La nostra patria è da sempre percorsa in lungo e in largo da un gomitolo fittissimo di rock band pregne di significato, di stimoli, di sensazioni diverse. Bravissimi nel fare nostro quello che viene da oltremanica e oltreoceano, consapevoli che non siamo allo stesso livello, abbiamo sempre puntato sul contenuto, rendendo originali solo in questo modo progetti come Timoria, Ritmo Tribale, Marlene Kuntz, Afterhours, i Litfiba prima de "Il Mio Corpo Che Cambia", che sono riusciti a fare la storia grazie al trasferimento ineccepibile di concetti e vibrazioni sentimentali. Gli Inschemical all'esordio dimostrano di avere imparato molto bene questa lezione, e si presentano srotolando sul tavolo un progetto intenso, dove ottimi strumentisti non nascondono le proprie influenze (le band citate sopra + qualcosa di leggermente più attuale, ad esempio Negrita, Il Teatro degli Orrori) e le parole scovano tragitti non nuovi ma in ogni caso rilevanti, come Giuseppe Impastato ("Controinformazione") e la guerra vista da entrambe le parti ("La Spirale senza Fine"), addentrandosi invece in terreni meno comuni con la bellissima "Un Nuovo Inizio", che analizza la vita difficile dei padri single. Un ottimo uso delle parole, con solo qualche barlume di banalità che forse meritava un'ulteriore attenzione.
Musicalmente, non c'è dubbio, la band è ancora acerba, le soluzioni odorano largamente di già sentito, le influenze sono troppo eterogenee, le strutture ovvie. Il songwriting ne risente in maniera più grave, perché i singoli musicisti dimostrano di avere già le carte in mano per suonare alla perfezione, probabilmente anche dal vivo, e con queste premesse basterà poco per farlo notare anche alla critica. La produzione è pregevole, riesce a far pompare anche i pezzi più debolucci (quelli verso la fine), ma in generale il sound è da affinare, per non farlo risultare né troppo pop (come appare ora), né svogliato.
La Calabria ha dato i natali a poche band di grande successo e speriamo che gli Inschemical trovino la formula per essere tra i primi, visto che la grinta c'è e il messaggio pure: un po' di studio e il prossimo disco sarà la svolta.
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