lunedì 30 novembre 2009

Neodea - Teorema del Delirio (Black Fading Records/Alkemist Fanatix, 2009)



I Neodea sono un quartetto milanese che dichiaratamente, da qualche anno, ha deciso di imbracciare la via del neo-grunge (mi prendo la responsabilità di questa definizione, per non usare post- e menate varie). Il risultato non è dei migliori. Il pericolo di copiare lavori già fatti da grandi nomi come Alice in Chains, Soundgarden e Pearl Jam è sempre dietro l'angolo e si concretizza in modo particolare in certi brani di questo lavoro che ora analizzerò più nel dettaglio.
Già dall'inizio in Panic TV (ed è tutto identico in Deliri e Paradisi Artificiali) capiamo che sostanzialmente non tira aria nuova. Soliti riff grungettoni resi meno sterili da un cantato all'italiano abbastanza originale quando non fa l'occhiolino a Hetfield o a qualche Vedder (qualcuno dei suoi cloni, si intende). In 34 & 2, oltre a questo, spunta addirittura un riff in salsa west-coast che sembra rubato dai lavori recenti dei Dream Theater, anche se troppo semplice per definirlo tale. Violet, insieme a Mascara, regala un attimo di personalità al lavoro, con alcuni spunti più vicini a sonorità di band come gli A Perfect Circle, continuando comunque a seguire percorsi per niente innovativi e più devoti alla scopiazzatura che alla rielaborazione, che ci vorrebbe per riproporre, DI NUOVO, un genere come il grunge. Morto, e non per colpa di Cobain. Risultano comunque i pezzi più salvabili del disco. La ballata alla Stone Temple Pilots paramelodici non può mancare, ed ecco Madre, altro brano all'insegna della banalità più accentuata. Una recensione deve sforzarsi di trovare anche i lati positivi di un lavoro e allora diciamolo. Tecnicamente la band se la cava, anche se come già detto la fantasia scarseggia. I suoni sono azzeccati, adeguati al genere, e la voce soprattutto gratta al punto giusto. I testi inoltre, abbastanza “clichéttosi” (mi si permetta il neologismo) per questo stile, reggono il confronto con altre band emergenti italiane e risultano alla fine decenti.
Un album solo per aficionados del grunge all'americana, anche se cantandolo in italiano ci sono anche discrete possibilità che possa arrivare all'orecchio di qualche nuovo fan dell'ultim'ora. Non si parli di novità, perché qui siamo lontani anni luce dall'innovazione di certe band che il grunge l'hanno portato su altri lidi, come i Verdena. Per il resto, strimpellano bene. 

Voto: 4.5 

18 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao! ho appena acquistato questo disco e devo dire che sono stati i 14,90 € meglio spesi per un CD in tutto quest'anno..
è strano trovare una recensione come questa... mi viene da chiedere: abbiamo ascoltato la stessa cosa???
Spero proprio di no.. altrimenti vorrebbe dire che stai denigrando un ottimo lavoro che per l'Italia è assolutamente innovativo (anche a confronto con i Verdena che a parer mio sono il versante nirvaniano del Grunge all'italiana)!
grazie mille
Stefano
Roma

Anonimo ha detto...

copiare??? ma hai visto cosa cè in giro???? ispirarsi ai propri guru musicali sarebbe copire?? chiunque ha iniziato a suonare identificandosi a chi gli ha trasmesso delle emozioni per poi creare il proprio progetto personale... e i neodea sono 4 ragazzi che al proprio di progetto ci hanno lavorato tanto, ci hanno creduto, ci credono da sempre... e continueranno a farlo.....!! critiche come le tue possono solo farli sorridere :))

bravi ragazzi continuate cosi!!!

e domani LIve!!!

Laura - Milano

Brizz ha detto...

Mi fanno piacere i vostri commenti, è sempre bello confrontarsi con i pochi che leggono.
Allora.

Sicuramente posso dire di aver ascoltato il disco, e che quello che ho scritto è quello che penso (per togliere ogni dubbio sul fatto che non lo abbia ascoltato e ne abbia parlato seguendo luoghi comuni). I Verdena sono il "versante nirvaniano del grunge all'italiana" solo nel primo disco perché poi si sono evoluti talmente tanto che l'ultimo disco di grunge ha ben poco.
In ogni caso i gusti son gusti, a me non sembravano per niente innovativi ma come ho detto gli strumenti li sanno suonare e le possibilità di far meglio la prossima volta ci sono.

