Qualcuno non conosce anche i Rezophonic?
Vi spiego chi sono in poche parole, usando uno dei loro slogan: “Diamo da bere a chi ha veramente sete”. E lo fanno sul serio. Dall’inizio del progetto hanno costruito un sacco di pozzi in Africa, portando l’acqua a chi ogni giorno doveva farsi km per potersi dissetare. Detta così sembra una banalità perché per noi lo è. Apri il rubetto e l’acqua c’è. E’ lì. A volte ti vengono a sistemare le tubature e chiudono l’acqua, te ne dimentichi, fai per aprire e te ne rendi conto: non puoi bere, non puoi lavarti, non puoi cucinare. Non puoi fare praticamente nulla senza acqua, uno dei beni più preziosi. Ora capite perché il lavoro dei Rezo è così importante? A capo del progetto c’è Mario Riso, batterista dei Movida e ideatore di Rock TV. Un uomo di talento che ha anche un cuore grande come una casa, se avete avuto modo di conoscerlo o anche solo di sentirlo raccontare del progetto lo avrete capito di sicuro.
Nel corso degli anni diversi artisti sono entrati a far parte dei Rezophonic: Cristina Scabbia, Eva Poles, Le Vibrazioni, Caparezza, The Bastard Sons of Dioniso, Max Zanotti, Giuliano Sangiorgi e molti altri (Qui un’intervista per chi volesse saperne ancora di più).
Il Voodoo Arci di San Giuseppe di Comacchio è stata la location di un concerto spettacolare: divertente, coinvolgente, toccante, di qualità. Come tutte le performance dei Rezophonic. Forse sembro un po’ troppo leccaculo a scriverla così ma è la verità. Ho avuto il piacere di sentirli diverse volte, di chiacchierare con alcuni artisti e la passione che mettono è sempre la stessa. Durante la serata, presentata da Elena Di Cioccio e Alteria, si sono alternati diversi artisti e non sono mancati i pezzi di successo come "L’uomo di plastica", "Can you hear me?", "Ci vuole un fiore", "Spasimo", "Nell’acqua", "Acido/Acida" (Prozac+), "L’acrobata" (Movida) e l’evergreen "Bliztkrieg Bop". Un grande concerto, divertente e coinvolgente. Uno di quei concerti in cui ti guardi intorno e tutti cantano, saltano e ballano.
In apertura al gruppo i Rock From The Girl. Ho concordato e apprezzato la scelta. Una cover band di quelle che fanno un po’ di tutto, dai Led Zeppelin ai Muse, passando per gli AC/DC. Mi sono piaciuti. Il giusto modo per scaldarsi in vista del concertone, è chiaro che se canti "Whole Lotta Love" la gente si accende. La cantante ha una bella voce e una buona presenza scenica che aiuta a coinvolgere il pubblico e anche gli altri tre elementi non sfigurano.
Se non l’avete ancora fatto vi consiglio di acquistare il loro cd, di andare ad uno dei loro concerti, di comprare una maglietta per contribuire alla causa. Se in tempi di crisi il portafoglio piange potete comunque fare qualcosa nel vostro piccolo, come ha suggerito Mario Riso: chiudere l’acqua quando vi state insaponando o lavando i denti, controllare che non ci siano perdite dalle tubature e tutte queste piccole cose che oltre a farvi risparmiare denaro vi renderanno persone migliori.
(Recensione a cura di Alessia Radovic)
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