La prima cosa che colpisce l'occhio approcciandosi a questo disco, il terzo di questo progetto capitanato dal cantante Edo Arlenghi, è quanto sia diretto nelle intenzioni. Il nome della band, il titolo dell'album e persino i titoli nella tracklist ("Keep Rock'n Roll Alive", "Let the Music Take Control", "They Can't Kill Your Idols") non lasciano spazio a nessuna interpretazione alternativa: si tratta di un lavoro consacrato alla musica rock, intesa non solo come genere musicale ma anche come filosofia di vita. Musicalmente, le dieci canzoni incluse, nove originali più una cover di "Police on My Back" degli Equals ripresa anche dai Clash nel loro "Sandinista!", sono infatti chiari omaggi al rock più classico, energico ed aggressivo e anche liricamente il disco si muove nella stessa direzione: gli argomenti trattati nei testi si suddividono tra dichiarazioni d'amore al mondo del rock, soprattutto i due pezzi di apertura: la title-track e "Let the Music Take Control", e altri argomenti classici di questo tipo di musica, tra cui il racconto di delinquenza di "One Minute" e la critica sociale di "Under the Low Lights".
Da un punto di vista esecutivo, queste idee vengono realizzate abbastanza coerentemente. La musica proposta è martellante, sostenuta da orecchiabili riff di chitarra che di tanto in tanto sfociano in gradevoli prestazioni solistiche e solidi 4/4 di batteria, sempre con in primo piano la voce graffiante di Arlenghi che dimostra delle valide capacità interpretative in questo contesto. Se il lato positivo di questa ricetta è quello di offrire una prodotto trascinante eseguito in maniera abbastanza convincente, il rovescio della medaglia è senza dubbio quello di rendere l'operazione di scegliere i momenti salienti del disco piuttosto difficile. Con ciò non si intende necessariamente dire che le canzoni in sé siano tutte uguali ma c'è uno schema di base compositivo che fa in modo che nessuna di loro risalti o, nel caso questo stile piaccia particolarmente, che siano tutte a risaltare anche se, a onor del vero, la tracklist aiuta inserendo a metà album due brani più delicati ("Restless Soul" e "Under the Low Lights") che consentono di prendere respiro e che danno un senso di dinamicità maggiore all'ascolto.
Se visto come esercizio di stile, "Keep Rock'n Roll Alive" è un album apprezzabile: si percepisce senza dubbio una certa genuinità nelle intenzioni e, soprattutto, un amore sincero verso la musica rock e, date le premesse, ciò è già considerabile un successo di per sé. Allo stesso tempo, però, suona anche un po' troppo come un compendio di ciò che dovrebbe offrire il rock e, in quanto tale, purtroppo manca di una delle caratteristiche fondamentali del genere: l'essere avventuroso.
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