Laura, suppongo tu sia la tipica fan di vecchia data che segue la band fin dalle origini (come per ogni band) e controlla ogni giorno su internet chiunque che ne parli. Niente di male in questo però fissarsi con una band e non voler accettare che gli altri possono pensarla diversamente da te non mi sembra il massimo. Inoltre che una band ci creda va anche bene, altrimenti non suonerebbero per passione, ma io ho i miei gusti e i miei parametri per valutare un disco e non penso di sbagliare quando dico che questo disco di innovativo non ha niente. Se ce l'ha spiegatemelo voi, cosa contiene che nessun altro abbia già fatto.
E' vero non è sbagliato ispirarsi ai propri "guru musicali" ma cazzo, io da recensore devo ammettere quando un disco non è ispirazione, ma scopiazzatura, e questo secondo me lo è. Che le mie critiche facciano sorridere a me non interessa niente, ma un gruppo fatto di persone oneste le critiche le accetta in maniera costruttiva, se non sono capaci di farlo significa che non sono pronti ad affrontare il mondo della musica perché per chiunque, anche per i più bravi, prima o poi arriva la stroncatura e bisogna coglierne il significato e il contenuto per migliorarsi e continuare. Sono musicista anch'io e so cosa significa, ma non me la sono mai presa per qualche critica.

Detto questo, il succo del discorso è che i gusti son gusti e criticare una recensione perché differiscono dai tuoi non è il massimo. Per i Neodea vanno i miei migliori auguri che se hanno dei fan come te sicuramente si sentiranno supportati, ma quando si fanno queste capatine in rete si risulta anche un po' patetici sinceramente. Ma esiste la libertà di critica quindi lascia dire queste cose a me come io lascio a dire quello che vuoi sulle mie recensioni, volevo solo precisare.

Tanti saluti.

Jacopo Muneratti ha detto...

Caro Stefano,
i Neodea sicuramente sono molto grati a fan come te, dediti alla loro musica.
Ma giusto per precisare, il fatto che questo album piaccia a te non lo rende innovativo, ne lo rende un must per tutti. E anche se così fosse, sai quante recensioni negative a "Sgt. Pepper" ho visto?
Suvvia, c'è libertà di opinione, non sarà certo una recensione negativa a guastarti l'ascolto dell'album?!

Cara Laura,

"critiche come le tue possono solo farli sorridere :))"

In pratica stai dicendo che questo gruppo è una massa di pallonari incapaci di accettare critiche o incapaci di accettare il fatto che a qualcuno possa non piacere il loro album? Questa è l'immagine che traspare dal tuo post, eh!


Inoltre, guardiamoci in faccia, ormai non c'è più NIENTE di innovativo nel 2009

Anonimo ha detto...

Premetto, non sono una fan dei neodea.. li conosco si e no da due settimane, dopo averli sentiti in una trasmissione radiofonica dalle parti di Verona.

E' vero, nel 2009 non c'è più niente di innovativo o quasi.

Non so quanti anni hai brizz, ma credo, almeno da come recensisci, che tu sia molto giovane e non abbia vissuto pienamente l'epoca del grunge.

Partiamo dal presupposto che a vent'anni di distanza, ancora ci sono movimenti di pensiero diversi sul fatto che questo sia stato un movimento musicale o un movimento culturale che ha raccolto molti gruppi (che, non dimentichiamo, proponevano generi molto differenti tra loro e nella recensione un'enorme falla è data da questo fatto)sotto una sola nomea.

Ho avuto modo di apprezzare la sezione ritmica del disco che in molti aspetti mi dà sentore anche di progressive, soprattutto per quanto riguarda la batteria.

