martedì 6 dicembre 2022

Le rose e il deserto - Cocci sparsi (PFMusic, 2022)



"Cocci sparsi" è il nome del secondo album del progetto Le Rose e il Deserto, ad opera del cantautore Luca Cassano. A livello stilistico, questo lavoro è incentrato soprattutto sul testo: si tratta di dieci vignette ispirate da varie tematiche, viste tutte in chiave personale e a tratti un po’ autobiografica.

La vena poetica del cantautore risalta piuttosto bene nelle liriche dell'album: sono, in gran parte, riflessioni intimiste e personali, a volte ispirate da vicende legate alla propria vita ("Gino ed Alice", una dolce riflessione sull'esistenza del vero amore, data da due conoscenti o la title-track, nella quale le esperienze di vita vengono equiparate ad una collezione di conchiglie dell'autore) oppure a fattori esterni (la conclusiva "Australe", ispirata al declassamento del pianeta Plutone da pianeta del sistema solare a pianeta nano: un tema che chi fa parte della generazione di chi sta scrivendo questa recensione conosce bene), presentate con un linguaggio dotto ma scorrevole e non criptico. A questi testi viene associato un cantato molto delicato, a tratti quasi declamato, che rende il prodotto finale ancora più vicino all'ascoltatore. Come nello spirito del cantautorato classico, la musica tende ad avere più la funzione di un sottofondo raffinato ai testi che ad avere un ruolo di primo piamo. Cionondimeno, gli arrangiamenti ad opera di Martino Cuman rendono bene, risultando delicati e interessanti, soprattutto nel caso di "Aprile", con delle influenze un po' jazzate, "Per ricordarmi com'eri", forse il brano più orecchiabile del disco, e della minimalista "Magellano".

Lavoro di un'indubbia eleganza e comunque generalmente apprezzabile, "Cocci sparsi" ha purtroppo il difetto di apparire a tratti un po' troppo autoreferenziale e, forse proprio per le esplicite intenzioni dell'autore di rendere il testo protagonista assoluto, la diversità stilistica negli arrangiamenti non risolve del tutto il problema di una leggera monotonia di fondo che rischia di rendere l'ascolto generale del disco un po' faticoso.

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