lunedì 29 marzo 2010

Le Vibrazioni Live @ New Age, Roncade (TV) 26.03.10



Non c'è forse un gruppo italiano più sottovalutato delle Vibrazioni. Non è un fatto di crederli peggiori di quello che sono, ma semplicemente di ignorare le loro reali potenzialità, quelle che emergono solo in un concerto, o con un'analisi accurata delle musiche. Sarà anche che molti dei singoli fanno parte di quella sezione mediocre del repertorio per la quale hanno ottenuto la notorietà, diventando pertanto "famosi" grazie a canzoni banali ovvero inutili per comprendere le loro qualità e "odiati" agli occhi di quel capannello di rockettari/metallari "sapientoni" che non li vogliono considerare parte della cerchia. O semplicemente li temono.

La verità è che il concerto al New Age del quartetto milanese, come già i due DVD lasciavano immaginare, è stato un concentrato di novanta minuti di "puro rock'n'roll", utilizzando un lessico vicino a quello del sempre coinvolgente ed egocentrico frontman Francesco Sàrcina, con l'esecuzione di ben otto canzoni (e mezza) delle undici dell'ultimo disco, Le Strade del Tempo, e alcune delle più cariche dei primi tre lavori, tra le quali spiccano senz'altro Seta, Sani Pensieri, L'Inganno del Potere e Su Un Altro Pianeta, cantate a squarciagola dai fan sopraggiunti anche da non molto vicino per questa data (il club tour per l'uscita di questo album in effetti non lascia molta scelta ai seguaci). Qualche momento più lento, diciamo (non spregiativamente) commerciale, è dato da Respiro, molto meglio live che in studio (come gran parte delle nuove canzoni, la cui resa live, vedasi la title-track oppure Va Così e Le Sirene Del mare, sa stupire) e l'immancabile Raggio Di Sole. Scenetta già nota agli aficionados in Drammaturgia, molto "involving" in concerto ma che viene forse prolungata in maniera esagerata, rubando spazio che poteva essere occupato con qualche "sorpresa". Ma senza lamentarsi troppo per una setlist in realtà molto interessante, e neanche troppo banale (soprattutto l'assenza di Ovunque Andrò, Dimmi e Dedicato a Te, un vero toccasana per l'atmosfera "totale" della serata), c'è da dire che pochissime band in Italia possono vantare un sound così pieno e compatto, aiutato da brani assolutamente adatti ad essere eseguiti in concerto (dato da non sottovalutare) e abilità tecniche dei singoli strumentisti sicuramente sopra la media. Con un numero di errori praticamente vicino allo zero ed una tenuta di palco da vere rockstar, brillano ognuno per caratteristiche proprie, passando inevitabilmente per la "pacca" ineguagliabile di Alessandro Deidda alle pelli, elemento determinante per il fattore live. Il calore del pubblico fa il resto, sottolineando ulteriormente la buona riuscita della performance, alla fine della quale i componenti della band come da copione escono per qualche foto. 
L'invito è quello di approfondire Le Vibrazioni soprattutto nel loro aspetto rock, che si evince più dai concerti che dai dischi (perlomeno se ascoltate gli ultimi due), i quali non sono solo performance in piccole situazioni dal clima molto intimo, ma anche spettacoli dove si respira quella brezza "speciale", tipica delle grande occasioni. Sarà che nonostante tutto quello che hanno ottenuto, questi quattro meritano molto di più. Eccome se lo meritano. 


2 commenti:

Alessia ha detto...

applausi :D

Doc Gero (o giù di lì) ha detto...

Io sono un gran fan delle Vibrazioni e con Officine Meccaniche hanno veramente spaccato! L'ultimo disco mi piace meno, ma è comunque molto meglio della musica italiana media. Vedrò com'è questo DVD. Ulteriore peccato l'abbandono di Garrincha, tra parentesi.