Il basso incessante e con ritmi che vanno dal blues al jazz (in alcuni appoggi) senza contare una componente pop anni '80 che arriva all'orecchio degli attenti.

le chitarre giocano tutte su riff incisivi con aperture rock (classico per la maggiore) più varie influenze che hai citato giustamente (Apc, Aic, pearl jam, Mother love bone.. ma anche porcupine tree, blackfield; wildiane, pinkfloidiane a volte)

Il cantato, in italiano, che racconta storie dandone un inizio e una fine, senza ripetere le solite tre frasi per tutto il brano... e comunque senza sbavature su ritmi così serrati e duri.

ora, mettendo insieme il tutto e valutando il fatto che siamo in italia... non da sottovalutare, visto che non hai citato nessuna band italiana nelle varie presunte copiature .. dimmi voi se c'è qualcun'altro che abbia esordito in questa maniera.. e secondo te non c'è nulla di innovativo in questo??

In più, la cosa che più mi ha lasciato perplesso è il fatto che hai accusato dei ragazzi alla loro prima esperienza musicale, di copiare.. senza contare che hai scritto che "strimpellano"... non so se te ne rendi conto ma è un dispregiativo...

Non trovo giusto che ti permetta determiante accuse.. soprattutto data la visibilità che hai dato a questa recensione (alice on tv, altri siti.. senza contare che ti appare anche cercando pearl jam o alice in chains...)

Brizz, potremmo andare avanti per ore a discutere sui Verdena.. il primo disco era uguale a quello dei nirvana, il seconso ai silverchair e poi si sono venduti al mercato (ma forse già dal secondo), tu ami li ami come Laura ama i Neodea.. come lei sei poco obbiettivo..


jacozappa,anche tu hai ascoltato il disco?
credo che Laura volesse solo intendere che sicuramente una band non si sofferma su una recensione, anche perchè ho visto che è l'unica che parla male di questa produzione.. Meglio così per loro!

a parte la discussione, fa piacere anche a me parlare di musica quando ne ho l'occasione..

vi prometto che leggerò le altre recensioni.. così facciamo a cazzotti ancora un pò!

a presto

sempre stefano

Brizz ha detto...

Stefano mi fa molto piacere che tu voglia discutere apertamente e dare le tue ragioni, è così che si può discutere di musica senza finire nei litigi che si leggono su certi siti come Debaser.
Rispondo punto per punto. Allora:

Non ho vissuto l'epoca del grunge, ma ho avuto modo di ascoltare i gruppi. Innanzitutto tutte le band da cui attingono i Neodea le ho citate perché le ascolto (altrimenti non l'avrei fatto no?) e penso che nessuno metta in dubbio che sono proprio quelle le band di ispirazione. E' talmente evidente che mi risulterebbe strano sentire dire il contrario magari dagli stessi membri del gruppo.
Sui Verdena magari parliamone sulla recensione che ho fatto del loro EP, però c'è da dire che se il primo era una copia (rivista) dei Nirvana, come puoi chiamare il secondo una copia dei Silverstein (?? non c'entrano quasi niente!) e il resto "commerciale", alla fine Requiem è un disco talmente poco commerciale che risulta inascoltabile per i più. Per capirlo bisogna veramente ascoltarlo più volte, ed è un disco serio da una band con le palle (cazzoni finche vuoi sul palco, ma quando è ora di comporre fanno il culo a tutti). Inoltre non amo i Verdena come Laura ama i Neodea, i miei gruppi preferiti sono Afterhours e System Of A Down e sono comunque, nonostante sia sfegatato e apprezzi TUTTO ciò che hanno fatto, in grado di accettare critiche di chi non li gradisce e di ammettere quando fanno qualche passo falso. Laura non mi sembra uno di quelli, ma non mi permetterei mai di giudicare una persona che non conosco quindi quello che ho detto è riferito solo al contesto NEODEA.

La recensione ha tanta visibilità perché mi è stata commissionata per DELROCK.IT (il sito che dici tu l'ha pubblicata? Non lo sapevo, verificherò), e questo mio blog personale è quello in cui aggrego tutte le recensioni che io ed altre persone scriviamo per altre testate. Insieme ad altro materiale inedito. Non è "tanta visibilità" visto che Delrock.it non ha tante visite in recensioni di dischi non famosi (se non sbaglio ci sono i contatori) e questo blog se lo cagano bene o male 3 persone alla settimana.

