martedì 21 dicembre 2010

Frank Zappa II




Oggi, 21 Dicembre 2010, Frank Vincent Zappa se fosse stato ancora vivo, avrebbe compiuto 70 anni. Di lui abbiamo già parlato l'anno scorso, nell'anniversario della sua morte. Oggi cerchiamo invece di ripercorrere le sue uscite postume, quelle di cui si parla di meno, pubblicate dallo Zappa Family Trust.

Partiamo da "The Lost Episodes" del 1996, uno degli ultimi album ad essere usciti per la Rykodisc e il primo d'archivio ("Civilization Phaze III" venne preparato da Zappa stesso e, benché uscito postumo, è considerato a tutti gli effetti come il suo vero ultimo disco). Oltre a questo disco, da questo articolo sono stati esclusi "Läther" (che merita un editoriale a parte) e "Mystery Disc" (una ristampa di due album speciali preparati da Zappa per il suo cofanetto "The Old Masters" e quindi non considerabile postumo). Nel 2002 avviene il distacco definitivo dalla Rykodisc, la casa discografica incaricata ristampare in CD i lavori di Zappa.

The Lost Episodes (Rykodisc RCD 45073)
Data di pubblicazione: 27 Febbraio 1996

Prima vera e propria pubblicazione d'archivio Zappiana. Sicuramente, molto di questo materiale proviene dai nastri che Frank intendeva usare nei primi anni '70 per il cofanetto di 12 LP "The Collected History and Improvisation of the Mothers of Invention", preparato e completato più volte, ma mai pubblicato a causa delle difficoltà di stampa per un lavoro del genere. Il disco contiene 30 tracce, e si può dividere in varie sezioni: dalla prima fino alla 14, vengono rappresentati gli anni dei pre-Mothers e dello studio Z. Tra le varie cose interessanti contenute in questa sezioni vi è "Lost in a Whirpool", registrata nel 1958 e primissima registrazione di Zappa disponibile, uno scurrile brano blues suonato da Frank e da suo fratello Bobby e cantato da un giovanissimo Don Van Vliet (che dopo sarebbe diventato Captain Beefheart), in un tono di voce che ricorda le cantanti blues del delta degli anni '30, un estratto dal "Mount St. Mary's Concert" del 1963, ossia il primo concerto orchestrale di Zappa in assoluto, frammenti della colonna sonora del film western "Run Home Slow" e versioni embrionali di alcuni futuri classici dei Mothers, come "Take Your Clothes Off When You Dance" (in versione jazz), "Anyway The Wind Blows" e "Fountain of Love" (registrate allo studio Z, con Zappa che suona tutti gli strumenti e Ray Collins alla voce solista). Il secondo estratto del disco (tracce 15-22), riguarda i Mothers e, in generale, il periodo degli anni '60, e tra le varie cose, vi troviamo una bella rivisitazione dei tradizionali "Wedding Dress Song" e "Handsome Cabin Boy", un litigio del gruppo con dei poliziotti agli Apostolic Studios ("Cops and Buns") e "Alley Cat", ovvero una jam con alcuni membri della Magic Band di Captain Beefheart, sicuramente incisa durante le session di "Trout Mask Replica" Infine, la parte rimanente del disco, offre qualche sunto degli anni successivi: una favolosa versione di "Wonderful Wino" incisa durante le session di "Overnite Sensation", con un graffiante Ricky Lancillotti alla voce, "Kung Fu", "RDNZL" e "Inca Roads" risalenti alle stesse session e con una maggior concentrazione sullo Zappa più jazz e fusion, l'interessante esperimento elettronico "Basement Music #1" e una splendida e lunghissima versione di "Sharleena" incisa nei primi mesi del 1970, cantata da Don "Sugar Cane" Harris. Il disco, come intuibile dal titolo, è una manna per gli storici Zappiani, ma coloro che si avvicinano alla musica di Zappa per la prima volta potrebbero uscirne un po' perplessi. Per questo motivo, è meglio aspettare di avere una conoscenza basica di Zappa prima di avventurarsi in questo album. Comunque, un ottimo documento di archivio!

Voto: 8

Frank Zappa Plays The Music of Frank Zappa - A Memorial Tribute (Barking Pumpkin, UMRK 02)
Data di pubblicazione: 31 Ottobre 1996

Stando alle note di copertina di Dweezil, che ha compilato il CD, Frank aveva dichiarato di preferire tre delle sue composizioni sopra ogni altra: "Black Napkins", "Zoot Allures" (entrambe su "Zoot Allures") e "Watermelon in Easter Hay" (su "Joe's Garage"), tre strumentali che, da questo momento in poi diventeranno conosciuti come i "signature tunes" di Zappa. Dweezil accosta alle versioni album le primissime versioni di ciascuno di questi brani reperibili nella vault (all'epoca, perlomeno), facendo così il raffronto tra i due arrangiamenti. Le differenze per "Black Napkins" erano molto marginali e, infatti, la versione definitiva risale al tour successivo rispetto alla "early version" qua pubblicata, tratta da uno dei due concerti che Zappa fece nell ex-Jugoslavia nel Novembre 1975, ma "Zoot Allures" era molto differente e le sue esecuzioni erano molto meno controllate e più spontanee di quelle future. Infine, "Watermelon in Easter Hay", qui eseguita dalla band di fine 1977-inizio 1978 è completamente diversa, con un'altra metrica e un'atmosfera più seriosa e meno romantica rispetto alla versione finita. Per cercare di rompere un po' la monotonia degli schemi, Dweezil inserisce nella scaletta "Merely a Blues In A", che, come dice il titolo stesso, non è altro che una interessante improvvisazione blues in tonalità di La, registrata nel 1974. Un disco concettualmente ineccepibile ma che, col tempo, è invecchiato male, alla luce delle numerose registrazioni d'archivio uscite. La difficile reperibilità e i prezzi piuttosto alti che raggiunge oggi lo rendono ancora meno appetibile per i fan ma, in ogni caso, ascoltandolo, ci si ricorda subito di uno dei tanti lati che hanno reso Zappa un grande.

