martedì 11 maggio 2010

Il Teatro degli Orrori Live @ Festintenda 2010, Mortegliano (UD)



Cosa aspettarsi dall'ennesimo concerto del Teatro degli Orrori? Un Pierpaolo Capovilla scomposto, sclerato ed ubriacone, un Franz Valente che picchia come un forsennato, un Mirai in grande spolvero e la solita voglia di spaccare tutto condita con un pizzico di politica. In più i nuovi arrivi al basso e seconda chitarra.
Ma c'è sempre qualcosa di più. L'otto maggio a Mortegliano, sperduto comune della provincia di Udine, il Teatro degli Orrori, preceduti dai potenti Overunit Machine, hanno dato grande spettacolo per una folla numerosa (ma non troppo), con il loro solito piglio da furiosa band alternative ma dalle venature "hardcore", almeno nello spirito. Molti gli errori, soprattutto di batteria, e le imprecisioni di chitarra e voce (Pierpaolo se ne scusa personalmente), senza comunque alterare la resa ottima del concerto, potentissimo e molto vissuto dal pubblico, anche se nell'uguaglianza tra alcune canzoni si rischia di creare momenti di disattenzione per chi non mastica bene il linguaggio e i brani della band veneta. 

In scaletta praticamente tutti i pezzi di tutti e due i dischi, con l'inclusione anche dell'inedito per ITunes Per Nessuno, uno dei brani di più facile presa in live, escludendo solo Die Zeit e Io Ti Aspetto dell'ultimo album, e Carrarmatorock!, Scende La Notte  e Lezione di Musica dal primo, raggiungendo i 100 minuti circa di set. Ottima Due in apertura, molto potente anche se leggermente rallentata, si spera volutamente, Il Turbamento della Gelosia, incisive come sempre La Canzone di Tom, Compagna Teresa e A Sangue Freddo. La versione elettrica di Direzioni Diverse, singolo che sta spopolando ultimamente nelle chart di MTV Brand New, Rock TV e radio alternative varie, suona malissimo in concerto, troppo bassa la tonalità per la voce, troppo noiosi e ripetitivi gli arrangiamenti. 
Il sound si sta lentamente raffinando nonostante nessun membro della band lavori particolarmente bene per definire il proprio, sporchissimo e poco curato per scelta, soprattutto per quanto riguarda le chitarre, abbastanza pulite durante gli stacchi melodici ma troppo ruvide durante i momenti più aggressivi, dove le melodie molto evidenti sugli album vengono completamente soffocate dal volume esagerato del distorto.
In ogni caso un concerto ad alto livello di intrattenimento, con un Pierpaolo che non riesce ad astenersi alle sue trovate da "profeta" con le consuete critiche all'Italia e i suoi politici, comportarsi in maniera più "ordinata" dopo la frattura del mignolo avvenuta al vicino concerto di Marghera di Febbraio 2010 (non si getta sul pubblico né al suolo, pur non risparmiandosi i tipici strattoni al cavo del microfono ormai troppo "distintivi" per essere evitati). Grande presenza scenica e ottimo sound. Per fan.



* foto di Paolo Proserpio
* video low-quality di Kaji80

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