Oggi finisce il 2009. Penso non sia una cosa che imparerete da me, ma Dicembre ha trentuno giorni.
Un anno strano, in cui c'è stato molto e non c'è stato niente. Sarà che per colpa dei politici e delle televisioni da loro gestite hanno tutti paura del duemiladodici in arrivo, e gli allineamenti astronomici insieme a tutte quelle cagate ci fanno delirare producendo un inevitabile decremento della creatività e della nostra voglia di passare le giornate in maniera costruttiva. Dico io, se siete così catastrofisti dovreste pensare di divertirvi prima della fine no?
Fortunatamente, anche se c'è chi lo crede, c'è una cosa che non si ferma mai: la musica. Anche negli anni peggiori, quelli in cui magari Vasco Rossi rovina un capolavoro dei Radiohead, quelli in cui arrivi alla fine chiedendoti che album ci siano da ricordare e perché dopo 12 mesi non ne hai comprato neppure uno, comunque è uscito qualcosa che ha fatto la storia (o che magari la farà a posteriori), perché ogni mattoncino fa parte delle grandi scene che si modificano nel tempo, a volte lentamente a volte meno, ognuna con proprie peculiarità ed evoluzioni storiche.
Anche quest'anno la new wave anni '80, o meglio i Joy Division uniti al punk uniti all'elettronica uniti al brit pop uniti al grunge uniti all'alternative, hanno ingenerato milioni di dischi d'alta classifica. Dopo i debut album notevoli, due bellissimi terzi dischi da parte di Arctic Monkeys (Humbug) e Franz Ferdinand (Tonight: Franz Ferdinand). Anche il disco di debutto dei White Lies non suona male, e neppure quello solista di Julian Plenti degli Interpol, ma siamo distanti dai vecchi masterpieces come Turn On The Bright Lights.
Recentemente è uscito anche Only Revolutions dei Biffy Clyro, interessante, mentre tra singoli rilasciati a casaccio dai Radiohead e un live gratuito dei Coldplay, spuntano un bellissimo live con scaletta di rarità dei R.E.M. e l'interessante nuovo disco dei Muse (The Resistance).
I migliori dischi vengono da panorami diversi, il metal sempre più d'avanguardia dei Mastodon (Crack the Skye), secondo chi vi parla il miglior disco dell'anno, Tarot Sport dei Fuck Buttons (vero e proprio miracolo d'elettronica, non da chart si intende), il potentissimo ma meno grezzo degli esordi Axe To Fall dei Converge e Geneva dei Russian Circles, per gli appassionati di post-generi vari (deludente invece il nuovo degli Isis, sebbene contenga buoni spunti soprattutto per la collaborazione coi Tool).
In Italia ci sono state tante belle release, anche se nessuno ha proposto novità particolari. Sicuramente dall'underground provengono scossoni importanti, con Sottoterra dei Serpenti, per l'elettronica; ma molto di più hanno voluto dare al panorama italiano i Devocka, con il bellissimo Perché Sorridere?. La band ferrarese, sotto Nagual Records, ha dato alle stampe un album veramente stupendo, che fa capire come possedere una buona cultura musicale degli anni '90 non significa semplicemente copiare (è per questo che molti accusano i Verdena del resto no?). Bellissimo anche Collateral dei torinesi Armstrong?, da ascoltare se vi piacciono l'alternative e il post-rock, di cui è un'originale ed inaspettata fusione. Sconvolgente, in senso ASSOLUTAMENTE positivo, Floppy Disk di Barbagallo, artista siciliano. Un disco da centellinare nota per nota, veramente ASSURDO. Sono usciti poi i nuovi di Ministri (Tempi Bui), Il Teatro degli Orrori (A Sangue Freddo), Meganoidi, Velvet, Valentina Dorme, Diaframma e Zen Circus (Andate Tutti Affanculo), di cui il migliore è di sicuro quest'ultimo, tutti comunque bellissimi dischi che consigliamo di ascoltare. E se vi piace la new wave, ascoltatevi pure il nuovo dei Frigidaire Tango, L'Illusione del Volo.
