L'EP French Kiss dei Riaffiora, trio pop/rock padovano già in circolazione da qualche anno, arriva in un momento in cui la scena italiana si sta riprendendo dalla crisi che l'aveva colpita nei primi anni del nuovo millennio. Già da qualche tempo la scena underground italiana si è rimessa in moto con l'evasione dalle sale prove di numerose band più o meno meritevoli che hanno trovato l'appoggio in quella ventata di fresco portata anche da internet. I Riaffiora sono uno dei tanti gruppi che si stanno proponendo al pubblico italiano, con notevoli meriti evidenziati dal prodotto che mi appresto ad analizzare più dettagliatamente.
Il loro pop/rock multiforme è rappresentato alla perfezione dalle 4 tracce di questo EP registrato a fine 2007. Troviamo veramente di tutto: dalle chiare influenze provenienti dalla scena alternative rock italiana degli anni '90, quella ormai "classica" di Afterhours e Marlene Kuntz per intenderci, a quello più sperimentale degli Sonic Youth, passando per il pop/rock commerciale straniero dei Placebo a quello italico delle Vibrazioni e dei Timoria. 4 ottimi brani, variopinti e studiati, che offrono numerose sfumature all'ascoltatore. Le veloci "French Kiss" e "Fino All'Estasi", caratterizzate dalle chitarre taglienti di Matteo, rivelano la natura aggressiva che i tre utilizzano in maniera inconsueta, contaminandola di melodie orecchiabili e radiofoniche, mentre le sperimentazioni più effettate ed introspettive rivestono l'ultimo brano, "L'Età Adulta di FC". Anche l'altro pezzo, "Senso", merita, con sonorità aperte alle contaminazioni di gruppi come Mogwai e Verdena, soprattutto quelli più calmi.
I toni intimistici della musica si coniugano molto bene con i testi di Andrea d'Amato, anche bassista, spesso incentrati sulla sensualità della figura femminile e con qualche riferimento sessuale neanche troppo velato (come suggerisce la copertina stessa dell'EP). Tecnicamente il gruppo si dimostra valido e colpisce soprattutto la precisione del batterista Paolo, mai banale nei passaggi e sempre all'altezza del tono dei differenti brani. La produzione di Max Trisotto è ottima, di qualità prossima a quella dei grandi prodotti major, ed alcuni arrangiamenti di tastiera fanno un eccellente lavoro nel riempire ulteriormente il suono di una band che ha saputo, con questo EP, dimostrare come anche i gruppi con pochi componenti sappiano produrre musica completa e vivace, senza ricorrere a polistrumentisti ed orchestrazioni che vanno sempre più di moda.
Alla fine, un ottimo prodotto di lancio per una band che meriterebbe molta più attenzione e che, si spera, ne avrà tanta nel futuro. Consigliato a tutti gli amanti dei gruppi citati nelle influenze. Pollice alzato per il "bacio alla francese" dei Riaffiora.
Voto: 8+
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