giovedì 30 dicembre 2010
Piermatteo Carattoni - Pagine Strappate (PMS Studio, 2010)
Tracklist:
1. Romanza
2. H6+
3. Babbo Natale Esiste
4. Samba Dei Ricorsi D'amore
5. Pagine Strappate
6. Cattiva-mente
7. Cantaurora
8. Da Soli
9. L'Asfalto
10. E Poi Mi Rivivrei
Piermatteo Carattoni, autore dell'intera opera Pagine Strappate (perché di opera si tratta), è un artista poco noto nella scena italiana, e ci tengo a specificare che tutto ciò è profondamente triste, perché il suo disco è molto valido. Cantautore con un curriculum di tutto rispetto, propone un disco che imbarca tonnellate di storia del pop/rock italiano tradizionale rivangandolo e trasformandolo a modo suo in maniera più che discreta, perlomeno se lo inquadriamo in un contesto di ricerca di un'originalità espressiva che sia di rilievo per una critica o una recensione.
Il disco è presentato alla stampa come un concept album, e questo lo si capisce solo dopo aver analizzato con attenzione la profondità dei testi, squarciando il sigillo superficiale che li ammanta e andando a vedere parola per parola fin dove arriva il loro valore letterario e poetico. Così facendo si riesce a capire pienamente di cosa parla: di una storia d'amore che inizia, scorre (con tutto ciò che comporta) e finisce, sgretolandosi piano ma con un impeto che solo con le parole delle sue canzoni si poteva spiegare in maniera così efficace. Esaminando il disco al contrario ci si accorge che l'intensità aumenta con un ottimo crescendo, interrotto solo dalla furia dai toni gravi di "Cattiva-Mente", mentre tutto il resto vive una sorta di accelerazione concettuale che si conclude con la frenata finale di "E Poi Mi Rivivrei", brano intensissimo che considera quell'esatto momento della nostra vita in cui ci guardiamo indietro per fare un bilancio di cosa abbiamo fatto e cosa ci rimane ancora da fare, con tutti i pregi e i difetti del nostro operato. In questo caso, ci sono da vedere i momenti più sereni, da ricordare con nostalgia, narrati in "H6+", quelli eterei e concepibili solo in un mondo di sogno come "Babbo Natale Esiste", e poi gli episodi tetri che iniziano a lanciare gli oscuri presagi dell'interruzione della propria felicità, come la title-track o prima ancora "Samba dei Ricorsi d'Amore". Dalla quinta traccia in poi ci si occupa di una sorta di esame di coscienza, di autoesplorazione, che porta dove prima già dicevamo. E' abbastanza interessante notare anche la scelta dei titoli, che giocano con la forma delle parole e l'unione dei concetti (cattiva e mente, il fatto di "riviversi", canta+aurora).
Musicalmente, l'ispirazione di Carattoni è abbandonata ad un buon pop/rock di stampo italiano che però affonda le radici nella cantautorale, con un'intimità e una versatilità che paradossalmente traccia una linea diretta che va da Luigi Tenco a Lucio Battisti. L'atmosfera generale è tutta gonfiata di toni soft, e per questo non risulta pesante, ma regala al disco un'immediatezza che gli garantirà di certo una facile digestione da parte di tutti gli organismi, quelli abituati a cibarsi di musica semplice e d'impatto e quelli più introspettivi, complicati, intricati ed esigenti. Magari il modo migliore di avvicinare le due personalità di ascoltare è proprio ascoltare Pagine Strappate? Noi, effettivamente, pensiamo di si. Perché se non si inventa niente non vuol dire che la musica non sia bella, finché ci tocca corde che tanti altri, quelli del pop e delle chart, non ci sfiorano neppure e lo fa unendo letteratura ad arte musicale con grande passionalità e personalità. Ascoltatelo.
Voto: 7.5
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