Anche la cantautorale italiana dopo lo scossone del 2008 con Le Luci della Centrale Elettrica, ha vissuto una buona annata, complici Simona Gretchen e Brunori SAS, due ottimi artisti giovani che comunque sono già conosciuti già da tempo per altre esperienze (Dario Brunori in particolari per i suoi trascorsi nei Blume). Imperdibile Carousel degli Annie Hall, e piacevole Il Nostro Cuore a Pezzi dei Melt, da Vicenza con furore.
Poi c'è anche chi propone del buon rock vecchio stampo, come gli Wilco e il loro self-titled, i Grizzly Bear e il loro fantastico Veckatimest, e il bellissimo Hombre Lobo degli Eels.
Live e riedizioni riservano qualche sorpresa. Gattini, una specie di greatest hits degli Elio e Le Storie Tese con orchestrazioni varie; il live acustico dei Marlene Kuntz (intitolato ironicamente Cercavamo il Silenzio), il live dei Kings of Leon, e perchè no anche il Greatest Hits dei Foo Fighters con due bellissimi inediti (Wheels e Word Forward).
Altre segnalazioni il debut album di Florence and the Machine (Lungs), Judy Sucks a Lemon For Breakfast (Cornershop), No Baggage di Dolores O' Riordan (ex Cranberries) e l'ennesimo bel disco dei Dinosaur Jr. (Farm). Se poi non vi basta c'è anche la ristampa di Bleach dei Nirvana, insieme al DVD Live at Reading, un regalo notevole ai fan da parte di chi non ha nessun interesse nei fan (Courtney Love e i discografici). Inutili gli ennesimi DVD di Iron Maiden (il quasi-documentario Flight 666) e Metallica (un live solo per francesi dal titolo Français Pour Une Nuit).
Infine, della serie, ai fan delle band basta poco per apprezzare un nuovo disco, i nuovi di Placebo, Pearl Jam, Paramore, Green Day ed Editors si assestano come dischi sicuramente sopra la media, ma senza particolari novità.
Facendo una classifica di quelle che fa figo fare, la mia personale top ten sarebbe la seguente:
1. MASTODON - CRACK THE SKYE
2. FUCK BUTTONS - TAROT SPORT
3. ARMSTRONG? - COLLATERAL
4. ZEN CIRCUS - ANDATE TUTTI AFFANCULO
5. DEVOCKA - PERCHE' SORRIDERE?
6. CONVERGE - AXE TO FALL
7. GRIZZLY BEAR - VECKATIMEST
8. FRANZ FERDINAND - TONIGHT: FRANZ FERDINAND
9. WILCO - WILCO (THE ALBUM)
10. RUSSIAN CIRCLES - GENEVA
Un monito per i lettori. E' chiaro che quello che c'è scritto a molti di voi non andrà a genio. In un commento ad una delle mie recensioni, il collega Jacopo Muneratti ha scritto "noi siamo recensori, e i recensori non sono mai simpatici." Parole sacrosante. E' logico che non ho ascoltato OGNI disco uscito, ed è logico che non ho gli stessi gusti di tutti voi che potete, potenzialmente, scrivere. Per cui se volete aggiungere qualcosa o dare la vostra opinione fatelo con correttezza (l'importante è non dirmi che mancano Cinema Bizarre o Tokio Hotel, questi commenti saranno seguiti da particolari espressioni di scherno e risa, come meritano). Se poi non vi va bene, lo sapete, basta leggere altre webzine, sicuramente fatte meglio e scritte da persone diverse. Ma il mio nome, se vi piacciono di più Indie for Bunnies, DelRock o Impatto Sonoro lo troverete anche là.
Della serie, non mi sfuggirete mai.
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