giovedì 16 luglio 2009

The Prodigy Live @ Sherwood Festival 15 Luglio 2009


Un'ora. Solo un'ora. Questo è il commento uscito dalle bocche di tutti finito il concerto dei Prodigy. Parto subito dall'unico difetto per poi descrivere appieno le emozioni e la musica di questo breve set dei ragazzi di Braintree.
Un live show dei Prodigy è imperdibile. Più che luci, fulmini rossi e gialli che annebbiano la vista. Più che musica, martellate ed impulsi di potenza assurda che scaraventano i corpi delle migliaia di persone arrivate per i cinque inglesi uno contro l'altro. Discotecari e metallari insieme, con una voglia di divertirsi che poco ci si aspettava dopo tutti questi anni di attività, creano con incitazioni molto frequenti una sinergia con il pubblico che prorompe in un'energica dimostrazione di come i giovani italiani sappiano come comportarsi ai concerti. E tra donne seminude, un pogo lacerante e le orecchie che fischiano, veniamo alla musica.
Sedici i pezzi proposti, aprendo con World's On Fire e Breathe, passando poi per i successi del passato, Firestarter, Smack My Bitch Up e Voodoo People (la migliore in concerto insieme alla recente Run With the Wolves, con il suo pulsare “davegrohliano” che infatti partecipa sul disco proprio in questa traccia), fino ai singoli dell'ultimo disco, Omen e Invaders Must Die. A coinvolgere sono le melodie di synth ed i ritmi serrati del batterista, e se alla fine non si può parlare di maestria o di bravura tecnica, a farla da padroni sono proprio gli elementi “ballabili” che rendono il concerto fisico come pochi.
Alla fine un gran concerto che lascia con lividi e fischi nelle orecchie, proprio come i cinque britannici hanno sempre dimostrato di saper fare in maniera unica. Esperienza indimenticabile e consigliata. 

* foto di Giuseppe Craca
 

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