Voto: 7,5

Have I Offended Someone? (Rykodisc RCD 10577)
Data di pubblicazione: 8 Aprile 1997

Una compilation preparata da Zappa stesso qualche anno prima di morire, che contiene 15 dei brani che, secondo lui, potevano essere considerati tra i più offensivi della sua discografia. Alcuni sono estremamente cervellotici: cosa ci sia di così offensivo in "Goblin Girl" che abbia addirittura dato la precedenza rispetto ad altre cose come "The Illinois Enema Bandit" e "Magdalena" è inspiegabile, ma, effettivamente, il disco contiene alcune litiche in grado di far accapponare la pelle ai puritani. La cosa interessante di questa compilation, comunque, è il fatto che quasi tutti i brani differiscono dalle loro versioni originali: ad esempio, "Dinah Moe Humm" contiene un minuto in più con un estensione dell'assolo di George Duke, qualche brano contiene le sovraincisioni di batteria di Chad Wackerman, "Dumb All Over" è in una versione live precedentemente inedita e, in generale, praticamente tutti i brani sono stati remixati. Questa compilation potrebbe essere considerata una buona iniziazione per i fan di Zappa, perché contiene alcuni dei brani più semplici (ma nel suo stile) e, una volta che avranno comprato anche gli album originali, non sarà un doppione nella loro discografia. Tuttavia, perpetua il mito che Zappa non fosse altro che un rockettaro che faceva melodie complicate su testi scurrili e il che è semplicemente sbagliato, per cui va presa con le pinze. Ovviamente, lo humour adolescenziale non è una componente ignorabile in Zappa, ma sicuramente, la sua importanza è stata molto sopravvalutata.

Voto: 7

Everything is Healing Nicely (EIHN) (Barking Pumpkin, UMRK 03)
Data di pubblicazione: 21 Dicembre 1999

Quale miglior modo di festeggiare il 59esimo compleanno di Zappa se non pubblicando materiale registrato nel Luglio 1991 con l'Ensemble Modern, l'ultimo su cui Frank dedicò le ultime energie? Questo album permette di capire come è iniziata la fortunata collaborazione tra tale Orchestra e il compositore e consiste di alcuni elementi preparati da Zappa stesso e altri scelti in date postume dall'ingegnere del suono Spencer Chrislu, che aveva lavorato con lui a queste registrazioni. Il risultato finale è decisamente ottimo e necessario a tutti i fan di Zappa, anche perché contiene alcune lunghe composizioni di cui non vi è traccia in nessun altro progetto ("Library Card", "Nap Time", "Naked City" e "Wonderful Tattoo!"). Non solo: molte delle composizioni conosciute sono in veste completamente diversa ("T'Mershi Duween", "Amnerika Goes Home", "Whitey", "None of The Above") e, come se non bastasse, è presente anche l'ultima testimonianza su nastro di un assolo di chitarra di Zappa ("Roland's Big Event/Strat Vindaloo"). Alcune delle idee orchestrali sono ancora in fase iniziale, ma il lavoro suona comunque incredibilmente fresco, segno che Zappa, nonostante la malattia e la coscienza di essere arrivato al termine della sua vita, stava vivendo una nuova rinascita come compositore, con tutto l'entusiasmo che potesse avere. Un'uscita di scena che aiuta anche a digerire meglio l'oscurità e la drammaticità di "Civilization Phaze III", il vero finale della discografia Zappiana (e, comunque, un grandissimo capolavoro).

Voto: 8,5


FZ:OZ (Vaulternative VR 2002-1)
Data di pubblicazione: 16 Agosto 2002


Dopo tre anni di silenzio, viene inaugurata l'etichetta Vaulternative, che si occupa delle pubblicazioni di archivio di Zappa. Questo doppio CD, contiene il 95% del concerto a Sydney del 20 Gennaio 1976. Sebbene non si tratti il miglior tour di Zappa, questa uscita è comunque di notevole interesse perché rappresenta un periodo poco rappresentato nella discografia ufficiale: una formazione contenente Zappa come unico chitarrista, Roy Estrada, primo mitico bassista dei Mothers, Napoleon Murphy Brock al sax e alla voce, André Lewis alle tastiere e Terry Bozzio alla batteria. Particolarmente riuscite le versioni di "Advance Romance", "Chunga's Revenge" e "Zoot Allures", e interessantissime le versioni embrionali di "Keep It Greasey", "The Illnois Enema Bandit" e "Let's Move to Cleveland", qua pubblicata col suo titolo originale "Canard Toujours". A coronare il tutto c'è anche un inedito, il rock bizzarro di "Kaiser Rolls", pubblicata addirittura due volte nel CD: una versione tratta dal concerto e un altra da una prova in studio. Buona anche la qualità audio, anche se alcune parti sono state prese da una versione audience.

