"Polaris" è l'album di debutto del progetto Folkatomik, ensemble costituito da quattro elementi (Valeria Quarti e Franco Montanaro voce e percussioni, Li Bassi chitarre ed elettroniche e Oreste Forestieri strumenti a fiati), che si pone come scopo quello di sposare la musica folk del sud Italiana con sonorità più elettroniche. Il disco si compone di un inedito e sette rivisitazioni di canti popolari Pugliesi, Calabresi, Campani e Siciliani.
L'inedito è proprio il brano che dà il titolo al disco, posto in apertura, invocazione, per l'appunto, alla Stella Polare da parte di un naufrago che desidera ritrovare la via di casa. Si tratta comunque di una composizione che attinge a piene mani dalle tradizioni omaggiate nel resto del disco (struttura presa in prestito dalla pizzica, testo in dialetto Calabrese) e, in quanto tale, ne risulta perfettamente integrato. Per quanto riguarda i rimanenti brani, la sfida è appunto quella di cercare di unire la tradizione con il presente, senza far cadere nessuno dei due nell'anacronismo. Ecco, quindi, la presenza di esperimenti come "Tamurriata", canto Campano che, dopo un inizio piuttosto fedele a come verrebbe proposto in un contesto più tradizionale si trasforma in un ballabile trance e delle pizziche Pugliesi "Quant'ave" e di San Vito e Torchiarolo le cui atmosfere già danzerecce in sé risultano perfettamente compatibili con i ritmi elettronici proposti, dimostrando che il mélange idealizzato dal quartetto non è poi così improbabile. Altri momenti, invece, come la tarantella Calabrese "Tirulalleru", probabilmente il pezzo che finisce per colpire di più al primo ascolto, mantengono l'ago della bilancia più spostato verso la tradizione e risultano di più come esecuzioni modernizzate che rivisitazioni vere e proprie, pur presentando un arrangiamento coerente col resto del disco.
L'album non è certamente campato in aria: la scelta della strumentazione classica e le sonorità elettroniche appropriate ad essa sono senza dubbio frutto di una ricerca attenta e di una particolare fiducia nella proposta. Inoltre, le parti vocali risultano molto passionali e convinte, dando al tutto un chiaro senso di autenticità. Detto questo, è sicuramente anche un lavoro non facile da piazzare che richiede un tipo di pubblico particolare che sia in egual misura ben disposto verso la musica popolare tradizionale e quella elettronica e ballabile.