venerdì 21 gennaio 2011

GTBT incontra la scena italiana #15: Conqueror

E stavolta tocca ai Conqueror, interessante band che GTBT ha scoperto nel 2010, quando il loro Madame Zelle è arrivato in redazione producendo le ottime impressioni che sono state immortalate dalla recensione che voi, gentili ed interessati lettori, sicuramente andrete a cercare. Leggasi.
1. Salve, amici Conqueror. E' stato davvero un piacere sentire e recensire la vostra musica, speriamo che vi sia piaciuta la recensione. Prima di tutto grazie per la disponibilità a questa intervista. Partiamo con la prima domanda: l'album è dedicato ad una figura femminile storica. Ve la sentite di abbozzare ai lettori di GTBT un suo ritratto? Insomma, chi è Madame Zelle?
Mata Hari è una donna Olandese che, dopo essere stata sull’isola di Giava, si innamora dei balli tipici di quei paesi. Il fallimento del matrimonio e l’uccisione del figlio non bloccano la sua carriera di ballerina (si spacciava per ballerina Giavanese, senza conoscere nei particolari questo tipo di danza), esibendosi così nei più importanti teatri europei e diventando una delle più celebri donne al mondo del primo ‘900. Il fascino che esercitava sugli uomini da un lato e la voglia di mantenere un alto tenore di vita dall’altro la portano ad accettare di diventare una spia, in un primo momento a favore dei tedeschi e, successivamente, per i francesi. Dopo la scelta poco abile di gestire questo doppio gioco, Mata Hari viene facilmente smascherata e condannata alla pena capitale.
 
2. La storia di questa donna è sicuramente molto interessante. Perché avete ritenuto interessante scrivere un album riguardo questo argomento?
In un primo momento non era nostra intenzione realizzare un’altro concept album dopo 74 Giorni (cd del 2007). Durante, però, la composizione dei primi brani abbiamo cominciato a documentarci su questa storia che diventava sempre più interessante e unica: il coraggio e la determinazione con cui Mata Hari affronta ogni istante della sua vita rendono questa donna particolarmente affascinante e sicura di sé.

3. Pensate che al di là del valore storico ci sia anche un valore morale nelle gesta di questa donna che sia giusto tramandare tramite un disco come il vostro?
Beh, parlare di valori morali forse è un po’ esagerato: sicuramente Mata Hari è stata eccessivamente bersagliata nel periodo del processo contro di lei come spia, probabilmente perché, essendo stata un personaggio molto celebre, può aver rappresentato un esempio di condanna visibile ad un vasto pubblico. Da qui ne consegue la decisione irremovibile (dei francesi) di giustiziarla.

4. Andiamo alla musica. Il vostro è definibile come un concept album, un'etichetta sempre più utilizzata a volte con risultati tristi. Il vostro però lo è per davvero. Perché avete deciso di fare un'opera su un unico argomento e non una serie di canzoni distinte?
Come dicevo prima, in origine non c’era l’intenzione di progettare un concept, soprattutto dopo aver realizzato nel 2007 “74 Giorni”, altro concept dedicato anch’esso ad una storia realmente accaduta: è stato sicuramente l’argomento, ritenuto particolarmente interessante, che ha cominciato a prendere il sopravvento sulla composizione dell’intero album.

5. Quali sono le vostre influenze più importanti?  ho sentito un po' di prog italiano dei bei tempi ma potrei essermi sbagliato...
E’ facile che nella musica che si compone vengano fuori delle influenze provenienti dall’ascolto: sicuramente gruppi come BMS, PFM ecc… rappresentano per noi pietre miliari del prog, ma non solo. Un gruppo che sicuramente mette d’accordo tutti sono i Genesis, unione di cinque geni che hanno realizzato dei dischi/capolavori che tutt’oggi vengono considerati come tali.  

6. Nel futuro dei Conqueror cosa c'è? Concerti, altri dischi, collaborazioni?
Il nostro obiettivo è quello di andare avanti con la composizione di nuovi lavori. Come tutti i gruppi del panorama attuale ci auguriamo di prendere parte a più concerti possibili, in particolar modo sarebbe cosa eccezionale suonare fuori dall’Italia: non per “Esterofilia”, ma purtroppo, musicalmente parlando, l’Italia è diventato un Paese in cui viene davvero difficile proporre e promuovere progetti nuovi.
 
7. Cosa si deve aspettare una persona che viene a un vostro concerto?
Durante un nostro spettacolo vengono proposti brani del nostro repertorio tratti dai vari album che abbiamo realizzato. In più ci piace affiancare la musica con l’aspetto visivo, per cui i nostri brani sono supportati da video, realizzati da noi, pertinenti con l’argomento di ogni singolo pezzo.

8. Vi lasciamo con uno spazio "a scopo promozionale". Sfoggiate tutta la vostra fantasia dando ai lettori di GTBT due buoni motivi per ascoltare Madame Zelle
“Madame Zelle” è sicuramente un album più omogeneo rispetto ai nostri precendenti: l’argomento probabilmente ha influenzato testi e musica tanto da assumere aspetti delicati, a tratti anche tragici. Anche ad un primo ascolto non risulta difficile e permette di focalizzare il percorso storico-cronologico della vicenda raccontata in musica in maniera molto chiara ed evidente: consigliato a tutti gli amanti della cosiddetta musica ragionata.

Ha risposto per i CONQUEROR
Simona Rigano (tastierista e vocalist)
www.conqueror.it

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