Se quello che ho scritto per me NON è innovativo e per te lo è evidentemente abbiamo due modi diversi di leggere la musica e di utilizzare il linguaggio per descriverla. Lo stile di un recensore lo decide il recensore, e se a me piace accettare consigli posso dirti che sinceramente con questa recensione penso di aver fatto un buon lavoro. Non nel senso che pretendo sia GIUSTA nel suo contenuto, ma nel senso che rispecchia quello che io ci vedo, e visto che una recensione è fatta da una persona con dei gusti e delle opinioni è logico che puoi non essere d'accordo. Basta non farne una questione nazionale come fa Laura. Se poi è per discuterne in pace come stiamo facendo, sono d'accordo.

"Strimpellano" non è un dispregiativo, è un termine per designare che suonano bene ma non con l'eccellenza di chi appunto ha degli anni di esperienza. Se sono "ragazzi" di quattordici anni si può dire che è dispregiativo, ma mi pare abbiano almeno 10 anni di più (correggetemi se sbaglio), e quindi posso usare questo termine per dire che comunque suonano in maniera qualitativamente buona ma non ottima. Questo intendevo.

Jacopo Muneratti ha detto...

Stefano, non ho ascoltato l'album e non mi interessa nemmeno farlo perché non sopporto quel genere di musica.
La domanda comunque non è se il disco è innovativo o no. La domanda è se il fatto che il disco ti piaccia lo renda innovativo.
E anche se fosse, se a uno non piace perché mai non dovrebbe stroncarlo? Come si giustificano allora tutte quelle recensioni negative a Beatles, Rolling Stones, Zappa, Genesis...?

Anonimo ha detto...

Correzione.. non so se ho scritto male ma volevo dire silverchair, band australiana di fine anni '90 (il cantante è stato/è ancora il marito della imbruglia). Comunque te l'ho detto è una discussione senza fine.. per te sono la miglior band compositiva e per me non dicono veramente nulla.. sugli Aftre invece mi trovi favorevole.

Jacozappa, la mia domanda è nata solo perchè volevo capire se il tuo intervento fosse pertinente o meno nel discorso.. è vero, tanti dischi sono stati stroncati.. ma non difendere a spada tratta se non hai sufficienti elementi in mano per poter sostenere una conversazione.. :)

Brizz, non ho visto la recensione sul sito che hai segnalato; probabilmente non è ancora uscita.Ho visto però che è seguito dalla Baldini e castoldi.. non credo che ci sia poca visibilità.. e confermo che maltrattare così un gruppo non sia ... simpatico?!?!

Comunque complimenti perchè per un recensore essere notato da grandi case editrici è un'ottima cosa.

Per quanto riguarda lo strimpellare.. deduco che tu li abbia visti suonare dal vivo?!? altrimenti non si spiega una frase del tipo non suonano al meglio da una ascolto di un disco.. soprattutto nell'era delle registrazioni digitali dove qualunque cosa appare perfetta.. e poi dal vivo si riducano ad essere dei cazzoni!

Cmq grazie per lo spazio dedicato! non vi rompo più.. Giuro!:)


Ste

Jacopo Muneratti ha detto...

Sei tu che difendi a spada tratta :-)

Io sto soltanto invocando il diritto di poter non apprezzare un disco, tutto qua, serve a poco che questo sia innovativo o no ;-)

E cmq maltrattare un gruppo non è simpatico, è vero. Ma noi siamo recensori, e i recensori non sono mai simpatici!

Brizz ha detto...

Ha ragione Jacozappa, i recensori non sono mai simpatici. Saranno simpatici quelli di Rolling Stone che danno 4 a 5 alla roba che esce per le major e appena arriva l'etichetta indie se la fottono di brutto in nome della non-commercialità del prodotto? Lasciamo stare va...