Voto: 8


Halloween (Vaulternative/DTS 1101)
Data di pubblicazione: 4 Febbraio 2003


I concerti di Halloween al Palladium di NYC di Zappa erano leggendari, ancora di più quello del 1978, durante il quale la band di Zappa si esibì per 235 minuti filati! Purtroppo però, questa uscita è solo una "compilation" di 74 minuti tra le varie date di fine Ottobre al Palladium che si concentra maggiormente sui brani più semplici di Zappa, senza dare molta preferenza alle improvvisazioni e ai lunghi e ispiratissimi assolo di quei concerti. Questa pubblicazione è un DVD-Audio, formato che per alcuni è abbastanza scomodo, ma che consente, però, di ascoltare queste registrazioni anche in sorround, sicuramente non una cosa negativa. Nonostante il criterio di selezione dei concerti avrebbe potuto essere stato un po' diverso, il valore musicale di certe cose in questo album è innegabile, soprattutto nel gran finale di 17 minuti di "Black Napkins", che include anche "The Deathless Horsie". Altri brani degni di nota sono l'assolo iniziale "Ancient Armaments", una brillante "Stinkfoot", "Conehead" in versione embrionale con uno splendido assolo di violino di L. Shankar, e una versione di "Easy Meat" con l'arrangiamento diverso dal solito. Il resto dell'album contiene i classici brani che troviamo in quasi tutti i live di Zappa ("Dinah-Moe Humm", "Camarillo Brillo", "Don't Eat The Yellow Snow", "Muffin Man"), in buone versioni, ma che nulla aggiungono a quanto possiamo sentire in altre pubblicazioni. Citiamo la formazione: FZ, Denny Walley alla chitarra e alla voce, Tommy Mars e Peter Wolf alle tastiere, il già citato L. Shankar al violino, Arthur Barrow e Patrick O'Hearn al basso, Ed Mann alle percussioni e Vinnie Colaiuta alla batteria. I più esperti avranno sicuramente notato l'assenza di Ike Willis che, stando alle parole di Ed Mann, in quel periodo era temporaneamente in pausa dal tour a causa di una brutta influenza.

Voto: 7,5


Joe's Corsage (Vaulternative VR 20041)
Data di pubblicazione: 30 Maggio 2004


Con questa pubblicazione inizia la "Joe's Corsaga", che cerca di fare uscire quelle cose storicamente importanti che però sono destinate solo ai fan più accaniti perché possono dare qualche problema all'ascoltatore medio, per vari motivi. Questo primo CD della saga è un caso a parte perché si tratta di qualcosa di grande interesse e con qualità audio professionale: le registrazioni dei Mothers of Invention del 1965, prima di "Freak Out!", alcune delle quali contenenti il mitico Henry Vestine alla chitarra, più avanti chitarrista dei Canned Heat. Il resto della formazione consisteva in FZ, Ray Collins alla voce, Roy Estrada al basso e Jimmy Carl Black alla batteria. Particolarmente interessante la versione qua contenuta di "I Ain't Got No Heart" (trasformata a quasi uno shuffle) e "I'm So Happy I Could Cry" che non è altro che una versione innocente di quella che poi diventerà la scanzonata "Take Your Clothes Off When You Dance". Nel CD è presente anche una sequenza dal vivo dove i Mothers si cimentano in qualche brano R'n'B, probabilmente registrata al Broadside di Pomona. Gli altri brani del disco sono simili alle loro versioni definitive e il disco in sé è abbastanza breve, ma si tratta comunque di un documento storico essenziale e irripetibile.

Voto: 8,5


QuAUDIOPHILIAc (Barking Pumpkin/DTS 1125)
Data di pubblicazione: 14 Settembre 2004


Come "Halloween", anche questo è un DVD-A,  contenente alcuni missaggi quadrofonici effettuati da Zappa nel corso della sua carriera (e rimasti inediti). Questo spiega come mai nella scaletta vi siano presenti molti brani nelle loro versioni originali ("Naval Aviation in Art", "Ship Ahoy", "Wild Love"...). Il disco contiene anche molte chicche come "Chunga Basement" (una lunga versione in studio di "Chunga's Revenge"), una versione alternativa di "Waka/Jawaka", "Rollo", che si collega alla parte finale della "Yellow Snow" suite e "Basement Music #2". I mixaggi quadrofonici sono generalmente molto azzeccati e il disco scorre fluido, musicale e apprezzabile anche in stereo, per cui ve lo consigliamo caldamente.

Voto: 8,5


Joe's Domage (Vaulternative VR 20042)
Data di pubblicazione: 1 Ottobre 2004


Una prova in studio del 1972 registrata durante il periodo in cui Zappa si trovava costretto su una sedia a rotelle per via di un incidente con uno spettatore accaduto al Rainbow Theatre di Londra nel Dicembre 1971. I musicisti sono FZ, Tony Duran alla chitarra e alla voce, Ian Underwood all'organo, Alex Dmochowski (detto Erroneous) al basso, i fiatisti Sal Marquez, Malcolm McNab, Ken Shroyer e Tony Ortega e Aynsley Dunbar alla batteria. Questa non è una delle formazioni andate in tour (documentate successivamente su "Wazoo" "Imaginary Diseases"); il disco sembra contenere una delle prove per la registrazione dei due album incisi da Zappa in quell'anno ("Waka/Jawaka" e "The Grand Wazoo). Questo album ha ricevuto molte critiche, per via della qualità audio scadente e perché il materiale musicale è un po' frammentario (si tratta pur sempre di una prova in studio) per cui è meglio che chi ha uno standard molto alto, si tenga alla larga da questo CD. Lo scolaro Zappiano, invece, troverà molto interessante sentire il metodo di lavoro di Zappa e dove questi (straordinari) musicisti avessero più difficoltà nelle composizioni. Certe sequenze sono di fattura veramente eccellente, come ad esempio il medley "Blessed Relief/The New Brown Clouds", mai eseguito dal vivo. Forse l'unica vera critica che si può fare all'album è che, guardando la scaletta, ci si aspetta di trovare molti inediti, anche in realtà ve n'è uno solo (la bella "Another Whole Melodic Section"). Chi vuole fare l'avvocato del diavolo, può giustificare la cosa facendo notare che si tratta semplicemente dei titoli originali delle composizioni (ad esempio "Think it Over" non è altro che "The Grand Wazoo", intitolata così per via del testo originale, poi eliminato per la versione ufficiale), ma specificarlo non avrebbe certo fatto arrabbiare nessuno.

