domenica 4 marzo 2012

Calibro 35 - Live in Comacchio, Voodoo Club, 18/2/2012




I Calibro 35 sono Enrico Gabrielli (incredibile polistrumentista che si alterna tra fiati e tastiere), Massimo Martellotta (chitarrista con un sound molto tagliente e oserei dire quasi sperimentale) e la solidissima sezione ritmica composta da Luca Cavina al basso Fabio Rondanini alla batteria. Il gruppo, sicuramente uno dei più validi che si possano trovare al giorno d'oggi, nasce nel 2007 con la premessa di voler reinterpretare le colonne sonore degli storici film polizieschi degli anni 70 (musica composta da gente del calibro degli Osanna, Goblin e New Trolls), ma nel tempo si è evoluto con nuove composizioni nello stile dell'epoca, pur non mancando di originalità.


Non a caso, l'album che stanno portando in tour adesso (intitolato umoristicamente "Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale"), uscito a inizio del mese scorso, è composto interamente da brani inediti. Se gli album in studio (comunque di altissimo livello) suonano però un po' calcolati, il vero punto di forza di questo gruppo sono le incredibili esibizioni dal vivo. La capacità tecnica dei musicisti è infatti sicuramente sopra la media e anche l'energia e la passione che il gruppo ci mette per eseguire il materiale.


La serata tenutasi al circolo arci Voodoo a Comacchio (provincia di Ferrara) Sabato 18 Febbraio non ha deluso le aspettative. Hanno aperto le danze i Nolatzco, gruppo rock Ferrarese, la cui maggiore particolarità consisteva nella presenza sul palco di due bassi. Il gruppo ha suonato per circa mezz'ora nella quale hanno proposto un interessante repertorio di inediti portato avanti abbastanza energicamente. I Nolatzco, il 24 Febbraio (ovvero pochi giorni dopo questo concerto), hanno pubblicato il loro album d'esordio dal titolo "Assalto alla luna".


I Calibro 35 hanno cominciato il loro set verso mezzanotte, in un orario molto azzeccato per il tipo di musica che eseguono. La prima parte del set è stata eseguita quasi tutta d'un fiato, senza introduzioni tra una canzone e l'altra, e tra i brani eseguiti ricordiamo "Ogni riferimento a fatti accaduti è puramente casuale", "Eurocrime!", "Uh Ah Brr" e soprattutto "Summertime Killer". La musica, pur essendo abbastanza complessa, suonava abbastanza ballabile (e infatti molti membri del pubblico erano incapaci di rimanere fermi) e allo stesso tempo profonda e magnetica. Dopo circa metà set, Enrico Gabrielli finalmente si rivolge al pubblico proponendo un interessante quiz: ovvero, suonare il tema di un film e chiedere al pubblico se questo tema era familiare. Purtroppo per Gabrielli ai più tale fraseggio non diceva niente, e si trattava del tema di "La casa dalle finestre che ridono" del regista Giuseppe Avati. Il perché di questo test è molto semplice: tale film, considerato uno dei migliori horror Italiani di tutti i tempi, è stato girato nel Ferrarese, vicino a Comacchio. Nonostante questo, il concerto è proseguito a livelli memorabili alternando tra brani ballabili come "Bouchet Funk" (con un divertente accenno di "Bourée", celebre composizione di Bach arrangiata in maniera strepitosa dai Jethro Tull), "Notte in Bovisa" e "Preludio" e altri meno ballabili, come "Massacro all'alba", un piccolo gioiellino tratto dal loro ultimo album che, a mio parere, è destinato a diventare un classico di questo gruppo. Il set è durato circa un'ora e venti minuti, bis inclusi.

Si è trattato di una serata musicalmente magnifica, in un locale con un'acustica discretamente buona e una disposizione tale da permettere una certa intimità tra il gruppo e il pubblico. Nessuna recensione che si rispetti però non può concludersi con qualche nota di demerito. In questo caso si tratta solo della partecipazione del pubblico, incapace di trattenere le chiacchiere durante i momenti più soffusi e a volte disturbando non poco la performance (anche se questo, comunque, è un comportamento tipico Italiano, non solo legato a questa serata). Se devo proprio lamentarmi anche dei Calibro 35, mi rammarico del fatto che non abbiano eseguito "L'uomo dagli occhi di ghiaccio". Per tutto il resto, una serata impeccabile.

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