Barlow formerà i Tandoori Cassette con i quali pubblicherà un 45 giri nel 1982 e presterà i suoi servigi ad artisti come Yngwie Malmsteen, Robert Plant e Jimmy Page. David Palmer (oggi Dee), che oltre ad essere tastierista era anche stato arrangiatore e co-compositore non accreditato di molto materiale classico dei Jethro Tull, decide di dare vita ad un progetto musicale a cui stava già pensando da tempo, che mischiasse rock e classica con utilizzo predominante di sintetizzatori. Evans viene integrato nel progetto e l'organico viene completato dal cantante e bassista Bill Worrall, dal batterista Mickey Barker e da un terzo tastierista, Dave Bristow; come nome della band viene scelto Tallis, in omaggio al compositore rinascimentale Thomas Tallis. Dopo un paio di concerti nel Surrey che destano l'interesse di case discografiche quali EMI, Decca e Virgin, i Tallis si recano negli Redan Recorders Studios di Londra tra il gennaio e il febbraio 1981 con l'intenzione di incidere il proprio album di debutto. Tuttavia, durante le registrazioni del disco Bristow riceve un invito da parte della Yamaha per collaborare alla creazione della DX7, la prima tastiera musicale interamente digitale in commercio. A questo punto, Palmer si rende conto di non essere in grado di gestire le dinamiche di gruppo e il progetto subisce una battuta d'arresto: il materiale viene riposto nel cassetto con l'intenzione di riprenderlo in mano in un futuro che, purtroppo, però non arriva. Il disco rimane così inedito per quarant'anni: solo uno dei brani incisi ("Disturbed Air") vede la luce nel 2001 all'interno della compilation "It's For You!" venduta in allegato alla fanzine Tulliana "A New Day". Il resto del materiale viene presentato per la prima volta in questa nuova pubblicazione.
L'album può essere diviso in due parti: tre brani originali e tre rivisitazioni di composizioni classiche. "Disturbed Air", posta in apertura all'album, è la più riuscita del primo blocco: un pezzo con accenni classici che ben si sposano alla natura rock della composizione, con un arrangiamento che consente ai sintetizzatori di primeggiare senza andare a scapito della sapiente sezione ritmica Worrell/Barker che qua dà il meglio di sé. La successiva "Urban Apocalypse" per anni è stata un po' uno dei tesori introvabili dei Jethro Tull: integralmente composta da Palmer ed incisa durante le session di "Stormwatch", rimase inedita fino al Settembre 2019 con la pubblicazione del cofanetto "The 10 Force Edition" per il quarantennale del disco. Il pezzo era stato comunque eseguito dal vivo nel 2001 da Palmer con la coverband Tulliana Beggar's Farm al raduno del fan club Italiano Itullians a Fidenza ed è in seguito stato incluso nel suo album solista "Through Darkened Glass" uscito nel 2018. La versione qui presentata è cantata da Palmer e, come arrangiamento, è un ponte tra l'originale inedito dei Jethro Tull e la sua rivisitazione di quarant'anni dopo, con qualche accenno alle atmosfere tipiche dell'epoca. Infine, "Worcester Man" è un breve godibilissimo affresco per piano e voce che verrà recuperato ed esteso con il titolo "At The Still Point" su "Through Darkened Glass". Per quanto riguarda le composizioni classiche, i Tallis presentano il loro personale medley di due movimenti di due sinfonie di Beethoven (la prima e la nona), un rondo di Mozart e, soprattutto, il canone di Thomas Tallis che, come atmosfera e arrangiamento, sarebbe potuto benissimo costituire una sezione centrale di qualche brano classico dei Jethro Tull senza sfigurare troppo. In appendice al CD troviamo una sorta di bonus tracks: le versioni strumentali di "Disturbed Air" e "Urban Apocalypse" e, soprattutto, una ottima riedizione del canone di Pachelbel incisa nel 1978 da Palmer, la sezione ritmica dei Jethro Tull Glascock/Barlow e il chitarrista Robert Foster.
Il materiale presente su questo disco non è senza meriti: la musica è godibile, ben arrangiata, eseguita impeccabilmente e presentata con una produzione tutto sommato appropriata, a parte qualche eccessiva punta di compressione nel mastering. Allo stesso tempo, è difficile giudicarlo come un lavoro compiuto dato che, evidentemente, non lo è: la sequenza non funziona molto bene e, a parte "Disturbed Air", i brani suonano quasi tutti come se avessero bisogno di altre rifiniture. Comunque, si tratta di un documento preziosissimo per i fan dei Jethro Tull che finalmente riesce a fare luce ad una parte mancante della carriera di Palmer. Soprattutto, però, la pubblicazione di questo album serve a finanziare la registrazione in studio del balletto "The Water's Edge", composto da Palmer, Anderson e Barre nel 1979, presentato dal vivo e mai inciso ufficialmente. In sostanza, acquistando l'album non ci si porta a casa solo un interessante documento d'archivio ma si fa anche un'opera di bene che potrebbe portare alla realizzazione di un importante tassello mancante alla storia dei Jethro Tull.
L'album può essere acquistato in copia fisica tramite Burning Sheds, oppure dal merchandising ufficiale di A New Day, e in digitale (flac) presso Alfold Rock-Blues Music.
Tallis (1980) Dave Bristow, Bill Worrell, Dee Palmer e John Evans |
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