Voto: 7


Joe's XMASage (Vaulternative VR 20051)
Data di pubblicazione: 21 Dicembre 2005


Pubblicato per quello che avrebbe dovuto essere il sessantacinquesimo compleanno di Zappa, questa uscita contiene cose del periodo Studio Z (1962-4). Purtroppo, spesso, il valore storico delle selezioni è più alto di quello musicale: il 75% dell'album è costituito da dialogo registrato in varie occasioni e il rimanente 25% sono jam sconclusionate (suonate anche maluccio) e altri esperimenti sonori. Poche le cose veramente gradevoli all'orecchio: la versione originale di "Why Don'tcha Do Me Right?", il mixaggio alternativo di "Mr. Clean" (uscita come singolo all'epoca) e, soprattutto, la puntata dell'"Uncle Frankie Show", un programma radio che Zappa aveva nel 1964 in un collage di Pomona, soppresso quando si scoprì che non era uno studente. La puntata qui pubblicata contiene varie informazioni storiografiche molto utili, un po' dello humour Zappiano dell'epoca e un interessante assolo di chitarra blues improvvisato. Non avendo accesso alla Vault è difficile capire se sia un disco selezionato male o se tutto il materiale dell'epoca sia più o meno così ma, in ogni caso, è consigliabile solo al fan più accanito. In effetti, chi mai ascolterà più di una volta gli 11 minuti di "The Purse", nei quali Frank e i suoi amici descrivono i contenuti di una borsa di una cheerleader con un atteggiamento tale che ricorda gli adolescenti del film "Porky"?

Voto: 5


Imaginary Diseases (Zappa Records ZR 20001)
Data di pubblicazione: 13 Gennaio 2006


Un potpourri di registrazioni tratte dal Petit Wazoo tour di fine 1972, mai rappresentato ufficialmente nella discografia di Zappa e quindi inedito a tutti coloro che non sono collezionisti di nastri. La formazione: FZ, Tony Duran alla chitarra, Dave Parlato al basso, Jim Gordon alla batteria e una sezione fiati comprendente Malcolm McNab, Gary Barone, Tom Malone, Bruce Fowler, Glenn Ferris e Earle Dumler. Tra improvvisazioni ("Been to Kansas City in A Minor", "DC Boogie" e soprattutto, il vorticoso crescendo di "Montreal") e composizioni non presenti in nessun'altra parte della discografia ("Farther O'Blivion", in seguito smembrata in varie composizioni Zappiane tra cui "Be-Bop Tango", parti di "The Adventures of Greggery Peccary" e "Cucamonga", e la title-track, vera e propria gemma rimasta all'oscuro per 44 anni), ci si trova per le mani un disco che, per la prima volta in molto tempo, presenta materiale integralmente completamente inedito. Poco da dire, ma da avere assolutamente! Prima della pubblicazione di "Imaginary Diseases", lo ZFT aveva annunciato due pubblicazioni dedicate al Petit Wazoo ("Wazoo", pubblicato nell'Ottobre 2007, non conta perché è un altro tour) e, in effetti, rappresenta solo una piccola parte di quello che veniva eseguito all'epoca e si concentra squisitamente su materiale strumentale. Tra le cose più gustose che mancano all'appello di questo tour, ci sono l'inedita "Little Dots", "Waka/Jawaka" e i primissimi arrangiamenti di "Don't You Ever Wash That Thing?" e "Montana". Speriamo bene!

Voto: 8,5


Trance-Fusion (Zappa Records ZR 20002)
Data di pubblicazione: 7 Novembre 2006


Questa pubblicazione è stata preparata da Zappa stesso prima della sua morte, e si tratta semplicemente del terzo capitolo della saga "Shut Up 'n' Play Yer Guitar" e "Guitar", ovvero una collezione di assoli di chitarra tratti da vari tour, in questo caso dal 1979 al 1988. Gli assolo sono tutti ottimi e variegati ("Bowling on Charen" è una delle migliori prove di Zappa, sia in quanto tecnica sia in quanto intensità) e ci sono anche due commoventi duelli tra Frank e il figlio Dweezil registrati alla Wembley Arena di Londra il 19 Aprile 1988: la già famosa "Chunga's Revenge" e "Bavarian Sunset". Dei due lavori preparati da Zappa contemporaneamente ("Dance Me This" "The Rage and the Fury", contenente partiture di Edgar Varese dirette dallo stesso Zappa), invece, ancora nessuna traccia. Gail ha recentemente detto che saranno pubblicate entro il 2012 e speriamo di poterle ascoltare presto! (NOTA: al momento della revisione di questo articolo, nel 2014, i due album sono ancora inediti)

Voto: 8+


The MOFO Project/Object (Zappa Records ZR 20005 [2 CD], Zappa Records ZR 20004 [4 CD])
Data di pubblicazione: 5 Dicembre 2006 (2 CD), 12 Dicembre 2006 (4 CD)


