La cantautrice emiliana Pia Tuccitto è un nome già noto nella scena italiana, in particolare per aver scritto diversi brani per Vasco Rossi, Irene Grandi e Patty Pravo, tra gli altri. Dal suo primo disco "Un Segreto Che...", prodotto proprio da Vasco e dal trombettista Frank Nemola, sono passati quindici anni, tonnellate di palchi importanti che l'hanno consacrata al grande pubblico anche per la riconoscibilità estetica, ottenendo una maturità artistica senz'altro evidente in tutti gli undici brani di questo nuovo sforzo, intitolato opportunamente "Romantica Io".
Siamo di fronte ad un'opera prepotentemente rock con tutti i crismi, profondamente radicata nella cultura d'autore italiana, dove nel pieno rispetto del titolo la fa da padrone un romanticismo mai troppo velato che permea tutti i pezzi. "Perché Tutto Muore", "Tu Sei Un Sogno per Me", "Quante Volte Sono da Sola Con Te", ma anche la title-track, possono essere tranquillamente elevati a manifesti di questo modo di scrivere, tra orchestrazioni sanremesi, scelte lessicali che ricordano tanto la Vanoni quanto la già citata Irene Grandi, e un'atmosfera generale dolce, soave, che anche quando il comparto ritmico spinge di più il pedale sull'aggressività conserva una leggerezza meravigliosamente pop. In questo, il paragone che viene più facile fare è quello con Gianna Nannini, anche se, a gusto puramente personale, il timbro della Tuccitto risulta meno noioso con il ripetersi degli ascolti.
Sforzandosi di trovare un difetto, gli arrangiamenti non aggiungono niente di nuovo a quanto già sentito dalla medesima autrice, se mai ce ne fosse bisogno in un contesto simile, ricalcando un po' gli stilemi di questo genere che a fatica ha provato ad aggiornarsi, non sempre riuscendosi. Anche i suoni non sono eccessivamente moderni, ma questo può andare anche a favore di un prodotto che forse non intende direttamente sfondare nelle radio ma piuttosto riconfermare delle capacità autoriali incontestabili.
Pia è un'autrice, lo ripetiamo, esperta, navigata, consapevole dei suoi mezzi, e questo risuona per tutto il disco. Laddove nulla possa far gridare al miracolo, rimane la certezza di un lavoro ben fatto, senza sbavature, professionale in ogni aspetto. Sappiamo quindi, come già visto in passato, che ogni nuova prova discografica a questa firma sarà tale, e mentre cala lo stupore rimangono inalterate la qualità complessiva, la grinta, il liricismo di classe, il suo essere in grado di sfornare continuamente ottime perle di pop nostrano.