domenica 28 febbraio 2010

Mavis (presented by Ashley Beedle & Darren Morris) - Mavis (!K7, 2010)

Tracklist

MAVIS è un progetto nientepopodimenoche di Ashley Beedle e Darren Morris. Per chi anche googlando non ha scoperto chi sono, niente paura, non sono necessarie tante informazioni anagrafiche per l'ascolto di questo disco, però giusto per dovizia di dettagli Beedle è un DJ e produttore inglese, così come il suo partner in questo progetto. Cos'hanno deciso di fare? Ascoltando Mavis Staples hanno composto un album strumentale da far poi cantare, mentre gli anni passavano (l'idea è nata nell'ormai lontano duemilasette), a un nugolo di artisti del panorama underground, anche se a volte si parla di qualche nome più noto alla stampa patinata (vedi Kurt Wagner dei Lambchop o Sarah Cracknell, front degli inglesissimi Saint Etienne). Il risultato rappresenta tutta una serie di cliché dell'elettronica e del pop d'autore in una maniera tanto variopinta quanto originale, non solo grazie alla collaborazione di tutti questi nomi, ma anche per l'ispirazione di Staples, definito quasi un'icona dai due produttori britannici.
Calandosi nel disco è impossibile non notare pezzi come l'opener Gangs of Rome (cantata proprio da Wagner dei già citati Lambchop) o Nemesis Required (con Cerys Matthews direttamente dai Catatonia), esempi di una traduzione diretta di passato a futuro in musica digitale, quasi estemporanea rispetto al contesto nella quale è calata, quella dei blog, dei social network, dello scrobbling. Siamo in un mondo diverso ma questa musica si propone come filo comune tra la lotta per i diritti civili al songwriting più leale e coraggioso, ed è per questo che quasi ci si commuove per l'onesto intellettualismo compositivo di brani come Let Your Love Shine e Feeling Lucky, in chiusura.
Il sottoscritto si sente in dovere di dichiarare apertamente la sua poca cultura in questo genere, ma c'è una cosa che evidentemente ha bisogno di palesare: questo disco sa emozionare, e brilla come una stella-guida all'inizio di un duemiladieci che si preannuncia fantastico se guardiamo le uscite che lo stanno fregiando di un'imprescindibile qualità musicale. Saranno contenti i discografici? Con un progetto poco vendibile come questo senz'altro no, ma a chi cerca originalità, decontestualizzazione, composizione ad alti livelli e un'iconoclastia quasi “romantica”, lontana dall'estetismo di quelle band elettroniche sempre più intente a complicarsi la vita dietro a sintetizzatori e vaporosi suoni computerizzati, si consiglia vivamente di immergersi nel progetto di Beedle e Morris. Ne rimarrete estasiati. 
Voto: 8.5 

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