In ogni caso i Silverchair mi piacciono, e qualche punto di contatto coi Verdena effettivamente c'è. Ma io la trovo una direzione diversa quella, niente da fare proprio non la penso come te. Ma è normale avere delle opinioni dai. Ripeto comunque che per me i Verdena NON sono la miglior band compositiva, anzi! Di nuovo hanno scritto poco, però in Italia non c'era molto di quello che hanno fatto loro prima. I Neodea invece calcano un genere che bene o male nell'underground c'è sempre stato. Perché Soundgarden, Pearl Jam, Nirvana, Alice in Chains, Metallica, sono band storiche che sono state fuse e rifuse in mille salse ormai da milioni di band, e anche se combini in modo diverso queste cose non ottieni più nulla di nuovo. Sono altre le frontiere dell'innovativo al giorno d'oggi, ma questa è un'opinione mia, e come tale non puoi dirmi NON E' COSì, puoi dirmi NON LA PENSO COSì, che è un'altra cosa. Solo per questo mi ero scaldato all'inizio.

In ogni caso ci tengo a precisare anche che a me questo disco non ha fatto SCHIFO, ho solo fatto una recensione che prendeva sotto esame alcuni parametri che ritengo importanti in un disco in Italia (e non solo). E secondo quei parametri il voto è questo. Se poi io devo mettere nello stereo un disco e trovo i Neodea me li ascolto volentieri ma non se cerco il miracolo dell'anno o la band innovativa. Poi a volte ci sono band che pur non innovandosi propongono gran dischi (i Dinosaur Jr.?) e lì è un altro discorso, ma qui si parla di una band che esce con un prodotto non nuovo e in Italia c'è bisogno di novità. Io la penso così. Non li ho visti dal vivo, ma conto di farli e di fare una recensione dal vivo. Se suonano bene come dite, troverete scritto che suonano bene come dite. Senz'altro.

Grazie per i complimenti sul resto, fanno sempre piacere. Comunque se vuoi commentare/criticare qualche altra recensione, volentieri eh.

Per concludere ripeto la frase di Jacopo che è veramente EMBLEMATICA a riguardo:

"noi siamo recensori e i recensori non sono MAI simpatici".

colde ha detto...

ciao io non sarò un esperto di recensioni come te ma credo che "paragonare" un gruppo ad altri 7 non sia fare una "recensione" ma solo fare un "paragone", e poi scusatemi ma dalla recensione non si capisce neppure se l'album sia degno di nota o meno, poi considerata la merda che gira al momento sono convinto che un'album del genere possa far strada, dato che i testi molto introspettivi parlano di un modo di vivere la realtà del giorno d'oggi in un modo come nessuno lo ha mai fatto prima.
Io ho visto diversi live dei ragazzi e darei ben lieto di invitarti a vederne uno dal vivo perché ti assicuro che cambieresti idea riguardo al loro album.
Alessandro

Brizz ha detto...

Ciao Colde.
Senz'altro accetto volentieri critiche e consigli espresse in maniera cordiale come hai fatto tu e come altri invece non fanno.
Mi dispiace di essere uno dei pochi in rete che evidentemente non ha gradito questo disco ma, ripeto, se ascoltandolo non mi ha comunicato granché non significa che sono un cattivo recensore (o perlomeno leggete anche altre recensioni e poi ditemi se non vi piacciono, in quel momento potrò prendere il vostro giudizio come affidabile e deciderò se automandarmi in prepensionamento :D), ma significa che i miei gusti, coniugati con il tentativo di obiettività che serve ad ogni recensore (ma che comunque mai riesce a prevalere sui gusti, e giustamente dico io), non gradiscono un lavoro di questo tipo.
Io mi chiedo semplicemente come mai sia l'unica recensione che viene letta da un sacco di persone, quando il gruppo a livello nazionale non se lo caga nessuno. Evidentemente se un gruppo come i Muse non è commentato, e i Neodea non significa che interessano così tanto ma che c'è qualcuno che manda la gente a leggere questa recensione per lamentarsi di un voto negativo. Ma la stroncatura capita per tutti, anche per i più bravi. E capita anche che un recensore poi si penta però fare recensioni su commissione non è facile, ricevi dischi che non fanno parte del tuo genere e devi farli comunque, per cui può capitare anche questo e il gentile lettore dovrebbe anche capirlo.

