venerdì 3 settembre 2010

Serj Tankian Live @ Estragon, Bologna 01.09.2010


Dopo concerti così, dopo che per anni hai consumato i dischi dei System of A Down, puoi avere soltanto le lacrime agli occhi. Serj Tankian è, e sempre sarà, uno dei più grandi frontmen della storia del mainstream rock e da quando si è unito ai Flying Cunts of Chaos per questa sua avventura solista ha abbattuto le barriere dei SOAD per fare qualcosa di nuovo, di egualmente apprezzabile ed apprezzato, e, soprattutto, che live spacca di brutto.
Il concerto all'Estragon, con un biglietto costosissimo peraltro, inizia con la band di supporto, i Viza, con un po' di ritardo sulla tabella di marcia. La band, che si presenta sul palco con una decina di componenti, è prodotta da Serj Tankian, e un qualcosa nel sound ce lo ricorda. Sonorità orientali, molto folk, che in certi frangenti si accostano ai Gogol Bordello, ma con influenze metal che si fanno sentire soprattutto sulla voce, molto propensa a growl e screaming, e sulla batteria, potentissima nonché precisissima. Pezzi coinvolgenti e cazzoni a non finire, vincono il premio "gruppo spalla dell'anno", tra quelli che ho potuto vedere. "Viktor", gran pezzo. 


Alle 10.50 inizia una serie di minuti magici che ne durerà novanta. Serj infila tutti i successi del primo disco (in sostanza lo esegue tutto), prima di partire con cinque, forse sei, pezzi del nuovo Imperfect Harmonies che, a sentire dai singoli su YouTube e da questi brani eseguiti, tra le altre cose, in maniera magistrale, sarà un album favoloso. Su tutte la vecchia conoscenza "The Charade", che i fan più "hardcore" ricorderanno dall'esecuzione del 2005 nello show di Axis of Justice, ora riarrangiata in maniera più consona allo stile degli album solisti del "cantautore" di origini armene. "The FCC Band", cioè la band che accompagna Serj, si guadagna tutti gli applausi del caso eseguendo i pezzi con una precisione veramente spaventosa e, in certi momenti, con un'aggressività sopra la norma (vedasi la cattivissima "The Unthinking Majority"). Da ricordare i timidi cori "terùn" che simpaticamente si elevano dal pubblico quando viene presentato il bassista Pagliarulo, di origini napoletane. Un segno della civiltà italiana, ma tra le vibrazioni del concerto e l'emozione di trovarsi davanti a uno come Serj, può strappare due risate, così come i cori "Sergio, Sergio" oppure "olèolèolèolè Sergio, Sergio", che fanno quasi commuovere anche il libanese. I pezzi più coinvolgenti si sono dimostrati tutto sommato quelli più celebri, su tutte "Empty Walls" (vedasi il video sottostane), "Sky Is Over" e "Lie Lie Lie". Non bisogna dimenticare che sul palco erano presenti alcuni componenti dell'Orchestra Filarmonica Italiana agli archi, che hanno dato un contributo più che altro atmosferico ad un concerto che di per sé non ne aveva bisogno, rafforzando comunque in maniera positiva il tutto. 
Serj, animale da palco con i suoi balletti e le sue frasi pronte a strappare applausi nei momenti giusti, sembra quasi stupirsi di fronte all'enorme affetto dei fans accorsi da tutta Italia, e come tutti elogia i fan italiani, che storicamente sono riconosciuti come tra i migliori al mondo. Basta cercare i video delle sue performance per capire che un pubblico così difficilmente l'ha potuto trovare altrove.


L'Estragon si conferma locale di punta della scena emiliana, con concerti di questo tipo. Peccato per i disguidi tecnici causati dalla concessione del live a Live in Italy che, a volte, dovrebbe anche imparare a fare il proprio lavoro, e dall'acustica non proprio perfetta (forse colpa dei fonici?). Ma non è questo il posto giusto dove lamentarsi, è stata una serata indimenticabile e l'apprezzamento dei fan è stato talmente alto che lo stupore sul volto di Serj mi resterà indelebilmente nella memoria. Concerto dell'anno, tre mesi prima che finisca. 

Setlist (credits go to Paolo)
THE HAND (intro)
BEETHOVEN'S C***
LIE LIE LIE
SKY IS OVER
SAVING US
BABY
LEFT OF CENTER
THE UNTHINKING MAJORITY
PRAISE THE LORD AND PASS THE AMMUNITION
BLUE (orchestral)
ELECT THE DEAD
YES, IT'S GENOCIDE
DESERVING
HONKING ANTELOPE
ELECTRON
BORDERS ARE
FEED US
EMPTY WALLS
-encore-
(unknown new song)
MONEY
THE CHARADE


* Le foto sono mie. Ne potete trovare altre qui.
* Video di "denu81" e "haematinon"


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