Per il quarantennale del primo album dei Mothers of Invention "Freak Out!", lo ZFT comincia la serie "Project/Object", dedicata ai making of degli album. Il primo CD contiene il mixaggio originale del disco presente in vinile (tutte le edizioni CD riportano un parziale remix e remaster del 1987), precedentemente inedito in digitale. Il secondo, si concentra sui vari pre-mix, tracce base e take vocali non usati, alcuni interessanti, altri meno, e contiene un brano scartato ("Groupie Bang Bang", parodia di "Not Fade Away", brano impossibile da pubblicare perché troppo volgare e con una satira troppo pungente verso certi gruppi dell'epoca, sicuramente non tollerabile da un gruppo al primo disco). Il terzo è diviso in due parti: la prima è un riassunto della session che ha scaturito "The Return of the Son of Monster Magnet", e consiste di varie improvvisazioni condotte, vocali e percussive, e altra musica suonata apposta in modo che i "freak" potessero scatenarsi (emblematico il commento di Zappa alla fine della session: "per favore, lasciate lì dove sono gli strumenti quando uscite: non sono nostri!"), mentre la seconda è una breve ma bellissima testimonianza dal vivo al Fillmore East il 25 Giugno 1966, quando il gruppo si esibiva prima del comico Lenny Bruce. Infine, il quarto CD presenta mixaggi alternativi preparati da Zappa dopo la pubblicazione del disco (e quasi tutti mai usati, a parte la versione 45 giri di "Trouble Every Day" e "It Can't Happen Here" da "Mothermania") e qualche intervista di varie epoche di Zappa, interrogato, in generale, su questo periodo, anche sociologicamente. Una manna insomma, per chi conosce "Freak Out!", e alcune parti ci fanno sentire presenti mentre i Mothers registrano il tutto. Caldamente consigliato, essendo un ascolto molto interessante che non si fermerà dopo una volta. Piuttosto, quello che speriamo non si ripeta mai più è l'infelice l'idea di includere sulla versione doppio CD 7 brani non disponibili sull'altra, costringendo i fan più accaniti a procurarsele entrambe.

Voto: 9.5


The Frank Zappa AAAFNRAA Birthday Bundle (Zappa Records/iTunes)
Data di pubblicazione: 15 Dicembre 2006


Primo dei Birthday Bundle, una serie di pacchetti pubblicati esclusivamente su I-tunes contenenti brani di Zappa e del resto della famiglia. Lo scopo dell'articolo è di trattare delle pubblicazioni postume del padre, quindi ignoreremo i pezzi dei figli. Le cinque selezioni qui presentate tra l'altro non sono particolarmente interessanti, a parte una eccellente versione dal vivo del 1988 di "Bamboozled by Love" e, forse, da un punto di vista storico, il remix di "Fine Girl" con Chad Wackerman alla batteria. Gli altri brani, ovviamente, non sono disprezzabili, ma non è ben chiaro il motivo per il quale sono stati scelti e con che criterio. Tra l'altro non è nemmeno stato pubblicato il giorno stesso del compleanno di Zappa.

Voto: 5


Buffalo (Vaulternative VR 2007-1)
Data di pubblicazione: 1 Aprile 2007


Questo doppio CD contiene la registrazione integrale di un concerto tenuto a Buffalo (New York) il 25 Ottobre 1980. FZ, Steve Vai (al suo primo tour) alla chitarra "stunt", per via della difficoltà delle parti suonate, Ray White e Ike Willis alla chitarra e alla voce solista, Tommy Mars e Bob Harris alle tastiere, Arthur Barrow al basso e Vinnie Colaiuta alla batteria. Chi scrive non è particolarmente un fan di questo tour e il punteggio viene chiaramente penalizzato da questo. Sconcertanti i ritmi iper-veloci di molte delle composizioni, quasi a volerle terminare più in fretta possibile in modo da poter iniziare quella successiva. Questo non significa che non ci siano motivi sufficientemente validi per ascoltare l'album (uno su tutti i 23 minuti di "The Torture Never Stops", nei quali succede di tutto) o che non vi siano certe sezioni ispirate, ma, personalmente, questo è l'unico tour di Zappa che definirei quasi freddo e calcolato. In ogni caso, questa release è stata apprezzata da moltissimi fan, quindi, coloro a cui piace il disco "Tinseltown Ribellion", sicuramente ameranno questo doppio concerto integrale, registrato professionalmente e, di conseguenza, con qualità audio da disco ufficiale.

Voto: 7,5


The Dub Room Special! (Zappa Records ZR 20006)
Data di pubblicazione: 24 Agosto 2007


In occasione della ripubblicazione su DVD dell'omonima VHS che Zappa pubblicò nel 1982, venne pubblicata anche una colonna sonora che conteneva parte della musica pubblicata nel video, tratta da un concerto speciale registrato nei KCET Studios il 27 Agosto 1974 e i due concerti al Palladium di New York a Halloween del 1981. Nonostante ci sia la scusante che questa colonna sonora sia stata preparata da Zappa stesso in vita, chi ha il DVD non ha necessariamente bisogno del CD, nonostante la versione di "A Token of My Extreme" non sia presente sul video. Se dovessimo valutarlo come disco in sé, risulterebbe cervellotico l'accostamento delle due tracce del 1981 con il resto del materiale del 1974, anche il livello musicale rimarrebbe molto alto, vista la qualità delle esibizioni e dei brani contenuti. Come pubblicazione in sé, invece, non c'è altro da dire.

Voto: 7


Wazoo (Vaulternative VR 2007-2)
Data di pubblicazione: 31 Ottobre 2007


Mentre "Imaginary Diseases" conteneva un breve riassunto del Petit Wazoo tour, "Wazoo" contiene la registrazione integrale di un concerto a Boston il 24 Settembre 1972 durante il Grand Wazoo tour. La differenza tra le due formazioni può essere ricavata facilmente dal titolo: il Grand Wazoo (Settembre) era di 20 elementi, mentre il Petit (Ottobre - Dicembre) era una formazione ridotta di 10. A costo di essere eccessivamente meticolosi, riportiamo ancora una volta la formazione completa: FZ, Tony Duran alla chitarra, Ian Underwood al piano e alle tastiere, Dave Parlato al basso, Jim Gordon alla batteria, Tom Raney e Ruth Underwood (alla sua prima apparizione sul palco con Zappa) alle percussioni e la sezione fiati costituita da Mike Altschul, Jay Migliori, Earle Dumler, Ray Reed, Charles Owens, Joann McNab, Malcolm McNab, Sal Marquez, Tom Malone, Glenn Ferris, Bruce Fowler e Kenny Shroyer. L'album permette di sentire un'inedita versione big jazz band di Frank Zappa, con tutti i pregi (arrangiamenti impeccabili, improvvisazioni ispirate, assolo di chitarra intensi) e i difetti (esecuzioni a volte un po' traballanti) che ne conseguono. I momenti maggiori di interesse sono "Variant Professional March", che verrà in seguito "Regyptian Strut" e l'esecuzione integrale della suite "The Adventures of Greggery Peccary", mai più proposta dal vivo. Una delle critiche che ha ricevuto di più questo lungo brano è che avesse un eccessivo sovraccarico di parole e che sacrificasse la musica per fare posto alla storia. In realtà, ascoltando attentamente, si possono sentire tutti gli ingredienti tipici della musica Zappiana e, nel caso ci fosse bisogno di aiuto, questa versione dal vivo strumentale permette di gustarsi meglio le intricate e squisite tecniche musicali apportate da Zappa (a onor del vero manca uno dei momenti migliori della suite, la "Steno Pool", ma all'epoca, quella sezione del brano faceva parte di "Farther Oblivion" e non era stata pensata per "Greggery Peccary"). Un altro disco postumo importante ed essenziale per lo scolaro Zappiano.