In ogni caso. Se avrò occasione di vederli in concerto, come avete consigliato, lo farò senz'altro e se mi piaceranno, ripeto, farò un reportage del loro concerto in cui ne parlerò bene. Il disco, ripeto, l'ho provato a riascoltare ma non mi ha comunicato granché. I motivi sono nella recensione, lo trovo troppo copiato e non mi va di ripeterlo. Per i testi, hai ragione non sono male ma mi sembrava di averlo detto no? Ho detto che reggono il confronto con altre band, questo è quello che mi sentivo di dire con le decine di dischi che ho ascoltato quest'anno per le recensioni sui siti per cui scrivo (preciso un'ultima volta che in questo blog aggrego recensioni che scrivo per altri siti e non sono dischi che scelgo io).

Grazie ancora a tutti per la discussione.
Brizz

Anonimo ha detto...

ciao a tutti ho seguito la questione e devo fare i miei complimenti a BRIZZ. Me sembrato corretto educato e compentente. e anche disponibile in quanto ha sempre risposto a ogni post anche se non ne era obligato...
Ora posso dire che conosco la band, ho assissito a due loro concerti. Non ché conosco di persona. anche alcuni ragazzi del gruppo..... e qui devo fare di nuovo i comlpimenti a BRIZZ che pur senza conoscere i gusti dei musicisti ha beccatto in pieno tutti i gruppi che loro preferiscono ascolatare (ripeto conosco di persona alcuni della band e so cosa ascoltano).
Sicuramente posso asserire senza ombra di dubbio di seguire molto più volentieri un recensore come Brizz, che invece di leggere quelle lunghe palle senza senso di un altro recensore di una rivista rock ben piu famosa, che non dice nulla del disco se non grandi sproloqui linguistici.. a mio avviso inutili che fanno intuire quanto la recensiore si stata fatta senza neanche ascoltare il disco.
Concludendo dico ben venga a gente tipo Brizz vera che commenta con passione e cognizione di causa.

Brizz ha detto...

Anonimo ti ringrazio molto, purtroppo in questo intervento alcune persone erano venute molto prevenute, spero non mandate da quelli della band (ma tu che li conosci spero potrai smentire) e hanno criticato il criticabile solo perché hanno visto un numerino più basso di 6 sulla recensione. Purtroppo a me non sono piaciuti e non ho avuto modo di vedere un loro live, però mi fa piacere di aver sentito giuste le influenze della band, alla fine ascolto moltissima musica (aiutato anche dal fatto che appunto scrivo recensioni) e se c'è una cosa che non mi piace fare è proprio fare dei paragoni che alla fine sono soggettivi e rischiano spesso di essere sbagliati. Ogni volta che poi scopro che ci son riuscito diciamo che è come una conquista :D

Hai centrato anche uno dei miei punti saldi di come scrivo le recensioni. Odio gli "sproloqui linguistici" (gran definizione) di siti come Rockit, NME e Pitchfork e giornali come Rolling Stone, e infatti voglio dare un taglio più semplice e personale alle recensioni proprio per oppormi a queste realtà che vogliono stabilire come NORMALE un tipo di recensione che è solo forma e niente contenuto.

Scusa per il pistolotto lunghissimo :D ti ringrazio ancora

brizz

ch3o ha detto...

I Neodea sarebbero già stati noiosi dieci anni fa, figurati oggi...sono un divoratore di musica...i neodea mi hanno annoiato dopo tre accordi. La tua recensione a mio avviso è fin troppo buona.
Saludos.
ch3o

Brizz ha detto...

E' quello che ho tentato di spiegare ma come vedi dai commenti non tutti la pensano così. O meglio, gli amici degli amici non la pensano così.

Anonimo ha detto...

Aahahah, ragazzi e' stato bellissimo leggere questa discussione ad anni di distanza.. Complimenti Brizz, la recensione mi sembra molto buona! E oltretutto e' vero hai preso in pieno i gusti dei neodea! Amici che hanno scritto in difesa della band.. Può sicuramente essere ma non convogliati dai neodea.. Credo... Cmq sia credo che chiunque possa esprimere liberamente il proprio parere ed e' giusto che se un disco non piace lo si possa manifestare. Grazie Brizz per il tempo che ci hai dedicato e in bocca al lupo per tutto!! Lu" neodea

Brizz ha detto...

Grazie Neodea.
E' giusto che le band sappiano accettare l'imparzialità e la soggettività dei giudizi. Mi avete fatto voglia di riascoltare il disco, magari ad anni di distanza mi piace di più.
Buone cose
Emanuele