domenica 21 marzo 2010

King Crimson - In The Wake of Poseidon (Island Records, 1970)


In che razza di situazione si trovava Robert Fripp quando iniziarono le session per "In The Wake of Poseidon"?
Quasi tutto il gruppo lo stava abbandonando: Ian McDonald (fiati) se n'era andato e Greg Lake (basso e voce) e Michael Giles (batteria) avevano appena deciso di seguirlo (Lake avrebbe formato i celeberrimi Emerson, Lake and Palmer mentre Giles collaborerà con McDonald per un album a nome McDonald and Giles).
Fripp quindi si trovò di colpo da solo con Peter Sinfield, il paroliere del gruppo. Con varie suppliche tentò comunque di convincere i membri uscenti del gruppo a restare per lo meno per le registrazioni del disco.
Giles accettò, McDonald rifiutò, e Lake volle registrare solo le parti cantate (tranne "Cadence and Cascade", cantata da Gordon Haskell che sostituirà Lake al basso e alla voce per l'album successivo, "Lizard") in cambio dell'impianto vocale dei King Crimson.
Il rimpiazzo bassistico di Lake, per questo album, era il fratello di Giles, Peter, mentre Mel Collins sostituì in pianta stabile McDonald ai fiati (e più avanti, anche al mellotron). Ad arricchire il suono venne aggiunto anche il pianista Keith Tippett, che non fu mai un membro ufficiale del gruppo, ma che collaborò anche altre volte con loro. Ovviamente, Fripp manteneva il suo ruolo di chitarrista, suonando però anche il mellotron.
Questa situazione molto fratturata risentì in parte anche sulla musica: indubbiamente infatti, molto dell'album attinge dal precedente "In The Court of the Crimson King" ("Pictures of a City" -> "21st Century Schizoid Man", "Cadence and Cascade" -> "I Talk to the Wind", "In the Wake of Poseidon" -> "Epitaph"). Ma questo però non è un buon motivo per disprezzare la musica qua contenuta, o per ignorarla: questo album infatti, offre comunque moltissimi spunti di interesse.
Il disco è intermezzato da tre brevi episodi intitolati "Peace". A parte il secondo dei quali, molto struggente (Fripp solo con l'acustica), sono però uno dei punti più bassi del disco (uno dei rari casi dove la voce di Lake risulta irritante) e anche la riedizione di "Mars: Bringer of War" del compositore Inglese Gustav Holst, qua intitolata "The Devil's Triangle" va troppo per le lunghe, e l'unico momento che sembra catturare la mia attenzione è quando durante il caos finale spunta dal nulla un frammento di "In The Court of the Crimson King".
Il resto del disco, però, è tutt'altra storia. La magistrale "Pictures of a City" (originariamente intitolata "A Man, A City") offre un ottimo contrasto tra forte e pianissimo, e la melodia vocale in se è eccellente. La title-track sebbene sia, come già citato, una specie di copia carbone di "Epitaph", a mio parere le è superiore (musicalmente parlando almeno): la voce di Lake risulta splendidamente, l'intermezzo strumentale ("Libra's Theme") è stupendo e il mellotron da il giusto tocco epico necessario. Secondo me, è il capolavoro del disco.
"Cadence and Cascade" è una dolce oasi tra questi due brani epici e "Cat Food" è un brano stranamente orecchiabile per i canoni Crimsoniani (sebbene vi sia una parte di piano molto free jazz) non a caso pubblicata anche come 45 giri (alcune edizioni in CD includono anche il lato B di "Cat Food", ovvero "Groon", un delirio strumentale di due minuti e mezzo come solo Fripp sapeva creare, che dal vivo, verrà esteso oltre i quindici minuti, come testimonia il live album del 1972 "Earthbound").
Tralasciando volontariamente i testi di Sinfield, che sono di difficile interpretazione, e per i quali bisognerebbe spendere paragrafi interi, "In the Wake of Poseidon" risulta sicuramente inferiore all'album di debutto, ma i lati positivi del disco sono talmente alti e il disco è suonato talmente bene, che sarebbe semplicemente ingiusto ignorarlo. Però procuratevi prima "In the Court of the Crimson King", ovviamente!

Voto: 8+

1 commento:

Donald McHeyre ha detto...

Rece sostanzialmente corretta. La diatriba In The Court/In The Wake probabilmente non si appianerà mai. L'album è un capolavoro, peccato che esista la sua versione originale che al livello di impatto e influenza avuto sul panorama musicale dell'epoca è stato nettamente superiore. Fripp non riesce a simulare per tutto l'album un vero gruppo e questo è un fattore debilitante per un giudizio totalmente positivo.
Il testo di Peace A Beginning è ispirato ed in parte mutato dal Canto di Taliesin, fondamentale composizione poetica celtica.