Voto: 8,5


One Shot Deal (Zappa Records ZR 20007)
Data di pubblicazione: 13 Giugno 2008


Tra le pubblicazioni postume, questa è senza dubbio quella che suona di più come un disco finito e, il che è facilmente spiegabile dal fatto che si tratti di due blocchi editati e costruiti da Frank finché era in vita, chissà per quale progetto. Tra le due sezioni vengono inseriti un paio di bonus track, a mo' di sandwich. La prima parte (tracce 1-4) consiste da quattro improvvisazioni di vari anni: il blues di "Bathtub Man" (1974, sicuramente tratto da un'esecuzione di "Cosmik Debris"), il folle rumorismo di "Space Boogers" (1974, rock) e "Heritage" (1975, orchestrale ed elettronico), e la jazz/fusion di "Trudgin' Across The Tundra" (1972, Grand Wazoo), che contiene quella che in futuro diventerà la linea di basso di "Don't Eat The Yellow Snow". Seguono tre bonus track, non meno interessanti, incentrate sullo Zappa chitarristico; "Occam's Razor" è l'assolo di chitarra di "Inca Roads" tratto da un'esibizione a Eppelheim, in Germania, il 21 Marzo 1979. Questo assolo è stato pubblicato xenocronamente all'interno di "Toad-O-Line" su "Joe's Garage", e nel suo contesto originale suona completamente diverso. "Heidelberg" è un'eccellente improvvisazione di Febbraio 1978, precedentemente pubblicata ufficialmente sull'audio cassetta del 1987 "The Guitar World According to Frank Zappa" rimasta inedita in digitale fino a questa pubblicazione, mentre questa versione di "The Illinois Enema Bandit" registrata il giorno di Halloween del 1981 al Palladium di New York, probabilmente è stata pubblicata solo per pubblicizzare il DVD "The Torture Never Stops", che contiene estratti di quei concerti. Infine, il secondo blocco editato e preparato da Zappa contiene una versione embrionale e molto diversa da quella definitiva della "Yellow Snow Suite", registrata a Sydney nel Giugno del 1973, con il finale della "Rollo" pubblicata in seguito su "QuAUDIOPHILIAc". Un album che affascinerà soprattutto coloro che hanno comprato gli album originali in diretta, per via della sua natura.

Voto: 9


Joe's Menage (Vaulternative Records VR 20081)
Data di pubblicazione: 26 Settembre 2008


55 minuti di un concerto a Williamsburg il 1 Novembre 1975. 7 di questi 8 brani sono presenti su "FZ:OZ", la formazione è praticamente la stessa e la qualità audio, anche se nitida e comprensibile, non è professionale (si tratta di una stage recording, che cattura anche il riverbero della sala in cui stavano suonando). Perché allora pubblicare questo CD? Tre i motivi: uno musicale, uno storiografico, e uno che può entrare in entrambe le categorie. Partiamo dal più importante: questa è l'unica pubblicazione ufficiale dove possiamo trovare la sassofonista e corista Norma Bell, che pur essendo tecnicamente dotatissima venne lasciata a casa a metà del tour per via di comportamenti "poco professionali". Secondo, questo concerto deriva da una cassetta che Zappa diede al suo fan e amico Ole Lysgaard nel 1978, uno dei pochi privilegiati ad avere dei souvenir dal Maestro stesso. Terzo motivo, non sottovalutabile, le esecuzioni di questi brani sono di gran lunga superiori a quelle trovabili su "FZ:OZ", con Zappa ispiratissimo e aggressivo: i suoi vari assolo su "Carolina Hard-Core Ecstasy", "The Illinois Enema Bandit", "Lonely Little Girl" e soprattutto quello di "chitarra ritmica" su "Chunga's Revenge" sono un vero e proprio pugno in faccia, con uno Zappa che non è mai stato così rock prima di allora. Che dire, inoltre, della splendida e poetica versione di "Zoot Allures", qui ancora nel suo primissimo arrangiamento, addirittura antecedente a quella di "Frank Zappa Plays The Music of Frank Zappa"? Se siete in grado di sopportare una qualità audio non esattamente perfetta (anche se comunque, ribadiamo, nitida e comprensibile), non lasciatevelo sfuggire!

Voto: 8



The Frank Zappa AAAFNRAAA Birthday Bundle (Zappa Records/iTunes)
Data di pubblicazione: 21 Dicembre 2008


E mentre tutti aspettavano impazientemente "Lumpy Money" (vedi disco successivo), la cui pubblicazione veniva continuamente posticipata per chissà quali motivi, lo ZFT ha fatto uscire su Itunes un altro "Birthday Bundle". Come giò detto anche per l'altro, le parti che non sono di Frank Zappa non sono rilevanti ai fini di questo articolo, quindi, verranno ancora una volta ignorate. Anche questa volta abbiamo solo 5 brani, più interessanti degli altri, ma sempre non proprio essenziali. A parte una stranamente onesta, sentita e non parodistica versione di "America the Beautiful", citiamo almeno "Gorgeous Inca", un assolo tratto da "Inca Roads" appunto, veramente eccellente e curiosamente introspettivo. Per il resto, niente di esattamente magnifico, ma neanche scarso.

