltatore che, per la maggior parte di noi, la vita è solo un momento di passaggio che, a livello storico, non lascerà molta traccia. Sulla stessa falsariga vi è anche "Iguana Crash", canzone dedicata al burnout contenente comunque una melodia piuttosto accattivante e con buon mordente. Tra gli altri pezzi degni di nota si possono citare "Babadochia", supportata da un riff di chitarra solido e "Alter Ego", un ballabile posto a fine album (ma non al termine vero e proprio del disco) che, associato all'opener "Calma Apparente" aiuta a dare un senso di circolarità. 

A livello di ascolto, la cosa che colpisce di più l'orecchio è la presentazione dell'album: le prestazioni tecniche dei musicisti sono chiaramente eccellenti e consentono alla band di creare degli arrangiamenti e delle esecuzioni azzeccati e misurati alle canzoni. Si nota anche una certa ispirazione anche nella produzione dell'album: i suoni, oltre ad essere adatti alla musica, danno anche un buon senso di coerenza all'ascolto: persino il remix ad opera di Robert Passera di "Ja Kuzzi", canzone originariamente presente nel disco "Danze" qua posta a fine album non suona come un corpo estraneo al resto. In generale, forse l'unica cosa un po' sottotono è il cantato; non tanto le parti vocali in sé, che comunque sono adatte alla base strumentale, quanto la timbrica della voce: intonata ma probabilmente più adatta a dei cori che ad una parte solista in sé. In questo senso, l'eccezione è rappresentata dalla già citata "Round the Fire"

Si tratta, comunque, di un disco leggero e gradevole che, grazie alla professionalità dimostrata nella sua realizzazione, sicuramente non mancherà di impressionare sia chi segue la Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar sia chi si ritroverà ad ascoltarli per la prima volta.