Voto: 5,5


The Lumpy Money Project/Object (Zappa Records ZR20008)
Data di pubblicazione: 21 Gennaio 2009


Triplo CD e secondo volume della serie "Project/Object", dedicato agli album "Lumpy Gravy" e "We're Only in It For The Money", considerati da Zappa come collegati (il terzo capitolo della trilogia è "Civilization Phaze III"). Il primo CD è riservato alle rarità: la prima parte è dedicata alla prima versione di "Lumpy Gravy", uscita brevemente nel 1966-7 su 4-tracce. Le copie stampate furono pochissime e l'oggetto divenne una rarità: Zappa stesso nel 1971 disse di tenersi strette quelle copie perché avevano un valore inestimabile e le poche volte che questi nastri finiscono su e-bay, vengono venduti a cifre altissime. La differenza tra quella prima versione dell'album e quella uscita nel 1968 per la Verve era che non si trattava tanto di un esperimento sonoro, quanto di un vero e proprio disco orchestrale, diviso in movimenti. Quasi tutto il materiale è poi finito sulla versione Verve, ma rimontato e, in entrambi i casi, ci sono alcune sezioni non presenti nell'altra. Il resto del primo CD contiene la versione in mono di "We're Only In It For The Money", con sostanziali differenze nel mixaggio, fuori stampa dal 1968 e inedita in digitale prima d'ora (rimangono fuori stampa le versioni in mono di "Freak Out!" e "Absolutely Free", gli unici altri due album dei Mothers ad avere un mixaggio a parte per il vinile monofonico). Il secondo CD si occupa dei due remix degli album effettuati negli anni '80, con sovraincisoni di basso e batteria di Arthur Barrow e Chad Wackerman rispettivamente. Questa versione di "Lumpy Gravy" rimase nel cassetto fino al 2009, per un ripensamento dell'ultimo secondo, ed è interessante perché le sovraincisioni di basso e batteria sono state effettuate prevalentemente sui dialoghi, rendendo l'effetto simile al disco "Thing-Fish", coevo di questa nuova versione. "We're Only In It For The Money", invece, è stato completamente rimontato e rimaneggiato e, ovviamente, tolto di ogni tipo di censura avvenuta nel 1968. Questa versione fu il primo CD di Zappa ad essere stampato e fu la versione disponibile per qualche tempo, con molta ira dei fan. Solo nel 1995, quando la Rykodisc ristampò l'intero catalogo si tornò alla versione originale, lasciando quella rimaneggiata fuori stampa fino al 2009. Il terzo CD, invece, contiene session orchestrali (incredibile il brano iniziale di 25 minuti intitolato "How Did That Get In There?"), che si alterna tra sezioni quasi di musica classica moderna e il jazz più puro, così come i due frammenti identificati come "Unit 3A, Take 3", basato su un tema composto da Zappa intorno al 1961 per la colonna sonora del film "The World's Greatest Sinner" e "Section 8, Take 22", una versione embrionale della splendida "King Kong", futuro cavallo di battaglia di Zappa), tracce base, prime versioni e alcuni frammenti di studio dalle session "We're Only In It For The Money" e, come su "The MOFO Project/Object", interviste a Zappa dove parla dei due album. Imperdibile!

Voto: 9,5


Philly '76 (Vaulternative Records VR 20091)
Data di pubblicazione: 15 Dicembre 2009


Un'altra pubblicazione che copre una formazione poco rappresentata nella discografia Zappiana. Qui si parla del gruppo di fine 1976, con FZRay White alla chitarra e alla voce, Patrick O'Hearn al basso, Eddie Jobson alle tastiere e al violino, Terry Bozzio alla batteria e Bianca Odin, cantante e tastierista che, come la già citata Norma Bell, non riuscì a rimanere fino alla fine del tour. L'unico brano dell'intera discografia a contenere la cantante, fino ad ora, era "Wind Up Working In A Gas Station" su "You Can't Do That On Stage Anymore, Vol. 6", tratto dal concerto di Philadelphia il 29 Ottobre 1976. Questo doppio CD è dedicato proprio a quel concerto, integrale e senza nessun taglio. La Odin dà una buona prova delle sue capacità soprattutto nella versione di "You Didn't Try To Call Me", veramente da brividi. Bianca, però, non è l'unico motivo per prendere questo disco: vi sono altri momenti pregevolissimi, come l'intensissima versione di "Black Napkins", con uno splendido assolo di violino di Jobson, "Advance Romance" con un O'Hearn in formissima, il classico r'n'b "Stranded in the Jungle" e una versione super-funky di "City of Tiny Lights", qui ancore nel suo stadio iniziale. Il concerto è stato registrato professionalmente su multitraccia, quindi la qualità audio è assolutamente incredibile e la performance è ottima, con Zappa e Jobson che risaltano in maniera particolare. Da avere, non solo per i fan sfegatati!

Voto: 9,5


Greasy Love Songs (Zappa Records ZR20010)
Data di pubblicazione: 19 Aprile 2010


Terzo volume della serie "Project/Object", dedicato al omaggio/parodia del doo-wop anni '50 "Cruising with Ruben & The Jets" uscito nel 1968. Così come "We're Only In It For The Money", questo album, al momento della sua ristampa nel 1984, fu pesantemente rielaborato, con le sovraincisioni di basso e batteria di Barrow e Wackerman, il contrabbasso suonato da Jay Anderson e un mixaggio radicalmente diverso, che in alcuni casi, utilizzava dei take diversi. Prima di questo album, il disco originale era inedito su CD e, nel corso del tempo, uscirono molti bootleg con la versione originale dell'album. Finalmente, dopo 42 anni, con questa pubblicazione, il disco originale ha rivisto la luce, non più da vinili consumati, ma dai master tape originali, con una chiarezza del suono ineccepibile. Oltre al disco originale, c'è qualche bonus track relazionata al disco e tra le cose più interessanti abbiamo una versione di "Stuff Up The Cracks" con l'assolo di chitarra integrale, senza tagli, la versione 45 giri di "Jelly Roll Gum Drop" e la primissima versione di "Love of My Life" risalente ai tempo dello Studio Z, nel 1962! Pubblicazione essenziale, a chi si avventura nella discografia di Zappa per la prima volta consigliamo di procurarsi questo prima del CD con il titolo originale del disco, che contiene tutt'ora il remix degli anni '80.

Voto: 9,5


Congress Shall Make No Law (Zappa Records ZR20011)
Data di pubblicazione: 20 Settembre 2010


Questo CD era stato pubblicizzato come "le udienze contro il PMRC del 1986 e pezzi inediti di synclavier". Quando i titoli sono stati resi disponibili si pensava che i primi due brani fossero la testimonianza e il resto i pezzi inediti per synclavier. Sbagliato: 12 brani su 13 sono parlati con 10 secondi di synclavier all'inizio di ogni traccia. L'unico brano non parlato, "Reagan at Bitburg Some More" dura poco più di un minuto. Questo rende il totale musicale a meno di cinque minuti di musica in un CD di un'ora. D'accordo, Zappa non era solo un musicista, ma anche un idealista e in un certo senso un filosofo. Ma perché far pagare per queste cose, quando la testimonianza (ovvero le prime due tracce) era già di dominio pubblico, e quindi disponibile gratuitamente in rete per chiunque fosse interessato? Senza contare, inoltre, che per poter capire ciò che viene detto bisogna avere una conoscenza Inglese perlomeno decente, cosa non scontata per i fan di Zappa non Americani che, tra l'altro, potrebbero pure essere poco interessati ad una faccenda del genere: Zappa stesso sostituì "Porn Wars", brano satira del PMRC, con tre brani diversi nell'edizione non-Americana di "Frank Zappa Meets The Mothers of Prevention". Tutto sommato c'è spazio anche per album di questo tipo, ma questo progetto rimane un'operazione ingiudicabile, interessante solo da un punto di vista storico, e che avrebbe meritato una pubblicità migliore e una campagna di marketing più onesta.

Voto: N/A


Hammersmith Odeon (Zappa Records VR20101)
Data di pubblicazione: 6 Novembre 2010


Forse, calcolando cos'avrebbe potuto causare la pubblicazione di "Congress Shall Make No Law" o forse in seguito a minacce di morte e quant'altro, dopo neanche due mesi esce un mastodontico triplo CD in grado di soddisfare i fan. Dal 24 al 27 Gennaio e il 25 Febbraio del 1978, la formazione del gruppo di Zappa contenenti Adrian Belew alla chitarra e alla voce, Patrick O'Hearn al basso, Tommy Mars Peter Wolf alle tastiere, Ed Mann alle percussioni e Terry Bozzio alla batteria, tenne cinque concerti all'Hammersmith Odeon di Londra che vennero registrati professionalmente in modo da ricavare le basic track per quello che nel 1979 diventerà l'album "Sheik Yerbouti", completato in studio. Questa pubblicazione contiene un mix di quattro di quei cinque concerti ed è una vera manna. Oltre alle eccellenti "The Torture Never Stops", "Pound for a Brown", "Punky's Whips", "Muffin Man" e "Black Napkins", vi sono anche versioni primordiali di "Flakes", dove al posto della parte finale cantata vi sono improvvisazioni chitarristiche di Belew e duelli di chitarra tra lui e Zappa, "Envelopes", originariamente era un brano cantato e soprattutto "Watermelon in Easter Hay" mancante della drammaticità della versione definitiva, ma comunque di grande bellezza e diversa dall'altra versione primordiale presente su "Frank Zappa Plays The Music Of Frank Zappa". Nessuno dei brani presenti su "Sheik Yerbouti" è la versione da cui sono derivate le backing tracks, probabilmente perché Zappa aveva tagliato fisicamente i brani dal master. Comunque sia, "Hammersmith Odeon" è una delle migliori pubblicazioni postume, e chi apprezza Terry Bozzio sarà felice di sapere che oltre ad avere un assolo di batteria ("Terry Firma"), è anche molto presente nel mixaggio generale. Da avere!

Voto: 9




NOTA: Questo articolo è stato modificato nel 2014, per renderlo un po' più esauriente e ha avuto, nel frattempo, tre seguiti, contenenti recensioni delle altre pubblicazioni postume di Zappa:

- Frank Zappa II 2.0
- The Return of the Son of Frank Zappa II
- Frank Zappa's continuing voyage into the twilight realm of his own secret thoughts

Potete comprare gli album al BARFKO-SWILL SHOP!

2 commenti:

Unknown ha detto...

Grazie mille per questo articolo che ho letto avidamente,credo sia l'unico in internet che parla (in italiano) delle uscite postume più recenti di Zappa.
Muovo solo una critica: non si capisce cosa contengano One shot deal e Quadiophiliac,che pur sono indicati come interessantissimi.

Jacopo Muneratti ha detto...

Giustissima critica, Lorenzo!

"One Shot Deal" contiene per di più improvvisazioni tolte da vari contesti in modo che sembrino brani nuovi a tutti gli effetti, mentre "Quadiophiliac" si concentra di più su versioni alternative di brani già editi come "Chunga's Revenge" e "Waka/Jawaka"